UNO STATUTO COMUNITARIO PER LA "VALTELLINA"LA REZIA ITALICA NEL XXI SECOLO
INDICE:
= PERCHÉ UNO STATUTO COMUNITARIO: OBIETTIVI E FINALITÀ
= I CONTENUTI
- Comunità Valtellinese e principi generali
- Obiettivi e progetti di sviluppo
- Compiti dei soggetti promotori e mezzi attuativi
- Gli strumenti di monitoraggio
= CONCLUSIONI
= NOTE DI APPROFONDIMENTO
PERCHÉ UNO STATUTO COMUNITARIO: OBIETTIVI E FINALITÀ
Il progetto di uno Statuto Comunitario della Valtellina trae origine da un'intuizione di Alberto Quadrio Curzio, che, nel volume Valtellina. Profili di sviluppo del 2004, sottolineava l'importanza di impostare la crescita della Provincia di Sondrio sull'affermazione della sua identità storico-culturale e sull'individuazione di una coerente identità socioeconomica. Lo studioso proponeva quindi che la Valtellina si dotasse di uno Statuto Comunitario che "utilizzando innanzitutto il principio di sussidiarietà fissi nella 'Pergamenà e non sulla Gazzetta Ufficiale, un'identità di valle italoalpina per il XXI secolo".
Grazie alla volontà di SEV - Società Economica Valtellinese - e del Consorzio Vivi le Valli (*), è stato possibile realizzare lo studio-ricerca che ha consentito la redazione dello Statuto Comunitario per la Valtellina, condotto da un gruppo di studiosi del Centro di Ricerche in Analisi economica dell'Università Cattolica, coordinato da Alberto Quadrio Curzio e Guido Merzoni. Fanno parte del gruppo di ricerca Paolo Colombo, Maria Agostina Cabiddu,
Andrea Santini e Roberto Zoboli. (**)
(*) - SEV - Società Economica Valtellinese è nata nel 1993 per iniziativa di un comitato, promosso e presieduto da Alberto Quadrio Curzio, animato dal desiderio di contribuire allo studio e alla promozione di uno sviluppo della Valtellina improntato alla cooperazione e alla qualità.
(*) - Consorzio Vivi le Valli è un Consorzio fondato nel 2003 da un gruppo di imprenditori accomunati dal desiderio di promuovere uno sviluppo integrato delle Valli della Provincia di Sondrio, Valtellina e Valchiavenna, con l'obiettivo di
rafforzare un'immagine esterna unitaria e riconoscibile per un forte marchio di qualità.
(**) - Alberto Quadrio Curzio, professore ordinario di Economia Politica e Preside della Facoltà di Scienze Politiche, Direttore del Centro di Ricerche in Analisi economica dell'Università Cattolica di Milano
- Guido Merzoni, professore straordinario di Economia politica, Dipartimento di Economia Internazionale, delle Istituzioni e dello Sviluppo e CRANEC, Facoltà di Scienze politiche, Università Cattolica di Milano
- Paolo Colombo, professore straordinario di Storia delle Istituzioni politiche, Facoltà di Scienze politiche, Università Cattolica di Milano
- Maria Agostina Cabiddu, professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico, Facoltà di Architettura e società, Politecnico di Milano
- Andrea Santini, professore associato di Diritto Internazionale, Facoltà di Scienze politiche, Università Cattolica di Milano
- Roberto Zoboli, professore straordinario di Politica Economica, Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Cattolica di Milano
L'intuizione originaria
I promotori dello Statuto e il gruppo
di studio
Obiettivi e finalità
Uno Statuto Comunitario è uno strumento che si pone l'obiettivo di promuovere il "buon funzionamento" del sistema economico locale, perché costruisce capitale sociale, cioè aspettative generalizzate di cooperazione e consente di attivare tutti quei meccanismi utili di coordinamento tra soggettivi individuali e collettivi basati su: identità, come definizione di valori e obiettivi condivisi governance comunitaria, vigilanza dell'adesione dei comportamenti a tali valori con premi e sanzioni sociali In sintesi uno strumento che, nella sua idealità, è e vuole essere concreto per la promozione del bene comune: "ci mettiamo insieme per definire un assetto comunità che ci consenta di operare meglio".
Lo Statuto Comunitario per la Valtellina intende essere una carta dei valori che esprime l'identità della Comunità valtellinese e un orientamento strategico per il raggiungimento dei suoi obiettivi di sviluppo.
Lo Statuto non si presenta come un testo giuridico formalizzato e vincolante, ma come un programma in cui sono indicati i principi ispiratori e le soluzioni necessarie alla realizzazione delle finalità che la Comunità valtellinese persegue. La "carta dei valori" è quindi la forma idonea a rendere visibili ai cittadini della Provincia di Sondrio l'importanza e la portata dei valori comuni, per sensibilizzarli sulla propria identità e creare attorno ad essa un consenso
spontaneo. Lo Statuto può, infatti, contribuire al radicamento di un'identità locale che ha profondi legami con la storia della Comunità, costruendo un ponte ideale tra passato e futuro, le cui fondamenta sono tracciate nel patrimonio storico, naturale e culturale della Valle.
Lo Statuto intende delineare una piattaforma comune per promuovere in Valtellina uno sviluppo di qualità che favorisca l'efficienza del sistema economico locale tramite l'impiego razionale delle risorse e la tutela dell'ambiente.
I soggetti che aderiscono allo Statuto, riconoscendosi nel sistema di valori che questo esprime, partecipano a un'iniziativa di governance comunitaria che ha, tra i suoi scopi, quello di favorire il dialogo con le istituzioni regionali, nazionali ed europee per rappresentare, presso le sedi competenti e sulla base del principio di democrazia partecipativa, gli interessi della Comunità. Inoltre, soggetti promotori e associati favoriscono con la loro azione l'accesso alle risorse finanziarie che le istituzioni mettono a disposizione delle Comunità locali per il proprio sviluppo.
Cos'è lo Statuto
Perché uno Statuto
Comunitario
Gli obiettivi dello Statuto
Non essendo un mero esercizio teorico, lo Statuto affida ai soggetti promotori la gestione e l'attuazione di un sistema di monitoraggio per la verifica dei progressi che la Comunità compie nella realizzazione dello Statuto stesso. I dati che emergeranno dall'analisi, basata su un sistema di indicatori di benchmark e sulla rilevazione periodica delle opinioni di testimoni privilegiati, forniscono l'opportunità di avviare progetti concreti su temi rilevanti per lo sviluppo della Provincia di Sondrio.
I CONTENUTI
Comunità Valtellinese e principi generali
Per Comunità Valtellinese si intende l'entità storico-territoriale-istituzionale identificata con l'attuale provincia di Sondrio, derivante dall'unione di Valtellina e Valchiavenna. Tale Comunità fu denominata nel '700 come "Rezia al di qua delle Alpi", o Rezia Italica - in quanto parte integrante del territorio dell'antica Raetia romana - o Cisalpina.
Lo Statuto si ispira alla pratica delle comunità locali che nell'antichità si autodeterminavano per la loro civile convivenza e all'art. 118 della Costituzione italiana, in cui si afferma il principio della sussidiarietà. Lo Statuto è nello stesso tempo una carta dei valori idonea a esprimere l'identità comunitaria della Valtellina e un orientamento strategico per lo sviluppo della stessa. I soggetti ad esso associati si impegnano, sottoscrivendolo, a promuoverlo e rispettarlo.
Lo Statuto intende evidenziare i valori dell'identità valtellinese e valchiavennesca, così come si sono venuti consolidando nella storia, individuando i principi per uno sviluppo sostenibile della Provincia di Sondrio.
I rapporti tra soggetti pubblici e privati della Comunità valtellinese sono regolati dai principi di solidarietà e sussidiarietà. Il principio di solidarietà sancisce che i soggetti istituzionali, economici e sociali cooperano tra di loro, nel rispetto delle reciproche competenze, per progettare e attuare le linee di sviluppo della Provincia di Sondrio.
Secondo il principio di sussidiarietà, invece, le autorità pubbliche riconoscono e promuovono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale. La combinazione di solidarietà e sussidiarietà comporta l'applicazione del principio di democrazia partecipativa. L'identità economico-sociale della Comunità valtellinese si deve quindi tradurre in un modello che si fondi sul principio di sviluppo sostenibile e
di qualità e che coniughi coesione sociale, conoscenze economiche, tutela del patrimonio naturale.
La Comunità Valtellinese
Scopi statutari
Solidarietà e sussidiarietà
Sviluppo sostenibile
Obiettivi e progetti di sviluppo
La Valtellina è un Comunità alpina con vocazione Lombarda-Europea. L'identità deve coniugare le esigenze locali con le possibilità offerte da livelli superiori di Governo fondati sul rapporto tra la Regione Lombardia e l'Unione Europea.
La combinazione di investimenti immateriali in conoscenza ed organizzazione e di investimenti materiali di valorizzazione del territorio, delle infrastrutture e del sistema economico rappresenta il modello esemplificativo che la Valtellina deve ricercare e perseguire per il XXI secolo, nella convinzione che solo così si potranno combinare e creare
sinergie tra benefici comunitari e benefici individuali durevoli.La Provincia e la Comunità hanno quindi l'obiettivo di reperire e utilizzare nel migliore dei modi le risorse provenienti dalla Regione e, tramite questa, dallo Stato e dall'Unione Europea, promuovendo anche iniziative di raccolta di risorse private su specifici progetti di sviluppo.
La Comunità individua nello sviluppo economico l'asse portante della capacità di crescita della Valtellina. Essa riconosce il valore della tradizione cooperativistica espressa dalle due Banche Popolari Cooperative e promuove la convergenza dei vari settori economici - agroalimentare, turismo, artigianato, PMI, al fine di costituire un'area integrata di qualità, che valorizzi le risorse naturali, umane, fisiche e finanziarie del territorio.
La Comunità valtellinese apprezza e condivide il progetto del Polo dell'innovazione, riconosce il prevalere degli interessi generali sui particolarismi locali e, consapevole che il turismo è un sistema portante
dell'economia della Valle, ne promuove lo sviluppo nel rispetto della sostenibilità ambientale delle risorse. Inoltre, cosciente del crescente
valore della comunicazione quale strumento di valorizzazione della qualità dei prodotti e delle risorse, si propone di promuovere la propria immagine di soggetto integrato attraverso tutti gli strumenti di comunicazione tradizionali e innovativi, superando qualsiasi interesse esclusivo di tipo locale.La Comunità identifica nell'educazione, processo nel quale l'istruzione si integra con la trasmissione di valori umani ed etico-civili, il presupposto fondamentale per uno sviluppo socio-economico sostenibile.Ritiene a questo proposito che vengano preservati e sviluppati gli elevati
standard qualitativi che hanno caratterizzato per lungo tempo le istituzioni scolastiche. Ugualmente che venga favorita l'iniziativa associativa dei soggetti operanti nel settore no-profit e in tutti i settori, dall'assistenziale, al mutualistico, culturale, sportivo non solo per qualità dei servizi erogabili alla Comunità, ma anche per il loro valore formativo e solidaristico. La Comunità tutela il paesaggio, quale elemento fondamentale dell'identità, promuove la salvaguardia dell'ambiente e l'uso sostenibile delle risorse territoriali. In particolare, la Comunità riconosce il valore delle proprie risorse idriche e ne auspica l'utilizzo in una forma integrata.
Vocazione Lombarda-Europea
Sviluppo istituzionale
Sviluppo economico
Sviluppo socioculturale
Sostenibilità ambientale equilibrata.
La stessa ripresa di una corretta "gestione naturalistica" del patrimonio forestale e pascolivo, anche con utilizzazioni sostenibili del ricco patrimonio legnoso, si ritiene possa comportare ricadute positive sull'ambiente e sulla manutenzione complessiva del territorio. Infine, consapevole che gli agglomerati produttivi del fondo valle lo hanno
caratterizzato in modo esteticamente negativo, si impegna a promuovere riqualificazioni paesistiche urbane ed extraurbane per integrarlo con la natura circostante. La Comunità soffre di una carenza di infrastrutture fisiche per le
comunicazioni che ha condotto all'intensificazione del traffico su gomma, comportando un doppio costo sociale: isolamento e congestione. Essa persegue approcci di accessibilità e connessione che abbiano un minimo impatto ambientale. Ecco perché si ritiene che debba essere perseguito il potenziamento della connessione ferroviaria, anche attraverso specifici accordi con le Ferrovie Retiche e le Ferrovie Regionali, al fine di alleggerire il movimento stradale e favorire la messa in rete del sistema turistico. In questo comparto lo stesso ammodernamento del sistema di
infrastrutture per il turismo invernale, piuttosto che la sua estensione quantitativa, sia un requisito essenziale di competitività. La Comunità, inoltre, intende sviluppare ulteriormente le nuove tecnologie dell'informazione della comunicazione, che hanno già consentito di raggiungere una connettività immateriale di grande portata.
Sostenibilità e infrastrutture
Compiti dei soggetti promotori e mezzi attuativi
Sono soggetti promotori dello Statuto Comunitario la Società Economica Valtellinese e il Consorzio Vivi le Valli. Sono soggetti associati, invece, le persone giuridiche di natura pubblica o privata che aderiscono allo Statuto impegnandosi alla sua attuazione. Diritti e doveri di entrambi i soggetti saranno stabiliti con apposito Regolamento.
Per favorire l'adesione allo Statuto comunitario gli enti promotori hanno predisposto un Progetto di monitoraggio che coinvolge rappresentanti qualificati delle istituzioni, della società civile e degli operatori economici. Sono parte integrante dello Statuto gli strumenti di monitoraggio che hanno lo scopo di valutare le condizioni concrete di alcuni ambiti rilevanti per la Comunità e di misurare il livello di soddisfazione espresso da questa riguardo ai risultati raggiunti. I soggetti che aderiscono allo Statuto fondano la propria condotta sul principio della leale collaborazione, perseguendo l'integrazione fra gli strumenti della programmazione attraverso la promozione di intese istituzionali, patti territoriali, contratti d'area, accordi di programma regionali. La Comunità promuove sinergie territoriali volte a migliorare le relazioni con i sistemi istituzionali, economici e sociali confinanti, sia italiani che svizzeri.
Soggetti promotori e associati
Strumenti di monitoraggio
Strumenti attuativi
Sinergie territoriali
Gli strumenti di monitoraggio
Gli strumenti di monitoraggio sono parte integrante dello Statuto. La
gestione e l'attuazione di tali strumenti è compito dei soggetti promotori,
che hanno l'obiettivo di valutare i progressi che la Comunità valtellinese
compie nella realizzazione dello Statuto stesso.
Il monitoraggio prevede due livelli di informazione: un sistema di indicatori
e le risposte a un questionario da parte di testimoni privilegiati.
Gli indicatori sono selezionati in base alla corrispondenza con l'articolato
dello Statuto e sono relativi a 6 aree: Società, Istituzioni, Economia,
Infrastrutture, Ambiente e territorio, Identità.
L'analisi è svolta rispetto a indicatori di comparazione (benchmark). L'indicatore per la Provincia di Sondrio è confrontato con lo stesso indicatore per le province alpine ritenute di riferimento e per la Regione Lombardia. Ogni anno è calcolata la distanza di Sondrio dall'indicatore di comparazione per valutare come tale distanza è cambiata.
Il questionario contiene domande sugli stessi temi degli indicatori e uno spazio per i commenti liberi. La selezione dei testimoni privilegiati prevede una combinazione di figure istituzionali e rappresentanti della società civile
e del sistema produttivo. Ciascun testimone è intervistato su una sola area su cui si ritiene abbia una maggiore competenza. Per realizzare un adeguato monitoraggio, indicatori e questionari dovrebbero essere elaborati ogni anno, per almeno cinque anni. Una sintesi finale dovrebbe rielaborare i due livelli di informazione traendo, ogni anno, le conclusioni complessive sui progressi in relazione allo Statuto Comunitario.
Obiettivi e struttura
Gli indicatori
Questionari
Modalità di
Utilizzazione
CONCLUSIONI
La formulazione dello Statuto comunitario, realizzata dagli studiosi del Centro di Ricerche in Analisi economica dell'Università Cattolica, si è rivelata la "carta" più idonea a rappresentare l'identità e i profili di sviluppo della Comunità valtellinese.Lo Statuto è un programma per la crescita qualitativa della Provincia di Sondrio, che trae il suo fondamento dalla condivisione nella Comunità di valori e di progetti. È auspicio dei Soggetti promotori che la "carta dei valori" della Valtellina, oltre a divenire uno strumento efficace e concreto di sviluppo economico, possa trasformarsi in futuro in un atto dotato di efficacia giuridica.
(1 - segue)