IL NO ALLA CONDANNA A MORTE PER SADDAM ANCHE DAL VATICANO

Dopo la prima presa di posizione del CCCVa, da noi pubblicata, sono venuti interventi autorevoli, anche se in troppi sono rimasti silenziosi

LA PRESA DI POSIZIONE DEL CCCVa

Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina il 20 giugno scorso aveva diffuso la nota, da noi pubblicata, avente per oggetto “PROFONDE RAGIONI ETICHE CONTRO LA PENA DI MORTE ANCHE SE L’IMPUTATO E’ SADDAM HUSSEIN”, nota inviata ai Presidenti di Senato e Camera oltre che alle Associazioni che si

battono contro la pena di morte, ovunque e comunque applicata

Questo il testo che ripubblichiamo:

E’ stata diffusa la notizia che nel processo in corso a Bagdad il

Procuratore Generale iracheno, scita, Jaafar al-Moussawi ha chiesto la condanna a morte per Saddam Hussein, sunnita, per il suo fratellastro Barzan al Tikriti e per Taha Yassin Ramadan, già Vicepresidente dell’Irak.

Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina non entra nel merito né ovviamente leva la sua voce in difesa di Saddam Hussein. Con questa nota, inviata a Senato e Camera oltre alle organizzazioni in prima linea contro la pena di morte, tiene a sottolineare che i princìpi sono princìpi (accento sulla seconda “i”, non sulla prima) e quindi hanno da valere ed esser fatti

valere sempre e comunque anche se l’imputato si chiama Saddam Hussein ed anche se un giusto verdetto documentasse la sua responsabilità nell’eccidio di Dujahil di 24 anni fa.

Profonde ragioni etiche ostano alla pena di morte che può e deve essere efficacemente sostituita in termini tali da corrispondere alla gravità dei crimini. Profonde ragioni etiche vorrebbero comunque una legge uguale per tutti, non solo per Saddam, Milosevic, Pinochet. Si chiede che tali profonde ragioni etiche determinino consequenziali, auspicabilmente unanimi, azioni del Parlamento.

Comitato Cittadini Consumatori Valtellina

PRECURSORE

Il CCCVa si è dimostrato un precursore. Immediata era stata la presa di posizione del CCCVa dopo la richiesta dell’accusa. Successivamente sono venute altre prese di posizione – non tutte quelle che sarebbe stato ragionevole attendersi – fra cui, autorevolissima, quella del Vaticano.

IL VATICANO

Il Cardinale Paul Poupard, Presidente dei Pontifici Consigli per il Dialogo Interreligioso e della Cultura, ricordando che “la vita umana è sempre inviolabile”, si è così pronunciato:

“Il Catechismo della Chiesa Cattolica, la Chiesa e il Papa ribadiscono che ogni persona è creatura di Dio e che nessuno può ritenersi padrone della vita e della morte altrui se non il Creatore”, ha affermato il porporato in alcune dichiarazioni all’agenzia ANSA.

Poupard si è pronunciato dopo la requisitoria del pubblico ministero, che due giorni fa ha chiesto la pena di morte per l’ex Presidente.

“La vita umana è un dono e questo è un principio universale e non ci sono eccezioni. Ogni creatura, anche la più disgraziata, è stata creata ad immagine e somiglianza del Signore”,

L’AVVENIRE

L’Avvenire, quotidiano dei vescovi italiani che, sfidando «l'impopolarità» ha invocato clemenza nel nome di quel Dio che nell'Antico Testamento ha negato agli uomini di giustiziare Caino. Saddam Hussein pur essendo reo di genocidio deve essere «sottratto al boia». «Non uccidetelo».

PANNELLA

Marco Pannella ha sollecitato un’iniziativa urgente del Governo, anzi chiedendo di avere un incarico in proposito per potere avviare azioni operative internazionali per evitare la condanna a morte.

PRINCIPI MOLTO ELASTICI PER TANTA GENTE

I principi non possono essere fatti di caucciù, elasticizzati, da appliacare secondo i casi. Chi è contro la pena di morte deve esserlo in servizio permanente effettivo. Ci sono casi in cui la richiesta viene comprensibilmente dalla gente. Il caso delle due bimbe belghe, vittime in questi giorni di un pedofilo, richiede una condanna esemplare, sotto un certo aspetto peggiore della morte (si pensi all’isolamento, totale, TV compresa) per servire ad un tempo come espiazione e come monito. Non comunque la morte.

Dove sono tutti quelli che ci hanno chiesto, ottenendola, la firma per i condannati nelle celle della morte statunitensi, per la ragazza africana adultera ecc.ecc.?

La vita umana è la vita, chiunque sia in ballo.

Non ci sono eccezioni che tengano.

Alberto Frizziero

Alberto Frizziero
Editoriali