NEANCHE UN OPERAIO NELLA LISTA DEL PD. MA...

Una domanda di un amico fornisce lo spunto per una valutazione più ampia. "Pochi, forse nessuno, ha notato che per la prima volta nella lista del PD per il Comune di Sondrio non c'é un operaio. E' la causa o lo specchio della crisi del PD?". Questa in sostanza la domanda che viene da 'un vecchio DC', anche se non di anni.

Non c'é nella lista del PD un operaio. Siamo andati a vedere e confermiamo. 5 pensionati, 5 lavorano nella sanità, 4 nel pubblico impiego e nella scuola, 3 nel sociaòe, 3 in banca, 2 professionisti e poi occupazioni singole, compresa quella, non meno impegnativa, di casalinga.

Operai nessuno. Certamente la distanza del PD di oggi dal PCI di ieri, diciamo dell'altroieri, persino da quello Berlingueriano, supera il percorso più lungo sinora fatto dall'uomo, ossia i 384.400 km dal nostro pianeta alla luna. Ma l'assenza della categoria che costituiva l'ossatura del PCI non é solo un indice del cambiamento di quel partito. E' la società che é cambiata, anche se alcuni non se ne sono accorti, quantomeno della profondità di questo cambiamento. Una nota marginale può darne conferma. Basti pensare i commenti in TV in particolari occasioni, una fra tutte le partenze estive. Ogni volta, da anni, non c'é più l'intasamento diffuso 'alla chiusura delle grandi fabbriche'. Ma non si sono accorti che le grandi fabbriche non ci sono più? Milano: la Falck nelle sue acciaierie impiegava 16.000 persone. Tante migliaia la Breda. E poi l'Alfa, e poi l'Innocenti, e poi la Marelli e così via. Resta un cimitero di ciminiere (virtuali).

Sesto 'la Stalingrado d'Italia'. Torino Fiat e indotto. Genova Shell, Esso, Cornigliano, e i portuali, uma massa d'urto politica non da poco. Si levava una voce intellettuale dalle cineprese con Elio Petri che si spingeva oltre con "La classe operaia va in Paradiso" che a Cannes riceveva il Grand Prix.

Era appena stata approvata la Legge 20 maggio 1970, n. 300 "Norme sulla tutela della libertà e dignità del lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale nel luoghi di lavoro e norme sul collocamento", lo Statuto dei Lavoratori tenacemente portato avanti dal Ministro Brodolini prima di cedere al male con cui stava lottando. Il tema classista era molto sentito al punto che era difficile per la DC portare avanti la sua posizione interclassista, quella che la storia di questi decenni ha consacrato come vincente. In realtà non era una elaborazione democristiana. Si trattava di una concreta attuazione della dottrina sociale della Chiesa anche oggi faro di riferimento di fronte al moloch di una globalizzazione che deprimendo i veri valori ha eretto a simbolo non già il denaro ma, peggio ancora, il denaro virtuale, con il suo strapotere.

Torniamo a noi ma non solo Milano e il triangolo industriale. Da solo allora il Fossati ingoiava nei suoi tre turni quasi 2000 dipendenti, più della metà sondriesi. E c'erano la Carini, la Romeri, altre ancora. E c'erano in provincia circa 1300 lavoratori nel settore idroelettrico, una parte sondriesi. Ricordi di un tempo che fu.

Deve rispondere dunque il sociologo, per una situazione decisamente lontanissima. Stimolati dalla indicazione ricevuta abbiamo non solo scorso la lista del PD ma siamo andati a vedere la situazione del 1980 esaminando la lista della DC per il Comune di Sondrio (quella del PCI non l'avevamo sottomano anche se in cantina c'é). Su 40 candidati c'erano 9 impiegati, 6 venivano dalla Scuola, 5 Sanità, 4 artigiani con 2 commercianti e un coltivatore diretto, 3 professionisti e 3, o 4, del pubblico impiego, 2 operai e 2 pensionati. I partiti allora avevano però una solida struttura, culturale oltre che ideologica, avevano una base di riferimento, avevano, anche ai livelli minori, costanza di elaborazione, di discussione, di confronto.

Oggi tabula rasa. Basti vedere l'assenza della cultura, il silenzio su ogni cosa che riguardi il futuro della città - in provincia invece qualche discussione, sui vari temi, in questa o quella sede c'é -. Lo stesso Consiglio Comunale, nel deserto abituale dello spazio riservato al pubblico, ha fiammate di discussione ma senza una prospettiva. Urbanistica docet.

Quanto ai Partiti una domanda: ci sono ancora o sono solo movimenti elettorali?

Torniamo ab initio. Neanche un operaio in lista. Vero. Ma quanti operai ci sono a Sondrio? Anzi quante aziende sono rimaste, e quindi con loro gli operai?

Potrebbe non essere questa la situazione. Se però ci fosse qualcuno che ha idee migliori, comunque idee diverse perché non si mette al computer e non ce le fa avere per la pubblicazione?

a.f.

PS In gran parte d'Italia negozi e supermercati aperti il primo maggio. Solo 10 anni fa una cosa del genere sarebbe stata impensabile con i Sindacati sul piede di guerra. Il primo maggio e la Festa del Patrono la stessa sorte...

a.f.
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