Nuova tassa iniziativa sfrontata e senza pudore. Triplice vergogna

Invenzione pazzesca per contenuto e per metodo. Chi il malandrino? (x)

Non è un pesce d'aprile in anticipo. E' – da “La Domenica del Corriere” d'altri tempi, una vera e propria 'realtà romanzesca'. Una settimana fa siamo stati informati che l'ANCI (pazzesco!) ha proposto al Governo, che ha subito accolto quanto ...gli veniva chiesto (?) infilandolo nella bozza di decreto per gli Enti Locali, di stabilire un prelievo di 2 o 3, forse due soli, €uro da chi usa porti e aeroporti delle città metropolitane. Quindi si pagherà al check in negli aeroporti di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia e allo sbarco nei porti di Cagliari, Catania, Messina, Palermo e chissà perchè, almeno nelle anticipazioni, a Genova no, a Napoli no, a Reggio no, a Venezia no.

A che pro?
Soldi destinati a (!!!) finanziare le città metropolitane, “soprattutto” sfrontatamente giustificano -  “alla luce del debito ereditato dalle Provincie di cui hanno preso il posto e che, se non sanato, rischierebbe di mettere già in pre-dissesto i nuovi enti locali”.

Le balle
I nodi cominciano a venire al pettine. Le balle che ci hanno contato sui risparmi che ci sarebbero stati eliminando le Province stanno avendo i primi effetti ma siamo solo all'inizio.

Le tre vergogne: la prima
Delle tre vergogne la prima riguarda l'introduzione di una nuova tassa. Per modesta che sia si tratta sempre di una nuova tassa e la differenza tra o due, o tre, €uro e zero non è due o tre. Varcata la soglia domani il 2 o 3 può consolidarsi a 4, a 5 e così via. In ogni caso è una ulteriore sberla a quello che tutti sostengono come indispensabile e cioè il diminuire le tasse.

Le tre vergogne: la seconda
La seconda riguarda la puerile giustificazione del “debito  ereditato dalle Provincie di cui hanno preso il posto e che, se non sanato, rischierebbe di mettere già in pre-dissesto i nuovi enti locali”. Ma i dilettanti allo sbaraglio che hanno sventolato come panacea se non di tutti quantomeno di tanti mali la chiusura delle Province queste cose non le sapevano? Se no gente da mandare a casa per incompetenza, se si da mandare a casa per aver preso in giro tutti gli italiani. Non solo dovevano essere note le condizioni di partenza e quel che sarebbe successo dando vita alle città metropolitane ma doveva, e deve, esserci un'altra condizione. Non ci sono e non debbono esserci figli e figliastri. Alle Province che danno vita alle Città Metropolitane arrivano i soldi che si racimolano con questo vergognoso espediente. Alle altre decine di Province niente. Persino peggio: chi di noi viaggerà con aereo o nave dovrà pagare con soldi che andranno a loro. Non così per i loro cittadini che saranno esenti. Cose da basso impero.

Le tre vergogne: la terza
La terza vergogna ci riguarda direttamente in quanto tutti noi veniamo presi per babbei. Renzi non poteva permettersi di annunciare una nuova tassa soprattutto poi per finanziare la sua riforma, quella che, secondo i suoi proclami, avrebbe dovuto far risparmiare un mucchio di soldi. Ci ha pensato, udite, l'ANCI, l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani che di solito opera per far pagare meno i cittadini e i Comuni. In questo caso al contratio suggerisce (?) al Governo di inventarsi una nuova tassa. Chissà perchè. Già, perchè? Si dà il caso che il Presidente dell'ANCI sia Piero Fassino che è anche Sindaco di Torino e dunque è anche, guarda caso, Presidente della Città Metropolitana torinese. Per giunta sul piano politico è perfettamente allineato con Renzi. Si chiude il cerchio. E noi dovremmo essere così babbei da berci quello che ci contano e da prendere supinamente per buone le geremiadi sì di Renzi ma anche di altri politicamente trasversali o di giornalisti coerenti con il superficialismo imperante. Di quanti cioè hanno dato fiato agli strumenti, specie il trombone, per illustrare il radioso futuro che la soppressione delle Province avrebbe determinato

Dulcis in fundo
Una ciliegina sulla torta è rappresentata, demagogia docet, dal finale della proposta: “Sono previste esenzioni per i residenti delle città interessate dalla tassa, per i lavoratori e per i pendolari”. Per quanto riguarda i residenti risultano beneficiari della tassa pagata da quanti, noi ad esempio, beneficiari non sono ed è già il colmo. Per quanto riguarda 'i lavoratori' siamo curiosi di vedere chi e come ma il bello deve ancora venire. Prevedono esenzioni per i pendolari. Quali? Pendolari volanti che usano l'aereo per andare al lavoro al mattino in fabbriche e uffici per tornarsene a casa la sera? O quelli che partono da uno dei porti per poi tornare in giornata a casa?

Quesito finale
Ma in Parlamento saranno davvero babbei, maggioranza e minoranze, a dire di SI portando il cervello all'ammasso?
f.

(x) Il 'malandrino' è  il birbacchione che una ne fa e cento ne pensa - da  unaparolaalgiorno.it
Nel nostro caso Renzi o Fassino? A saperlo si potrebbe provvedere subito con un tapirone (quello di 'Striscia la notizia' moltiplicato per venti)

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