SS 38: un miracolo PER POTER vedere qualche cantiere, anche parziale

di Luca Alessandrini


SS 38 in Consiglio Comunale di
Sondrio -

Il Consiglio Comunale del capoluogo si è occupato nella sua ultima seduta del
problema della Statale 38. Una volta tanto l’aula consiliare ha
registrato una sostanziale consonanza di vedute tra quelli che
venivano storicamente chiamati i “Padri coscritti”, deputati,
nel Comun, a trattare nel modo migliore gli affari della
comunità.

Il sollecito, con l’incarico al Sindaco di muoversi in questo
senso, è diretto all’ANAS, ma purtroppo vi sono pochissime
speranze che esso possa trovare anche solo parziale
accoglimento.


Il Presidente della Provincia -


Il Presidente della Provincia é pure intervenuto pesantemente,
con qualche polemica e con la manifestata intenzione di scendere
in piazza se non si smuove qualcosa.


L'assessore Regionale Corsaro -


L'assessore regionale Corsaro a sua volta ha preso carta e penna
precisando una serie di dettagli concernenti progetti e loro
iter procedurale, dichiarando altresì l'impegno della Regione,
di fatto, a "saltare sul malloppo", appena vi fosse una
disponibilità di risorse ANAS o Ministeriali, per riuscire ad
aprire i cantieri della nuova SS 38.


La Finanziaria

Intanto
nei giorni scorsi è stata presentata ufficialmente la nuova
Finanziaria. Ebbene al Ministro Lunardi è stata riservata una
somma neppure sufficiente a pagare i ratei dei mutui. Il
Ministro Siniscalco ha promesso per le prossime settimane anche
una proposta per lo sviluppo ed è qui che potrebbe esserci
qualche boccata di ossigeno per il settore delle opere
pubbliche, siano esse strade, ferrovie, opere idrauliche e
quant’altro.


Mancano i soldi, é vero, ma...

L’attuale situazione della economia, in parte congiunturale ma
in parte purtroppo strutturale, non consente voli pindarici ma
obbliga a stringer di cinghia, chiunque sia al Governo e
chiunque sia all’opposizione. “Ma noi siamo in una situazione
insostenibile”, pare di sentir dire a questo punto a quasi tutti
i nostri lettori valtellinesi.

E’ vero. La situazione,
soprattutto in Bassa Valle, normalmente caratterizzata da un
traffico intensissimo che poi in particolare in certi giorni e
in certe ore diventa ossessionante, è tale da spazientire gli
automobilisti ma da assillare la gente che abita in zona. Per la
verità una situazione non dissimile a quella della Milano-Bergamo piuttosto che dell’anello bolognese o del
raccordo anulare di Roma o del nodo di Mestre e così via. Ma
ciascuno guarda a casa propria e considera il complesso delle
possibilità di mobilità che ha la gente. Il guaio nostro é che
non ci sono alternative. I nostri flussi sono per oltre il 90%
da e per Milano e lì c'é un'unica strada. C'é anche la ferrovia,
solo in parte sostituto possibile dell'auto. E' sì vero che
passi avanti sono stati fatti attendiamo che si realizzi quell'obiettivo,
possibile e non ipotetico, dei 100 minuti per la Sondrio-Milano
e viceversa, in attesa che gli interventi finanziati sulla Legge
Valtellina rendano possibile una percorrenza di un'ora e mezza
con il che scegliere l'auto per chi va a Milano sarebbe
profondamente sbagliato.


Come conciliare diavolo ed acqua
santa?


Come conciliare dunque diavolo ed acqua santa ovvero i dolori
del portafogli con la fame di risorse della strada?

In un articolo pubblicato su questo giornale il 30 maggio u.s.
scrivevamo "Ancora sulla nuova Statale 38.  Con l’attuale
progetto  la vedranno – forse – i nostri figli". Nell'attuale
situazione dovremmo però correggere quel titolo. I nostri figli,
forse, riusciranno a vedere non già la strada ma l'apertura di
un cantiere...


Il nostro dossier
documentatissimo


Chi ne ha voglia può andare a leggersi la serie di articoli che
il giornale ha dedicato all'argomento. In particolare con tutti
i dati, le approvazioni intervenute, i costi, lotto per lotto, i
rischi ecc.

Sulla base di tutto questo, un dossier documentatissimo che,
senza voler fare i primi della classe, ci pare nessuno abbia
pubblicato in tali termini, si possono però fare alcune
considerazioni per cercare di venire a capo, sia pure molto
parzialmente, della matassa.


All'ottimo virtuale preferiamo il
decente reale


- Svincolo megagalattico. A Colico é previsto uno
svincolo megagalattico e quindi costosissimo. I progettisti
parlano di normativa. Non siamo alle prese con un'autostrada ma
con l'inizio della SS 38. Al più ci sarà da vedere per un
raccordo. Un bel taglio nei costi e quindi la cancellazione di
quell'allucinante paragone con il Passante di Mestre che grida
vendetta. Non é possibile infatti avere lo stesso costo quando
là il percorso é lungo una volta e mezzo il nostro e la sede
stradale una volta e mezzo la nostra (6 corsie invece di 4), e
per inciso con un traffico almeno il quintuplo rispetto a noi.
Lasciamo perdere. Del non-plus-ultra non ce ne frega niente. Ci
interessa una cosa minimamente decente. Rispetto all'ottimo
virtuale preferiamo il decente reale

- Svincolo eccessivo. In Fiorenza, Comune di Piateda, é
previsto l'innesto della nuova tangenziale - parte finale -
nell'attuale SS 38. Lasciamo perdere. Rispetto all'ottimo
virtuale preferiamo il decente reale.

- Caratteristiche autostradali da Piantedo in su. Non
siamo contro le quattro corsie in due carreggiate, ma da sempre
abbiamo detto di preferire le due reali rispetto alle quattro
virtuali, perdippiù considerando il costo del tratto in
galleria. Rispetto all'ottimo virtuale preferiamo il decente
reale.

- Tangenziale di Tirano. Vero che sono previsti quattro
lotti, ma resta sempre il chiodo di quei

6,525 km in galleria di cui 0,913 km relativi ad una galleria
artificiale su un totale di
11,379 km.
Il costo di 337,7 milioni di €uro significa, in vecchie lire,
57,464 miliardi al km. Per stare al paragone precedente con il
Passante di Mestre questo risulta molto, molto meno costoso!
Qualcosa c'é che non va.

Rispetto all'ottimo virtuale preferiamo il
decente reale.

Comunque un miracolo, o quasi

Sono alcuni punti che abbiamo evidenziato intorno ai quali ci si
può ragionare, oltre alla proposta già a suo tempo avanzata di
passare in Bassa Valle dalle quattro alle due corsie, più che
sufficienti per il traffico attuale e futuro.

Anche con questo però ci vorrebbe un miracolo, o quasi, per
sbloccare la situazione e vedere aprirsi, almeno, un cantiere.
Luca Alessandrini

GdS 10 X 04 -
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