Presentate le candidature per la Regione ma c'é il rischio che la provincia di Sondrio resti senza rappresentanti nel Consiglio Regionale!
I candidati per la
Regione
I candidati della provincia di Sondrio per la Regione:
-
Si ripresentano:
BORDONI GIOVANNI (dello Gian Maria) consigliere uscente CdL
TAM MARCO consigliere uscente Ulivo
-
Nuovi:
BALITRO IOLE Nuovo PSI
BERTOLINO SIMONE Rifondazione
CROSIO JONNY Lega
DIOLI ENRICO Margherita (anche nel listino di Sarfatti)
GIUPPANI PIERGIACOMO UDC
PINI DIEGO AN
TAROTELLI VALERIO
Il rischio per la
provincia di restare a piedi
In teoria alla provincia di Sondrio ufficialmente spetta un
consigliere regionale. E' già una fesseria visto e considerato
che la provincia di Sondrio per popolazione é circa un
cinquantesimo della Lombardia e quindi su 80 ufficiali, ma in
pratica 90, per arrotondamento sostanziale e non solo aritmetico
ne avrebbe diritto a due. Il fatto vero é che neppure quest'unico
é garantito.
Per il particolare meccanismo elettorale può succedere come é
stato l'ultima volta che nel gioco dei voti e dei rapporti fra
le varie liste e le varie provincie venga fuori che alla
provincia di Sondrio tocchino due consiglieri regionali.
Potrebbe però, per lo stesso meccanismo, che sia Sondrio che
Lodi restino senza consigliere regionale.
Sarebbe paradossale. A Roma la provincia in una occasione é
riuscita ad avere ben sei parlamentari (tre DC, due PSI e uno
PSDI - tre senatori e tre deputati), il doppio del rapporto
aritmetico di popolazione. A Milano, dove si decidono una barca
di problemi che interessano quasi tutti i settori della vita
comunitaria, rischiamo che la voce di Valtellina e Valchiavenna
in Consiglio Regionale, e nelle Commissioni consiliari, per
cinque anni, almeno, sparisca.
I candidati, almeno quelli principali, diranno agli elettori in
primo luogo di andare a votare - e quello lo diciamo anche noi -
ma subito dopo di cercare di concentrare i voti sui candidati
che hanno maggiore probabilità - loro ovviamente diranno, com'é
giusto, di se stessi -. In questo secondo aspetto, trattandosi
di tema specificatamente politico, non entriamo per elementare
ragione di neutralità del giornale.
Il dispetto ai
passeri
L'importante é però che valtellinesi e
valchiavennaschi sappiano il rischio che corriamo (se poi c'é
qualcuno, come magari puù capitare, che sostiene che esserci o
non esserci a Milano non cambia niente gli ricorderemo la storia
di quel contadino che per far dispetto ai passeri bruciava il
raccolto, versione scrivibile dell'altra, quella del dispetto
alla moglie...
Red
GdS 10 III 2005 -
www.gazzettadisondrio.it