La manovrina alle spalle, i 24 miliardi di €uro a ferie finite, il petrolio alle stelle, Nervosismo ovunque, persino a Sondrio. Ma é ferragosto (quasi) per cui bando alle tristezze

di GdS

I nostri
debiti


Alle spalle la manovrina. A proposito: una volta il
termine di largo uso era "stangata", persino quando
aumentava di 100 lire il biglietto del tram, magari fermo da
anni. Oggi si parla di manovrina, di assestamenti e quant'altro.
Modi di dire?!?


Per mantenere gli impegni europei bisogna che il bilancio abbia
un deficit inferiore al 3% del PIL, vale a dire della ricchezza
nazionale prodotta in un anno. Per stare dentro questo limite
occorre fra minori spese e maggiori entrate rimediare qualcosa
come 24 miliardi di €uro, pari a 45.470,5 miliardi di vecchie
lire.

Sono cifre iperboliche, al di fuori della comprensione comune.
Il dato diventa comprensibile se lo riferiamo a ciascuno di noi.

In Italia siamo - o, meglio, eravamo al 31.12.2003, e assumiamo
quello come dato di riferimento - 57.888.245.

Lo Stato siamo tutti noi, e allora vediamo qual'é, per così
dire, la mia, o quella di chi sta leggendo, quota in quanto
appunto uno dei 57 milioni e rotti di italiani.

La manovra del prossimo autunno statisticamente riguarda me, o
chi sta leggendo, per 802.751,94 vecchie lire. In altri termini
su una famiglia di quattro persone la manovra graverà,
direttamente o indirettamente, per 3.211.047,77 di vecchie lire.
Non é uno scherzo, ma non é ancora niente rispetto al nuovo
debito che, nonostante la manovrina, ci andremo ad accollare
pro-quota. Non é ancora noto quanto sarà il deficit 2005 ma
grossomodo si aggirerà, sempre riferendoci alla famiglia di
quattro persone di cui sopra, intorno ai cinque milioni di
vecchie lire. Il debito complessivo, pro-quota rispetto a quello
dello Stato, grava sulla stessa famiglia per quasi 200 milioni
di vecchie lire.

Qualche riflessione non sarebbe inopportuna...

Il petrolio alle stelle...


Record dopo record il petrolio pesa sempre più sulle tasche
degli italiani, degli europei, degli americani, dei russi, dei
cinesi (giunti ormai ad importare più di 100 milioni di
tonnellate all'anno!).

Se per una parte dobbiamo ringraziare Bush, dato che un elemento
di turbativa é l'insicurezza, dall'altro non possiamo subire in
silenzio i giochi finanziari che si stanno facendo su carichi di
petrolio che vengono venduti e rivenduti. Nulla di nuovo. Ci
sono state campagne finanziarie per altre materie prime,
l'accaparramento di quasi tutto lo zinco mondialmente
disponibile, i giochi sul rame per non parlare poi di grano od
altri cereali (a Sindona e Bordoni queste però erano andate
male).

E' solo un aspetto però della globalizzazione con la finanza
che spazia senza freni e senza controlli a scapito persino
dell'economia e mettendo sotto i piedi la politica. Attenzione
però che a tirare troppo la corda si rischia lo sprigionarsi di
forze centrifughe pericolosissime.

Ma
la benzina costa cara anche per le imposte!


Il quotidiano economico "Il Sole - 24 Ore" ha
confrontato la situazione dei vari Paesi europei e analizzando
le componenti di costo, vale a dire prezzo industriale,, oneri
fiscali, IVA.

- Prima considerazione sul prezzo industriale: esclusa l'Olanda
(0,420) il prezzo industriale in Italia di 0,403 risulta il più
caro. Nel Regno Unito siamo a 0,329. Escludiamo pure questo dato
visto che lassù hanno la fortuna dei giacimenti del Mare del
Nord. Troviamo però la Francia a 0,316 come a dire 0,104 (circa
200 lire) meno che in Italia. Gli altri Paesi hanno un prezzo
comunque inferiore.

- Seconda considerazione sugli oneri fiscali: in Italia con
0,751 €uro al litro siamo a quasi il doppio dei prezzo
industriale. Stati più esosi del nostro: Regno Unito 0,895 -
Olanda 0,871 - Germania 0,817  ecc.

Stati meno esosi solo Grecia 0,428 e Austria 0,589.

- Terza considerazione sull'IVA: Danimarca 25 e Finlandia 22
hanno l'aliquota maggiore del nostro 20, come l'Austria.
Inferiori gli altri ino al 16 di Germania e Spagna.

- Cconsiderazione finale sul presso all'utente. La benzina é
più cara in Olanda 1,291 - Regno Unito 1,225 - Finlanzia 1,184
- Germania 1,1179. Costa di meno negli altri Paesi sino al
minimo della Grecia ove costa 0,827 e Spagna 0,904.

- Conta vedere l'incidenza del prezzo industriale su quello al
consumo. In Italia é poco meno di un terzo con il 32,2%. Si va
dal 24,6% nel Regno Unito al 46,2% della Grecia.

Questo per avere un'idea di cosa possa incidere il maggior costo
del petrolio. Se questo raddoppiasse (si tratta di una
esemplificazione; mancherebbe altro che si andasse a questi
livelli!!!) non raddoppia il costo della benzina perché restano
quasi inalterati gli altri fattori di costo (trasporto,
raffinazione, distribuzione, oneri commerciali, ammortamenti). E
se raddoppiasse il prezzo industriale della benzina l'aumento
per l'utente italiano sarebbe intorno al 15%.

Abbiamo sentito le Compagnie petrolifere dichiarare si aver
messo in campo tutto il possibile per ridurre l'impatto
sull'utente del maggior costo del petrolio. Nei giorni scorsi la
Total annunciava utili trionfali nell'ultimo trimestre...

Nervosismo
ovunque



Un po' l'economia che va come va, un po' la politica in
fibrillazione, un po' l'insicurezza che ormai ha pervaso tutti i
settori, compreso l'investimento in azioni e obbligazioni
letteralmente crollato, sta il fatto che il nervosismo domina
incontrastato, anche se per qualche giorno la cura a base di
iniezioni ferragostane lo mimetizzerà.

Si é visto quel che é successo, alla fine "non
successo", a Roma dopo le dimissioni di Tremonti con una
soluzione finale che la lasciato stupefatti. Via Tremonti
perché non andava bene e al suo posto quello che era il braccio
destro di Tremonti e che con lui aveva condiviso tutte le
scelte. Allora il Ministro non era poi così male, e lo diciamo
al di fuori da ogni logica politica ma ma per un legittimo
sentimento nei confronti di un illustre sondriese.

Con un nervosismo che si infiltra dappertutto, ad alta
intensità persino nel mondo del calcio, non c'era a Colico una
saracinesca che ne impedisse la penetrazione in Valtellina.
Anzi, é arrivato sino a Bormio ove le opere dei mondiali sono
riuscite a spaccare la maggioranza (senza entrare nel merito, ma
quella passerella esteticamente avveniristica ci sarebbe stata
bene proprio nel centro storico di Bormio?).

Il clou però a Sondrio con un avanti-indré di dichiarazioni,
protagonisti i Popolari Retici - ma il sen. Tarabini e
l'assessore avv. Venosta la pensano diversamente - che non
vogliono più che il loro assessore, avv. Sava, resti in Giunta.
Confermano l'appoggio alla maggioranza ma vogliono la testa
dell'assessore.

Obiettivamente, senza entrare nella politica, non si sono capite
le ragioni con il risultato che corrono le voci più disparate -
in sostanza però una che riferiamo con beneficio di inventario,
relativa che occorre un posto per qualcuno -  tanto più
che il Sindaco ha confermato piena fiducia all'assessore
riconoscendo la bontà del lavoro svolto sinora.

Martedì Consiglio Comunale dopo la precedente seduta chiusa
anzitempo per mancanza del numero legale. Si vedrà.


Ma é Ferragosto


Ma é, quasi, Ferragosto. Girare nelle nostre strade é
impossibile, ma mal comune dovrebbe essere - cosa che non é -
mezzo gaudio viste le code sulle autostrade, quelle che erano
nate con la funzione di velocizzare il traffico e quindi
aumentare la capacità di trasporto.

Tanta gente in giro, e va bene, persino del cosiddetto turismo
"mordi e fuggi" perché bisogna attaccarsi a tutto
nella situazione economica attuale che sarà di non breve
durata.

Anno no, pazienza. Del resto che sia un anno no é provato anche
dal fatto che ci ha fregato un sacco di giorni di festa. Perfino
Ferragosto, che cade di domenica. Peggio di così!

GdS

GdS 10 VIII 04 -
www.gazzettadisondrio.it

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