L’esclusione di Dio dalle realtà umane

Sabato 14 gennaio, decine di associazione
gay, lesbiche, transessuali e transgender sostenute da
una consistente fetta dell'Unione (Ds,Verdi, Pdci, Prc e
Italia dei Valori), hanno sfilato per le vie di Roma
reclamando una legge favorevole ai Pacs. Durante la
manifestazione, sono volate parole offensive
all’indirizzo del Pontefice e del "regime medioevale
vaticano", entrambi colpevoli, agli occhi degli
organizzatori, di non adeguarsi alla nuova morale della
società moderna che avanza. All’indomani del pittoresco
show (il corteo pullulava di coloriti e trasgressivi
travestiti), i vertici cattolici dell'Unione sono
rimasti rigorosamente in silenzio, salvo qualche
obbligato mugugno per salvare la faccia nei confronti
delle gerarchie vaticane.

Con stupefacente e provvidenziale coincidenza, domenica
15 gennaio, dai pulpiti delle chiese italiane, San Paolo
(prima lettera ai Corinti) tuonava che "Il corpo non è
per l'impudicizia, ma per il Signore... Non sapete che i
vostri corpi sono membra di Dio?...Fuggite la
fornicazione! Qualsiasi peccato l'uomo commetta, è fuori
dal suo corpo; ma chi si dà all'impudicizia, pecca
contro il proprio corpo".

E’ fuor di dubbio che, nelle società cosiddette moderne,
a citare passi evangelici “anacronistici” e poco
politicamente corretti, si rischia di essere considerati
alla guisa di integralisti talebani. Eppure, per
esprimere giudizi di valore sulle conseguenze del
cosiddetto “amore gay”, basta semplicemente osservare
l'evoluzione dell’Aids e di altre malattie veneree.
Effetti assolutamente imparziali e soprattutto: laici!
Per non parlare poi dell’intrinseca infecondità di
“coppia” destinata alla solitudine e alla scomparsa
senza traccia nella prospettiva dell’assenza di figli.

In una società amorale, conseguenza dell’esclusione di
Dio dalle realtà umane, non resta che sperare in un
sussulto di orgoglio cattolico da parte di quei politici
che hanno scelto di militare in formazione politiche
distante anni luce dal Magistero della Chiesa.
Altrimenti il tanto sbandierato "lievito dei cattolici",
rischia di produrre solo infruttuoso pane azzimo dal
sapore laicista.
Gianni Toffali



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