Elezioni provinciali: PROVERA VOLA
Giugni aspetta Provera al varco come amministratore. Lo riconosce come politico moderato con una carriera brillante “ma il suo programma per la Provincia di Sondrio è vago e certamente lo intimidiscono i grandi problemi ancora da risolvere: la strada di fondo valle (per la quale mancano i soldi), le acque (egli è contrarissimo alle piccole derivazioni: di quelle grandi si discuterà a tempo debito), il piano di coordinamento territoriale (su cui tace) e il distacco tra il bormiese e il resto della Provincia riguardo ai campionati mondiali di sci, intesi come occasione di sviluppo economico”.
Elencati alcuni limiti del suo progetto politico, sottolinea che “nasce, comunque, come sublimazione della partecipazione (aborrita da Tarabini) ed è giusto attendere qualche tempo prima di verificarne gli esiti”.
E’ in realtà questa la chiave di volta della lettura politica e della scelta dei comportamenti. La via scelta da Provera è notevolmente impegnativa, una scommessa, meglio una sfida. Se la perde è un tonfo. Se la vince non è solo un fatto che resta fra Montespluga e Livigno. Che occorra un certo tempo è ovvio, ma c’è da chiedersi, con Giugni, quali possano essere gli esiti. In parte, certo, di risultati concreti; in parte di metodologia e di coerenza nei fatti con le dichiarazioni programmatiche. Indubbiamente la partenza è con il piede giusto per via dei consensi, quelli numerici ma anche gli altri, più importanti. Si vedrà nei prossimi mesi, tenuto conto che sono tanti i riflettori accesi. Anche in pieno giorno.
L.A.
GdS 10 VII 04 -
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