Che Sindaco a Marano (Napoli)! Candidiamolo al Nobel per sensibilità e umanità. Poveraccio!

C'é Marano e Marano - Famiglie dei Caduti dolorosamente esterrefatte - E sì che lo Statuto... - Abbiamo scritto a quel Sindaco


C'E' MARANO E MARANO

Subito in apertura meeglio precisare.

Sono nove infatti i Comuni che si chiamano Marano. Non sarebbe
giusto che la gente confondesse Sindaci che non c'entrano nulla
con questa penosa storia e cioè i primi cittadini dei vari
Marano (Marano di Valpolicella, provincia di Verona - Marano
Equo p. di Roma - Marano Lagunare p. di Udine - Marano
Marchesato p. di Cosenza - Marano Principato p. di Cosenza -
Marano sul Panaro p. di Modena - Marano Ticino p. di Novara -
Marano Vicentino p. di Vicenza).

I Sindaci di questi Comuni non hanno nulla a che vedere con la
vicenda di cui ci occupiamo.

No. Siamo invece in provincia di Napoli, a Marano di Napoli, 59018 abitanti,
il cui Sindaco é Mauro Bertini,
classe 1944, dirigente aziendale, Partito dei Comunisti
italiani, che merita la citazione non già come usiamo, per la
"migliore", sia pure in termini di sfottò degli ultimi giorni,
ma per la peggiore e non solo di questo periodo.

Una cosa degna
dei regimi a cui, almeno nel nome del Partito di appartenenza,
il Signor Sindaco fa riferimento.


famiglie dei Caduti
dolorosamente esterrefatte


Mauro Bertini, dei comunisti italiani che é stato dipinto sulla
stampa come ex seminarista,
ex Pci, ex Rifondazione comunista, non ha gradito la precedente delibera del commissario prefettizio di intitolazione
di una via cittadina ai Martiri di Nassirya. "Eroi a pagamento".
Per lui non sono Martiri. Sono semplicemente dei Caduti sul
lavoro, che erano pagati per fare quel lavoro. Eccetera
eccetera.

Niente strada ai Martiri, con le famiglie dei Caduti
dolorosamente esterrefatte. Ma al Signor Sindaco che gli cale?
Lui ha trovato il modo di rimettere a posto subito la
toponomastica cittadina. Ora c'é Via Arafat.


E sì che lo Statuto...

All'articolo 4, lettera a) dello Statuto comunale di Marano sta
scritto che il Comune "valorizza
la persona umana, ne riconosce la dignità  , promuove le
condizioni per lo sviluppo e la qualità della vita in tutte le
sue fasi".

Cancellare la Via Caduti di Nassirya non é valorizzare la
persona umana, é calpestare la memoria, é offendere i familiari,
é dimostrare dove si può arrivare quando mancano sensibilità e
umanità.

Abbiamo scritto a quel Sindaco

Il direttore del giornale ha inviato all'indirizzo
posta@comunemarano.na.it
la seguente nota:


Al Signor Mauro Bertini

Sindaco di Marano di Napoli

Il mondo é bello perché é vario e ospita persino persone come
Lei. Può anche darsi, ma cercando a fondo nel nostro continente,
che un altro paio come Lei se ne trovino.

Da ex-Sindaco per dieci anni della mia città e da membro
dell'esecutivo dell'ANCI per quel periodo, quindi consapevole
del ruolo di primo cittadino e delle modalità per il suo
esercizio, sono onorato di esprimerLe i sensi più profondi della mia pena.

Essendo ottimista e Lei avendo solo 61 anni non posso che augurarLe sulla strada di Damasco, o di Gaza, di avere
l'illuminazione per riuscire a capire quello che per Lei oggi é
assolutamente incomprensibile. (Tengo anche conto che in base al
Suo aulico ragionamento se i Caduti di Nassiria sono dei
"semplici" Caduti sul lavoro, altrettanto sono Falcone,
Borsellino, Tarotelli, Ruffilli, D'Antona e le varie altre persone vittime di "incidenti sul
lavoro", sia di mafia che di camorra, che di brigate rosse - ci
sono anche quelle se forse non lo sa - o nere, che infine di
delinquenza comune.

Un consiglio disinteressato: provi a leggere Svetonio. Imparerà
quello che evidentemente sinora nessuno Le ha insegnato, e
magari anche a svolgere un po' meglio l'incarico che i suoi
cittadini Le hanno dato

Alberto Frizziero, direttore La Gazzetta di Sondrio

(
www.gazzettadisondrio.it )


E' evidente che questa lettere lascerà il tempo che trova. Ogni
botte, si sa, dà il vino che ha. Ma serve lo stesso, per chi ci
legge (libero naturalmente di condividere o di contestare e, se
vuole, di scriverci. Si pubblicherà)
GdS


GdS 20 XI 2005 -
www.gazzettadisondrio.it

GdS
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