Celentano ha fatto due grossi favori a Berlusconi e nessuno se ne é accorto!

Le polemiche - La realtà è un?altra -Il doppio regalo di Celentano all'on. Berlusconi - Il punto debole del Premier si é svegliato? - Se parla il fegato OUT, se parla la testa IN - Ma la satira deve essere a senso unico? -


LE POLEMICHE

Il mondo è bello perché è vario e soprattutto abitualmente sede
dell’incoerenza.

Polemiche per la trasmissione di Celentano.

A sinistra. A sinistra lodi alla RAI, dimenticando che
fino all’altroieri sostenevano che fosse quasi proprietà privata
di Berlusconi. Dimenticando altresì che Meocci, (quello che ha
dato il via a Celentano determinando la salita sull’Aventino del
Direttore della Rete Uno Del Noce), è stato nominato Direttore
Generale RAI solo con il voto di chi era stato espresso dal
centro-destra.

A destra. A destra critiche alla RAI (Il Ministro delle
Telecomunicazioni e altri di AN) dimenticando, appunto, che il
via a quello che può considerarsi un “appalto chiavi in mano”
dello spazio TV, l’ha dato chi era stato espresso dal
centro-destra. Più calmi altri settori ma tutoli molto agitati
nei quotidiani abituali sostenitori del Premier.

La
realtà è un’altra


La realtà è un’altra ed è sfuggita, nella generale emotività, a
tutti o quasi.

L’on. Berlusconi infatti a Celentano dovrebbe mandare un vagone
di Cuvée Dom Pérignon Vintage, scegliendo (mefistofelicamente)
l’annata: 1992 . dopo la trasmissione di ieri, giovedì 20
ottobre. Giorno, per inciso, significativo in fatto di libertà
di pensiero: si ricorda infatti Sant’Irene, condannata a morte
per il possesso delle Sacre Scritture, che lei e le due sorelle
avevano e la cui proprietà era stata vietata da un editto. Per
“il molleggiato” invece nessun editto censorio anche le sue non
erano e non sono certo “Sacre” Scritture…

IL DOPPIO REGALO DI
CELENTANO ALL’ON. BERLUSCONI


Celentano comunque ha fatto due grossi favori al Premier:

1) A Berlusconi politico. Lo hanno sempre accusato di
monopolizzare la TV con tre reti di proprietà e tre (RAI) di
controllo politico. La RAI non solo chiama Celentano ma gli dà
carta bianca totale e lui invita Santoro e altri di chiaro DNA
anti-Silvio e non a sorpresa perché si sapeva da prima. E poi,
nel suo spazio, apriti cielo!

2) A Berlusconi imprenditore. Celentano in RAI è come
dire share altissimo, e difatti è arrivato al 47%. Quasi la metà
dei telespettatori italiani su RAI Uno, l’altra metà divisa tra
tutti gli altri!

Il Premier pertanto è in condizione di dire:

1) Da politico: vedete che quello che dite non è vero. La
RAI non è al mio servizio.
2) Da imprenditore: vedete che il conflitto di interessi
non c’é. Con Celentano le mie TV ci hanno rimesso un sacco di
soldi.


Il punto debole del Premier si
é svegliato?


Ma allora? Il settore comunicazione del Premier e di Forza
Italia è incredibilmente il punto debole, anche per un dato
strutturale non avendo ben presente quale deve essere il suo
target.

Che improvvisamente sia scattata una molla e abbiano compreso
che se vogliono far risalire la china all’on. Berlusconi per
rimontare i punti di svantaggio su Prodi devono cambiare
registro?


Se parla il fegato out, se
parla la testa in


Al di là della genesi della vicenda il fatto è comunque che,
paradossalmente, la trasmissione può essere un doppio regalo per
il Premier. Diciamo “può” perché dipende dalle risposte. Se
parla il fegato out, se parla la testa in.

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Ma la satira deve essere a
senso unico?

Su una serie di commenti
abbastanza estremisti va però aggiunto qualcosa, in assoluta
obiettività..

Anche in questa occasione, come spesso in passato, si parla di
satira politica che giustifica tutto, anche cose pesanti in
campagna elettorale, e la DC ne sa qualcosa visto che costituiva
il bersaglio preferito. Mi scaldo proprio andando a quei tempi,
ma per un tema che è attuale ancora oggi.

Perché la satira politica ha bersagli circoscritti e
costantemente, sotto qualsiasi mantello, una barriera
impenetrabile a sinistra?

Satira su quel versante non ne è mai esistita in TV e ben poco
sulla stampa.. Come mai? Addirittura l’on. D’Alema quand’era
Presidente del Consiglio – incarico che peraltro aveva ricoperto
con capacità e dignità – se l’era presa per una vignetta di
Forattini su Panorama al punto di querelarlo! Se ci fosse stato
una specie di Santoro non di sinistra a fare satira politica sul
Presidente-velista cosa sarebbe successo? La deportazione alle
Molucche? E, al di là delle persone, andando per argomenti come
mai una serie di essi sono tabù? Le vele di Napoli, ad
esempio...

Alberto Frizziero


GdS 20 X 2005 -
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Alberto Frizziero
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