In Campania: festa a scuola anche per le festività di altre religioni

di Beffardo

Ogni giorno ne spunta una nuova.

La novità viene dalla Campania, frutto di un malinteso senso ecumenico, nella migliore delle ipotesi, s’intende.

La proposta della Regione Campania - una delibera che definisce la data d'inizio e quella della fine dell'attività scolastica, elencando le festività nazionali e religiose - è quella di chiudere le scuole della regione in coincidenza con il Capodanno cinese o la fine del Ramadan ove vi sia una notevole presenza di alunni e studenti immigrati. Adriana Buffardi, alla formazione, lanciato il sasso, ritira la mano dicendo che comunque sta alle scuole, visto che ora c’è l’autonomia.

Dato che oltre al calendario-base c’è la possibilità di scelte autonome per alcuni giorni di vacanza la Buffardi dice di aver chiesto di dedicare uno di questi giorni a una ricorrenza laico-religiosa di extra-comunitari per cui – secondo lei – “ne verrebbe favorirebbe l'integrazione etnica e religiosa”, Sic!. Ha ragione chi ha replicato che l'integrazione religiosa non si ottiene sostituendo le nostre radici con le tradizioni altrui ma passa attraverso la valorizzazione delle differenze e il reciproco rispetto delle stesse, cosa che non risulta avvenga in tanti Paesi del mondo.

Chi viene da noi deve avere da parte nostra rispetto per le sue tradizioni e il suo sentire, mancherebbe altro! Detto questo però deve essere chiaro che chi viene qui deve adeguarsi al nostro modo di vivere. Se nel suo Paese alle 17 si ferma tutto perché c’è da rivolgersi alla Mecca per le preghiere di rito, non si può pensare che ciò avvenga qui da noi, interrompendo la catena di montaggio piuttosto che altre attività. Ma anche se il Testimone di Geova non vuole la trasfusione che salverebbe il figlio, lui vive qui dove la vita va salvaguardata e la trasfusione si fa.

C’è stato chi ha scritto che l’Occidente è condannato o per i suoi continui cedimenti, alcuni frutto della involuzione capitalistico-consumistica ed epicurea, o per pavidità nei confronti di altre culture, o per malinteso ecumenismo a senso unico.

Da un errore, le Crociate, a quello opposto. Senza accorgersi che a un certo punto, quando la situazione sarà sufficientemente deteriorata, scatterà la difesa dei nostri valori. Forse una “malintesa” difesa dei nostri valori con crescente spirito di Crociata.

E allora non è meglio lasciar perdere buscherate come quella della Beffardi?
Beffardo


GdS 10 VII 04 -
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