auguri DAL CoNS. REGIONALE Bordoni
Caro Direttore,
ti ringrazio per l’ospitalità di questo augurio di Buon Anno.
Preferisco evitare i bilanci. La tragedia che si è consumata in
questo scorcio d’anno in Asia non lascia spazio a considerazioni
sulla quotidianità di casa nostra.
Davvero non mi viene di elencare successi ed insuccessi nella
mia attività che, per quanto significativa, evapora dinnanzi
all’enormità dei lutti che hanno sconvolto popoli interi.
Guardiamo dunque avanti. Il 2005 sarà un anno importante: i
mondiali di sci di Bormio, appuntamento elettorale di primavera
per le regionali, l’avvio dei lavori sulla SS38, il metano in
valle fino a Chiuro.
Tante speranze messe sotto l’albero di Natale, che davvero spero
si potranno realizzare nel modo migliore. Ho avuto modo di
vedere importanti risvegli del nostro territorio che mi fanno
ben sperare.
La voglia di fare sistema per segnalare problemi e opportunità
delle nostre valli è un fattore che può davvero consentire
prospettive nuove anche al lavoro di un consigliere regionale,
fino ad oggi costretto ad occuparsi assai più di sollecitazioni
singole che di promozioni strategiche. Saluto con interesse
questa capacità di proposta che viene da categorie e da
istituzioni e mi impegno fin d’ora a farmi interprete di questi
nuovi scenari, che vedono le varie parti dal territorio avanzare
proposte, progetti, strategie.
Il 2005 potrà davvero essere un anno prezioso per impostare
risposte adeguate per tutti.
Per l’Alta Valtellina che vuole industrializzare il suo turismo,
uscendo da lunghi anni di faticoso arrancare all’inseguimento
dei territori forti del Trentino e della Valle d’Aosta.
Per il Tiranese, giustamente preoccupato di riposizionare la
propria economia e struttura occupazionale su scenari meno
fragili, ricercando filoni produttivi anche non convenzionali e
una saldatura meno effimera con il turismo forte del bormiese.
Per il mandamento di Sondrio, cui va sempre stretta la
connotazione di palo della burocrazia ed è forte la volontà di
ravvivare l’offerta culturale da integrare con le nuove
prospettive del turismo della Valmalenco, le eccellenze
gastronomiche, l’offerta ambientale del versante orobico.
Per Morbegno e le sue valli, un territorio destinato ad un ruolo
sempre più forte di porta dell’intera provincia, di snodo
fondamentale della sua accessibilità, di crogiuolo di nuovi
orizzonti per un manifatturiero di qualità già saldamente
connesso alla Brianza e a Milano, ma proprio per questo
bisognoso di attenzioni per le pressioni ambientali e per
garantire i comuni in quota nei servizi e nelle opportunità.
Per la Valchiavenna, sempre più proiettata verso il lago di
Como, sempre più vicina alla Svizzera e al bacino milanese,
interessata da grandi investimenti potenzialmente in grado di
segnare stabilmente prospettive di sviluppo che tengano insieme
cultura, tradizioni, attenzione per il territorio, capacità di
interconnessione con il mondo.
Ecco, vorrei lavorare intorno a questi progetti per un grande
progetto di sistema, per uscire dal provincialismo e proporre
all’attenzione della Lombardia e del mondo un piccolo pezzo di
mondo dove si vive bene, si lavora seriamente, si crea e si
sviluppa lavoro per le giovani generazioni, si guarda avanti
senza dimenticare storia, cultura, tradizioni.
Questo vorrei fosse il mio 2005. Auguri a tutti.
Gian Maria Bordoni
(x)
(x)
Consigliere regionale per la provincia di Sondrio
GdS 30 XII 04 -
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