Arriva il 2003. PEGGIO DELLA GUERRA: LA CLONAZIONE UMANA

Preocupazioni - Dopo la pecora
l'uomo - Faust e fantascienza - Di chi i primi cloni? - Due
riflessioni - Europa (in questo) saggia - La Risoluzione del
Parlamento Europeo - Intervenga l'ONU e si ribellino le
coscienze!




PREOCCUPAZIONI

Arriva il
2003 all'insegna delle preoccupazioni.

Sino a qualche giorno fa incombeva lo spettro della guerra in
Irak, eticamente incomprensibile e quindi censurabile
indipendentemente da ogni valutazione di tipo politico.

Ne è nata un'altra, ben maggiore della tragedia di un conflitto:
la clonazione umana. Nella
conferenza stampa in una località della Florida, Brigitte
Boisselier, direttrice scientifica della Clonaid, un'azienda
fondata nel 1997 e legata alla setta dei Raeliani (la setta,
fondata nel 1973 dal giornalista francese Claude Vorilhon, detto
Rael, di quelli che credono agli extraterrestri e ritengono che
noi siamo venuti da loro per clonazione) ha annunciato che é
nata il 27 dicembre con parto cesareo la prima creatura clonata
che gode di buona salute. Geneticamente copia della madre, una
donna di trent'anni di cui non é stata rivelata l'identità, come
sconosciuto é il Paese dell'evento, la bambina é stata chiamata
- e ti pareva! - Eva, come quella creata da una costola di
Adamo.


DOPO LA PECORA
L'UOMO
Scalpore aveva fatto la
nascita per clonazione della pecora Dolly cui erano seguite
altre "creazioni" di animali, fra cui un toro a Cremona e un
topo, il cui genoma é straordinariamente simile a quello umano.

Ora Eva. Fra una settimana dovrebbero essere esibite le prove,
visto lo scetticismo del mondo scientifico internazionale anche
se la cosa potrebbe essere vera visto che secondo autorevoli
scienziati il passaggio dalla clonazione di un mammifero come
Dolly o di un topo a quella umana tecnicamente non comporta
difficoltà insuperabili.

Non solo. A questo annuncio é seguito l'altro, di quattro
bambini clonati in viaggio e quindi di prossima nascita mentre
già c'era stato il preannuncio della nascita per clonazione a
gennaio del ginecologo italiano Severino Antinori, onnipotente
presuntuoso che dopo aver sfidato l'intera comunità scientifica
italiana e internazionale per conseguire il primato oggi é
stato "salvato" dalla Clonaid. Sarà questa società americana, e
non lui, a entrare nella storia dei crimini dell'umanità.

FAUST E
FANTASCIENZA
Il leader della setta
Rael, pensando probabilmente al dr. Faust di Goethe, ha
dichiarato che questo é il primo passo verso l'immortalità dato
che la prospettiva è il trasferimento del cervello in cloni
adulti. Non più concepimento, gestazione, parto, infanzia,
adolescenza. Fasi superabili facendo la fotocopia di noi stessi.

La fantascienza, in uno dei suoi filoni, ha sviluppato il
concetto di Cyborg, organismo cibernetico. In poche parole
sostanzialmente un robot con il cervello umano, con gli arti e i
vari organi, esclusa ovviamente la funzione riproduttiva,
sostituiti da meccanismi e strumenti. Neppure la fantascienza,
salvo produzioni secondarie, se l'era sentita di incamminarsi a
fondo sul sentiero oggi teorizzato dall'extraterrestre Rael.
Extraterrestre in quanto fuori dal consorzio umano, vista la sua
totale insensibilità alla sfera etica.


DI CHI I PRIMI
CLONI?


E se si arrivasse a tanto, di chi sarebbero i primi cloni
"adulti"? Della Levi Montalcini, di Dulbecco, di Papa Giovanni
Paolo II o di simili altri benefattori dell'umanità? Per nulla.
Ce la farebbero di sicuro ben altri: Rael certamente, magari Bin
Laden, se ancora vivo, Saddam Hussein e tanti altri bei tomi del
genere che riuscirebbero ad accalappiare qualche scienziato
prezzolatoi e disponibile...

DUE
RIFLESSIONI


Ci sono due riflessioni da fare.

1) Quella etica, sui limiti della scienza, tema vecchio quanto
il mondo e tema sempre attuale perché anche nella scienza esiste
il conflitto fra bene e male e anche fra gli scienziati esiste
chi ritiene di costituire un'eccezione rispetto alla regola che
vuole l'esistenza di limiti in qualsiasi comunità, sia perché la
libertà propria non deve ledere quella altrui, sia perché la
salvaguardia deve essere stesa anche alle generazioni che
verranno.

2) Quella delle regole. Negli USA vige la proibizione non già
della clonazione umana ma solo dei finanziamenti pubblici per la
clonazione umana. E così un'azienda privata, con finanziamenti
di privati (che evidentemente intravedono anche in questo
settore il business!), ha potuto tranquillamente mettersi su
questa strada. Sempre il business, sempre l'economia a farla da
padrone rispetto alla politica, quella che dovrebbe tutelare
tutti i cittadini.


Europa (in questo)
saggia


L'Europa, almeno in questo, con la cultura che si ritrova nei
suoi cromosomi, ha dimostrato saggezza.

Il 7 settembre 2000 il Parlamento Europeo ha infatti approvato
una Risoluzione sulla clonazione umana che, in sintesi, di
seguito pubblichiamo:


LA
RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO


Il Parlamento europeo, vista la proposta del governo del Regno
Unito di autorizzare la ricerca medica che fa uso di embrioni
creati mediante la tecnica di sostituzione dei nuclei cellulari
(la cosiddetta clonazione terapeutica"), e viste; le proprie
risoluzioni precedenti, la Convenzione del Consiglio d'Europa
per la protezione dei diritti umani e della dignità dell'essere
umano con riguardo alle applicazioni biologiche e mediche, la
Raccomandazione 1046 dell'Assemblea parlamentare del Consiglio
d'Europa sull'impiego di embrioni umani nonché altri documenti,


A. considerando che la dignità umana e il conseguente valore di
ciascun essere umano sono gli obiettivi primari degli Stati
membri come sancito da molte moderne costituzioni,

B. considerando che l'indiscutibile esigenza di ricerca medica
derivante dai progressi realizzati nella conoscenza della
genetica umana deve essere controbilanciata da rigorose
limitazioni etiche e sociali,

C. considerando che vi sono metodi alternativi alla clonazione
embrionale per curare malattie gravi come ad esempio le tecniche
che implicano l'estrazione di cellule staminali da individui
adulti o dal cordone ombelicale dei neonati e che vi sono altre
cause patologiche esterne che devono essere oggetto di ricerca,

D. considerando che il Quinto programma quadro e la decisione
del Consiglio 1999/167/CE del 25 gennaio 1999 che adotta un
programma specifico di ricerca, di sviluppo tecnologico e di
dimostrazione intitolato "Qualità della vita e gestione delle
risorse biologiche" (1998-2002) affermano: "Parimenti non sarà
condotta alcuna attività di ricerca intesa nel senso del termine
"clonazione", volta a sostituire il nucleo di una cellula
germinale o embrionale con quello della cellula di un altro
individuo o con una cellula embrionale o una cellula proveniente
da un embrione umano all'ultimo stadio di sviluppo".

E. considerando che è pertanto vietato utilizzare, direttamente
o indirettamente, fondi comunitari per finanziare questo tipo di
ricerca.

F. considerando che la direttiva 98/44/CE del Parlamento europeo
e del Consiglio del 6 luglio 1998 sulla protezione giuridica,
delle invenzioni biotecnologiche afferma che nella Comunità si è
concordi sul fatto che l'intervento genetico germinale sull'uomo
e la clonazione di esseri umani costituiscono una violazione
dell'ordine pubblico e del buon costume;

G. considerando che una nuova strategia semantica cerca di
indebolire il significato morale della clonazione umana,

H. considerando che non vi è alcuna differenza tra clonazione a
fini terapeutici e clonazione a fini di riproduzione e che
qualsiasi allentamento del divieto attuale creerà pressioni per
ulteriori sviluppi nella produzione e nell'utilizzo di embrioni,


I. considerando che il Parlamento definisce la clonazione umana
come la creazione di embrioni mani con lo stesso patrimonio
genetico di un altro essere umano vivente o morto in qualsiasi
stadio del suo sviluppo senza distinzione possibile per quanto
riguarda il metodo seguito,

J. considerando che le proposte del governo del Regno Unito
richiedono il consenso dei membri di entrambi i rami del
Parlamento, che avranno il diritto di votare liberamente secondo
coscienza sulla questione,

1. ritiene che i diritti dell'uomo e il rispetto della dignità
umana e della vita umana debbano costituire l'obiettivo costante
dell'attività politica legislativa;

2. ritiene che la "clonazione terapeutica", che implica la
creazione di embrioni umani esclusivamente per scopi di ricerca,
ponga un profondo dilemma etico, rappresenti un passo senza
ritorno per quanto riguarda le norme della ricerca e sia in
contrasto con l'impostazione in materia di ordine pubblico
adottata dall'Unione europea;

3. invita il governo britannico a rivedere la propria posizione
sulla clonazione di embrioni umani e chiede agli onorevoli
membri del Parlamento del Regno Unito di esprimere il proprio
voto secondo coscienza e di respingere la proposta di
autorizzare la ricerca che fa uso di embrioni creati mediante
trasferimento del nucleo cellulare;

4. reitera il proprio invito a tutti gli Stati membri a
introdurre normative vincolanti che vietino tutte le forme di
ricerca su qualsiasi tipo di clonazione umana sul loro
territorio e prevedano sanzioni penali per ogni violazione;


5. chiede con insistenza che vengano esplicati i massimi sforzi
a livello politico, legislativo, scientifico ed economico a
favore di terapie che impiegano cellule staminali derivate da
soggetti adulti;

6. ribadisce il suo appoggio alla ricerca scientifica
biotecnologica in campo medico, a condizione che essa sia
controbilanciata da rigorose limitazioni etiche e sociali;

7. reitera la sua richiesta di tecniche di inseminazione
artificiale umana che non producano un numero, eccessivo di
embrioni al fine di evitare di generare embrioni superflui.

8. chiede alle autorità nazionali e comunitarie competenti di
provvedere a che sia riaffermata l'esclusione degli elementi
umani dalla brevettabilità e dalla clonazione e di adottare le
necessarie misure regolamentari in tal senso;

9. invita la Commissione a garantire il pieno rispetto, dei
termini del Quinto programma quadro e dei relativi programmi
specifici, e sottolinea che il modo migliore di dare attuazione
alla decisione in questione è garantire che nessun istituto di
ricerca che sia in qualche modo coinvolto nella clonazione di
embrioni umani ottenga finanziamenti a carico del bilancio UE
per nessuno dei suoi lavori;
10. ribadisce con forza l'idea che debba essere imposto un
divieto universale e specifico a livello di Nazioni Unita sulla
clonazione di esseri umani in tutti gli stadi di formazione e di
sviluppo;


11. ritiene che una commissione temporanea costituita da questo
Parlamento per esaminare le questione etiche e giuridiche
sollevate dai nuovi sviluppi della genetica umana debba prendere
come punto di partenza i pareri già espressi nelle risoluzioni;
tale commissione, dovrebbe esaminare questioni sulle quali il
Parlamento non ha ancora espresso una posizione chiara; i suoi
poteri, la sua composizione e la durata del suo mandato saranno
definiti su proposta della Conferenza dei presidenti, senza
alcuna limitazione delle competenze della commissione permanente
responsabile per le questioni attinenti al controllo e
all'applicazione del diritto comunitario in materia;

12. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente
risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli
Stati membri, ai membri del Parlamento del Regno Unito, e al
Segretario generale delle Nazioni Unite.



INTERVENGA L'ONU E SI RIBELLINO LE COSCIENZE!


Urge, in tempi strettissimi, una risoluzione dell'ONU tale da
vincolare tutti i Paesi aderenti, pure in tempi strettissimi, a
porre al bando la clonazione umana.

Urge inoltre che si ribellino le coscienze. La presunzione di
onnipotenza di alcuni scienziati, in ogni settore, é un
gravissimo pericolo per l'umanità.

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GdS 28.XII 02   

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