Anche dal Quirinale l’invito a preferire i prodotti italiani. Ma ci rendiamo conto che...

Il comunicato del 28 luglio - Il Presidente Ciampi - L'esterofilia negli acquisti - Le eccezioni - Nessun ritorno all'autarchia - Cui prodest? - Insistiamo: Legittima difesa, difesa dell?avvenire dei nostri figli


Il comunicato del 28 luglio

Il 20 luglio scorso il Comitato Cittadini Consumatori
Valtellina emetteva un comunicato, pubblicato anche dal nostro
giornale, sull’ l’ultima novità dal fronte della concorrenza
cinese e cioè l’arrivo persino delle loro mele.

Non c’è solo la Cina. C’è anche l’Est europeo in termini di
costo del lavoro. Era stato ricordata la vicenda FIAMM, azienda
del Vicentino che produce batterie, clacson ecc. In Italia costo
del lavoro: 24 €uro/ora, nella Repubblica Ceca: 7 €uro/ora.
L’azienda, per via di questo differenziale aveva quindi previsto
la delocalizzazione. Al termine di lunghe discussioni la FIAMM
ha rinunciato ad andare all’estero, salvo che per le batterie,
in cambio di una serie di concessioni. 310 lavoratori restano,
gli altri 130 in CIG, maggiore flessibilità e persino rinuncia
della quattordicesima. Un caso, impossibile da generalizzare.

Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina aveva sostenuto in
tale occasione essere indispensabile, nella gravità della
situazione attuale e in una prospettiva ancor più negativa senza
una forte reazione collettiva, procedere nei modi opportuni ad
una campagna generalizzata di sensibilizzazione in difesa del
made in Italy, di qualsiasi settore.


Il Presidente Ciampi


Il Presiudente della Repubblica ha autorevolmente invitato i
connazionali a preferire i prodotti italiani.


L'esterofilia negli acquisti


Il CCCVa. Sempre nella presa di posizione di luglio, aveva
definito disdicevole la diffusione di auto straniere nelle
pubbliche amministrazioni, la preferenza data dai consumatori a
prodotti agricoli provenienti da migliaia di Km e non si sa bene
se e come trattati e, via via, così per diverse tipologie di
prodotti. Aveva ricordato che educazione del consumatore vuol
dire anche abituare a leggere le etichette, compresi i testi in
caratteri micro (qualcuno che snobba le nostre acque di
montagna, Levissima, Bernina e Frisia, decifrando l’etichetta
dell’acqua preferita ha scoperto che sta comprando quella di
pozzo, in provincia di Venezia…). Vuol dire leggere per prodotti
ortofrutticoli, carni ecc. la provenienza – e se non c’è
scritta, come dovrebbe, informarsi e poi decidere. Vuol dire,
proseguendo con gli esempi, che l’olio extravergine mediterraneo
potrà costare qualcosa meno di quello nazionale - non vogliamo
mettere in dubbio niente -, ma certamente su quello nazionale
possiamo avere idonee garanzie.

Qualcuno si é scandalizzato tempo fa seguendo la partita dell'Inter
in quanto in campo con la maglia milanesissima nerazzurra c'era,
forse, un italiano. La mania dello straniero é stata sempre
forte. Se escludiamo Venezia, che però era un altro pianeta, i
vari Staterelli italiani, Pontificio compreso, hanno sempre
sentito il fascino dello straniero (che po fregava tutti).
Andiamo in un ipermercato e vediamo che quel fascino permane
tuttora, sia pure in forma diversa. S'é detto celle auto
straniere in dotazione di Ministeri, Guardia di Finanza, Enti
pubblici vari, intanto che le sorti della FIAT si risollevano -
posto che ci si riesca e che qualcuno vada a casa - a lui va
l'umana e cristiana pietas che é dovuta a chi sbaglia ma poi
l'esser nipote di cotanto nonno come il senatore a vita Gianni
Agnelli non ha da essere titolo sufficiente per avere
responsabilità nel gruppo dopo aver mancato di responsabilità
verso se stesso e la sua famiglia - tutto sommato, sia pure
indirettamente, a spese nostre.

Ma guardiamoci intorno. Da anni imperversano, con la spinta di
una pubblicità che le fa credere nostrane, delle patatine - con
le solite scritte minuscole di ardua lettura per chi non abbia
occhi di falco - patatine che vengono da Germania o Francia,
come se noi non avessimo in Italia patate, olio, sale,
manodopera. E sì che a Castiglione delle Stiviere, che non é
oltre confine ma in provincia di Mantova, di prodotti
alimentari, fra cui ottime patatine di varie marche, se ne fanno
parecchi.

Vogliamo scegliere ricordarci degli interessi nazionali, delle
nostre fabbriche, dei nostri lavoratori, dei nostri contadini?


Le eccezioni


Certo, ci sono prodotti e prodotti. Basti pensare ai voli e al
loro costo, o magari ai pacchetti turistici e al loro costo.
Quando il gap diventa molto forte non si può obiettivamente
esortare al karakiri economico. Nessuno seguirebbe. Si tratta di
eccezioni. C'é ampio margine nel resto. Con tutto il rispetto
per la Florida lasciamo che i rapanelli che ci arrivano da là,
restino sui banchi e mangiamo i nostri, ai limiti anche se
costano qualcosa di più. E così via.


Nessun ritorno all'autarchia


E’ pur vero che non è pensabile di riesumare la via autarchica
dato che il mercato globale è quello che è e anche noi
esportiamo prodotti in altri Paesi e la concorrenza è, entro
certi limiti, alla base del WTO. Non sono uguali però i vincoli
di base, gli oneri ambientali, quelli per il lavoro ecc. ecc.


Cui prodest?


Il CCCVa ricordava nella nota di luglio che la Cina, con una
popolazione più di 20 volte la nostra ha molto meno pensionati
di noi, e pagati pochissimo, con una incidenza irrisoria sul
costo del lavoro, al contrario dell’Italia. Non basta. In Italia
Tremonti da anni va ammonendo sul pericolo giallo per la nostra
economia sollecitando provvedimenti adeguati ma la gran parte
dello schieramento politico non ne ha voluto sapere. Chissà
perché. Ci siamo sentiti dire che i dazi non andavano bene ma
poi abbiamo scoperto, in pochi, che nella schizzinosa Europa si
è ben fatta eccezione per un’ottantina di prodotti su cui sono
stati apporti dazi per tutelare questo o quel Paese secondo le
diverse produzioni messe sotto protezione. In Italia nulla. Cui
prodest questo nulla?


Insistiamo: Legittima difesa,
difesa dell’avvenire dei nostri figli


Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina torna ad invitare,
e questa volta con l'autorevole compagnia del Presidente Ciampi, 
tutti a quella che risulta essere “LEGITTIMA DIFESA”, difesa
soprattutto dell’avvenire dei nostri figli, con una
collaborazione di tutti perché la posta in gioco è altissima.

Cerchiamo il più possibile e usiamo il più possibile prodotti
italiani|

CCCVa - Comitato Cittadini Consumatori Valtellina

Alberto Frizziero


GdS 10 X 2005 -
www.gazzettadisondrio.it

Alberto Frizziero
Editoriali