Altro traliccio in Valchiavenna vittima degli elettrobombaroli che vogliono far credere di essere locali

di GdS

Terzo attentato
ai tralicci ENEL in Valchiavenna.

Il Sindaco di Samolaco, secondo Comune della Valchiavenna, Elena
Ciapusci, già parlamentare della Lega, ha raccontato di aver
sentito il botto martedì 31 maggio, su a Paiedo poco sopra il
fondovalle, di aver capito di cosa si trattava e di essere salita
subito lassù con un vigile. "Cinque o sei, sette minuti al massimo
ed ero là senza avere incontrato nessuno". In effetti, come verrà
appurato, gli elettrobombaroli avevano lavorato di notte affidando
a due timer il compito di dare il via all'operazione dopo qualche
ora (e neanche tante). "Sono dei professionisti, non credo proprio
locali", ha detto ancora il Sindaco. Per la verità potrebbe
esserci un basista locale che ha fatto da guida agli
elettrobombaroli dal messaggio facile, assai forbito nel voler far
credere esser farina del sacco di contadinotti senza istruzione,
come se gli altri - tutti noi - fossero dei cretini cui si può far
bere quello che si vuole. Perché ce l'hanno con tralicci dell'ENEL
ed in particolare con quelli della linea che viene dalla Svizzera?
Come distrazione, come diversione, come alternativa non c'é male.
La regia occulta, non vicina, può magari anche avvalersi di
qualche "picciotto", stavolta però non siculo ma del nord, ma
persegue suoi obiettivi, anzi obiettivo suo. Hanno lasciato tracce
stavolta. Vedremo. Intanto, comunque, prendendoli, al di là della
condanna - con il contributo delle parti civili, dato che Comuni,
Comunità Montana, BIM, Provincia é il minimo che possano fare -
facciamo pagare loro i danni, che non sono una bazzecola. I titoli
dei giornali insistono sulla natura “locale” di questi idioti
esercizi dinamitardi. Noi continuiamo ad essere scettici. Ci
arrenderemo solo di fronte all’evidenza (ma in tal caso
sorgerebbero altri interrogativi).
GdS


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