Il 2004 all’insegna dell’ottimismo

Economist.com
ha condotto un’indagine globale su di un campione di popolazione
(Europa, Asia, Oceania, Africa…) di 1702 individui proponendo
una semplice domanda:
Cosa crede che sarà il 2004, peggiore o migliore del 2003?

Vuoi per l’innato ottimismo che anima le persone nell’affrontare
un nuovo anno, così ricco di incognite, vuoi per la speranza che
si riescano a superare le immani tragedie (guerre, carestie,
malattie, povertà, penuria di acqua…) che flagellano l’umanità
da sempre, il 44% ritiene che il 2004 non sarà peggiore del
2003.

La gente, nell’insieme, è più consapevole dei rischi cui si è
sottoposti e non si aspetta “miracoli” da nessuno.

Non si aspetta miracoli dai politici che nel 2004, in molti
Paesi del mondo saranno impegnati a difendere la loro “poltrona”
(Stati Uniti, India, Unione Europea che dovrà accogliere altri
dieci Paesi ex comunisti…) in nome del progetto democratico che
si realizzerà anche in Iraq (si spera) e sarà un messaggio
fortissimo e limpido per i musulmani sparsi per il mondo.

Tantomeno se li aspetterà dal mondo imprenditoriale che
continuerà il giro di vite sui costi, stimolato dalla
concorrenza della Cina e dell’India.

Invece fanno sognare le nuove tecnologie come la polvere di
silicio, le biotecnologie industriali e l’insieme di innovazioni
tecnologiche che prospettano nuovi orizzonti di comunicazione
commerciale e culturale.
Che cosa, invece, si teme di più?

Gli attacchi terroristici (crisi mediorientali, Corea del Nord,
alcuni Paesi africani…), la recrudescenza della SARS (la
terribile polmonite atipica di cui ancora non si è trovato il
vaccino risolutore) gli choc monetari, il gioco indegno dei vari
protezionismi politici che, purtroppo, divide ancora il mondo
per effimeri interessi e il senso di incertezza e di angoscia
dovuto al non potersi sapere “al sicuro” da nessuna parte.

Secondo un grande pensatore Arthur Schopenauer, la vita e i
sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è
vivere, sfogliarli a caso è sognare.
Allora, proviamo a sfogliarne alcune pagine.

Gli astrologi dicono che:

nel Mondo, a causa dell’inopportuno intervento dell’Occidente,
la morsa della guerra continuerà a mietere vittime in Medio
Oriente.

L’Oceania sarà coinvolta in un serio problema climatico.

Bush sarà rieletto Presidente degli Stati Uniti.

Al Qaeda continuerà a rivendicare le sue ragioni.

L’ONU invierà aiuti militari agli statunitensi in Iraq (e
figuriamoci, finché i buoi devono essere attaccati al carro del
padrone…)

Gli Stati Uniti cattureranno un pezzo grosso del terrorismo
internazionale (illusione, dolce chimera sei tu. Ma questo è
solo un verso di una antichissima canzonetta)

Le Borse mondiali daranno buoni segnali di ripresa (sempre che
si cercherà di sanare le piaghe globali quali la miseria, la
fame, il sottosviluppo, l’analfabetismo…)

La Borsa americana continuerà la strada intrapresa negli ultimi
mesi e trainerà i mercati mondiali verso una forte risalita
(mettendo il piede sul collo dei vinti).

A quest’ultima contribuirà anche l’ascesa continua dell’economia
asiatica e in particolar modo cinese (contateci pure: i cinesi
sono tanti, te li trovi in ogni dove come le formiche d’estate).

Si accentueranno i contrasti politici tra Occidente e Corea del
Nord e Iran (tanto, per piangere, nel grave frangente del
devastante terremoto di Bam, le autorità iraniane hanno
comunicato che non accetteranno nessun aiuto da Israele, La
Stampa, 27 dicembre 2003).

Vi saranno inondazioni in Asia (con i disastri ambientali che si
sono provocati, cosa speriamo di più?) e tensioni tra Corea del
Nord, Iran e l’Occidente (teniamo ben in mente che i musulmani,
non tutti, hanno il chiodo fisso che devono portare la religione
di Allah a tutti, anche con la Jhad).

Pure nel 2004 il pretesto religioso provocherà un clima teso e
poco rassicurante sul piano internazionale (fondamentalisti
cristiani, integralisti islamici…).

I politici che governano il mondo devono fare fronte comune al
terrorismo internazionale ispirandosi agli ideali di libertà,
giustizia e di pace e nello stesso tempo dovranno evitare
qualsiasi tipo di ingerenza nei Paesi sovrani.

In Italia:

ci sarà un inverno molto rigido che si protrarrà fino a
primavera inoltrata.

Il Papa continuerà il suo Pontificato, fino all’ultimo respiro.

Una nuova tecnologia cambierà il modo di comunicare( un più
grande orecchio, come quello del Grande Fratello che già
sorveglia tutti).

Il Sud avrà ancora grandi problemi d’acqua e di fuoco (ma non
occorre essere maghi per capirlo).

Un esperto uomo di comunicazione ci lascerà (e qui sono permessi
tutti i desideri).

L’economia italiana farà un passo in avanti superiore alle
attese (svenite pure, però procuratevi appositi sostegni per non
essere poi portati nei nostri orribili ospedali dove si sa che
si entra e poi…).

Il Governo varerà le modifiche per lo “Stato federale” (quale,
per esempio???)

Un grande imprenditore risolleverà l’industria automobilista
italiana (forse il grazioso Schumacher che succhia tanti milioni
di euro all’Italia per le sue corse pazze che consumano più che
benzina aria pulita ai poveri mortali?).

La Borsa di Milano darà segnali forti di ripresa (tipo Parmalat…)

Nello sport l’Italia conseguirà rilevanti successi
internazionali (e state sicuri, senza essere indovini che gli/le
italiani/e, come al solito, per la loro incredibile vitalità e
creatività, faranno faville dappertutto).

Dicono i maghi e le maghe che nel nostro Paese abbondano peggio
della rucola, che la fiducia risulta essere la risultante del
nostro percorso, che è necessario avere speranza in ogni nostro
piccolo passo, perché essa ci trasfonde spiritualità e
conoscenza.

Secondo l’opinione dei più grandi sensitivi del mondo, esiste la
legge del Karma “Tutto quello che viene seminato deve essere un
giorno raccolto” (stiamo freschi, allora).

Saka diceva: “la legge è Amore, l’Amore è legge”, ossia, anche
se non seguiamo le energie che ci circondano esse rimangono
comunque intorno a noi a tutela del diritto di essere cittadini
dell’universo.
Una cosa è sicura.

Tutti gli anni ci ritroviamo a pensare come sarà il nuovo anno e
tutti noi siamo portati a pensare in positivo, facendo propositi
di migliorare. Questo modo di pensare è nella natura di tutti
noi, la speranza di un futuro migliore per noi e per i nostri
figli ci viene da sempre tramandato e anche noi lo tramanderemo
ai nostri figli e così sarà per sempre, tenendo davanti due
obiettivi: il primo è quello di promuovere i valori umani
esistenti in ognuno di noi come la carità, la capacità di
condividere, la solidarietà verso chi ha bisogno, tutto ciò non
ha nulla a che fare con il credo religioso ma appartiene alla
natura umana.

Il secondo, è sottolineare come le religioni del mondo abbiano
lo stesso potenziale nel servire l’umanità, nessun Dio potrebbe
mai giustificare il Male: cristiani, musulmani, buddhisti,
induisti, ebrei, pregano un Dio misericordioso.

Ogni religione diffonde un messaggio d’amore: è solo il modo di
farlo ad essere differente.

Il 2004 sarà più positivo del 2003.

Almeno, lo si spera.

Maria De
Falco Marotta

GdS 28 XII 03 -
www.gazzettadisondrio.it

Maria De Falco Marotta
Editoriali