Nel Governo il Nord marginalizzato

Le auto blu intorno all'abitazione di Draghi qualche giorno fa non pensiamo fossero un incontro di amici per fare una partita al burraco ma ben altro. Su questi 'ben altro' ci ripromettiamo di tornare una volta acquisito qualche ulteriore brano di conoscenza indispensabile per consegnare alla lettura di chi segue il nostro giornale una previsione con elevata aliquota di attendibilità.

Approfittiamo di questa pausa per dare spazio ad un lettore che si è premurato di mandarci una piccola analisi della compagine governativa territorialmente approfondita, analisi che si presta ad un affiancamento alla definizione data al 'Governo della giravolta', alias Conte 2, primo caso assoluto in Europa. Lo avevano infatti molti analisti definito, non appena costituito, il 'Governo più a sinistra dal dopoguerra' e anche gli scettici hanno poi dovuto convenire. Clamorosa evidenza poi visti i provvedimenti post virus.

L'affiancamento. Al condizionamento politico, ce ne ha fatto dimostrazione un lettore inviandoci la tabella giallorossa come il Governo che pubblichiamo, va affiancato quello territoriale.
Fra i Ministri in tabella ne troviamo uno solo del nord. Ce ne sono poi solo 7 extra tabella ma di questi 7 solo tre a capo di un Dicastero e ben quattro i Ministri senza portafoglio. Nord da Palazzo Chigi dunque marginalizzato.

Andiamo avanti, intanto per buttare preventivamente nel cestino eventuali critiche, magari anche – follia – di razzismo e simili. La caratterizzazione territoriale ha un senso soprattutto poi in relazione alla complessiva e oggettiva inesperienza del governo. Lo vediamo del resto, almeno fino ad ora, nei provvedimenti adottati e nella linea seguita. Il motore dell'economia italiana, mondo produttivo, servizi avanzati e comparto turistico, non ha avuto l'attenzione che le esigenze di futuro richiedono. Confindustria con (!) in parte Sindacati, artigianato, mondo delle partite IVA continuano a pronunciarsi guardando con serie preoccupazioni il settembre. C'è di peggio, basti pensare all'entità degli interessi che dovranno essere messi in carico ai bilanci del 2021 e successivi. Ci sarà però una correzione di rotta in preparazione a Bruxelles e forse - il colmo! - ci sarà da fare affidamento a quella.
GdS

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