FISCO, DUE PROPOSTE PER LA FAMIGLIA, PER TENER CONTO DI QUELLE NUMEROSE

In questi giorni, tra i ripetuti allarmi per una crisi economica che appare imminente e la necessità di definire la nuova legge finanziaria, molti esponenti politici ed istituzionali del nostro Paese sono tornati a parlare delle numerose difficoltà in cui versano le famiglie italiane. Una preoccupazione indubbiamente fondata, dato che la stessa Corte Costituzionale, da oltre 30 anni, sostiene - con diverse sentenze - che il fisco, così com'è strutturato, discrimina le famiglie con figli. Belle parole dunque quelle del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ma ora urge che a queste seguano dei fatti concreti. Il Moige è quindi intervenuto nel dibattito avanzando due proposte concrete affinché si crei nel nostro Paese un sistema fiscale in grado - come vorrebbe la Costituzione - di sostenere e promuovere la famiglia. La prima proposta è quella di creare un sistema fiscale che vada oltre i bonus 'una tantum' e il tradizionale sistema di detrazioni e deduzioni. La soluzione nuova e auspicabile potrebbe essere nell'adottare il modello tedesco del Basic Incombe Familiare, un meccanismo in grado di tenere realmente conto del peso economico dei figli nel bilancio familiare. A questa misura, però, se ne dovrebbe aggiungere un'altra, per far fronte al caro vita. In tal senso sarebbe utile rivedere le tariffe dei consumi primari (acqua, luce, gas) tenendo conto che il maggior consumo di un nucleo familiare numeroso non significa spreco - e dunque un giustificato aumento di prezzo - ma è una cosa normale, anche in presenza di un utilizzo accorto e moderato, correlata al maggior numero di persone del nucleo familiare. Le tariffe, dunque - secondo la proposta avanzata dal Moige - dovrebbero tener conto di questo così da evitare certe bollette particolarmente pesanti che affliggono le famiglie più numerose.

Moige

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