ALITALIA STORY (1). AIR ONE O COMPRANO I RUSSI DI AEROFLOT?

Nostradamus l'aveva previsto? Cerchiamo di non fare scappare anche questi due!

Salvataggio di Alitalia: Air France se l’era data a gambe. Un bis, ahimé: il fondo Texas Pacific Group (Tpg) con Matlin Patterson e Mediobanca ha seguito Air France mettendo per iscritto le ragioni: "Il consorzio formato da Texas Pacific Group (Tpg), Matlin Patterson e Mediobanca, esaminata la procedura che regola la Fase delle offerte vincolanti della vendita di Alitalia, ritiene di non essere nelle condizioni di ottemperare puntualmente a quanto da essa prescritto” e quindi, dice ancora, “impossibilità di procedere oltre". Meglio vedere di entrare nella spagnola Iberia. Dei due rimasti piacerebbe la soluzione italiana con Air One Intesa Sanpaolo, ma ci sono i soldi?

AIR ONE (solo notizie ufficiali)

Air One trae origine dall'Aliadriatica, una società costituita nel 1983 a Pescara Nel 1988 la maggioranza della compagnia fu rilevata dal Gruppo Toto S.p.A., che oggi detiene interamente il capitale sociale..

Nel giugno 1994 Aliadriatica acquistò un Boeing 737-200 iniziando ad operare servizi di linea e charter su rotte a medio raggio. Era il primo passo verso i radicali cambiamenti che sarebbero giunti nel 1995. Il 27 aprile 1995 Aliadriatica inaugurò i collegamenti di linea tra Milano-Linate e Brindisi, Reggio Calabria e Lamezia Terme.

Oggi Air One è la prima compagnia aerea privata nazionale.

Nel 2006 Air One ha superato il 33% della quota di mercato nazionale e con i suoi circa 2.800 dipendenti (compresi i lavoratori delle società controllate) effettua oltre 1.900 voli settimanali per 23 destinazioni nazionali e 9 internazionali (Londra, Berlino, Parigi, Atene, Barcellona, Copenaghen, Vienna, Zurigo e Tolone)..

Nel 2006 Air One ha trasportato circa 6.3 milioni di passeggeri, (erano 4 milioni nel 2002). I due aeroporti cuore del network della Compagnia sono Roma e Milano, cui si aggiungono Napoli e Torino, anch’esse snodo di collegamenti nazionali ed internazionali.

Nel 2006 il fatturato dell’azienda è stato di quasi 611,5 milioni di euro, in crescita del 24% rispetto all’anno precedente (nel 2005 era stato di 492 milioni).

Il network comprende Alghero, Albenga, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Crotone, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Linate, Napoli, Pescara, Palermo, Pantelleria, Pisa, Reggio Calabria, Roma, Torino,Trapani, Trieste, Venezia e le destinazioni internazionali quali Atene, Barcellona, Berlino, Copenhagen, Creta Heraklion, Ibiza, Londra, Malaga, Palma di Maiorca, Parigi, Rodi, Tolone, Vienna e Zurigo.

La nuova flotta

Il piano industriale 2007-2011 prevede un ulteriore consolidamento sul mercato nazionale oltre che un forte sviluppo delle rotte internazionali europee e, a partire dal 2008, di quelle a lungo raggio. Per garantire questa crescita ed assicurare ai propri clienti un sempre maggiore comfort e qualità del servizio, Air One è impegnata a rinnovare la propria flotta.

Novanta nuovi Airbus A320 sono stati ordinati e saranno consegnati entro il 2012 (sette di questi sono già parte della flotta e diventeranno dodici per la fine dell’anno). Dieci nuovi CRJ900 sono stati acquistati e, di questi, gli ultimi due saranno consegnati entro maggio 2007.

Alla fine dell’anno 2007 la flotta sarà costituita da 56 aeromobili: 27 Boeing 737, 12 Airbus A320, 10 CRJ900, 2 ATR 42, 2 Avro 70 e 3 aerei cargo. Con i nuovi aerei saranno garantiti minori consumi, processi più efficienti di manutenzione, una forte riduzione dell’inquinamento dell’aria e quindi un maggior rispetto ambientale.

AEROFLOT

C’è ancora Aeroflot.con Unicredit- Pare senza problemi di soldi, SpA ma controllata per il 51% dallo Stato. Voli di linea per 89 destinazioni in 47 Paesi anche con il Tupolev 144, il supersonico rimasto solo dopo la radiazione del Concorde.. Quasi 8 i milioni di viaggiatori e tante merci.

Nostradamus aveva ragione? La sua profezia era che i cavalli cosacchi si abbevereranno alle fontane di Roma. Tutti pensavano agli eserciti, e invece forse era una profezia figurata: acqua stava per benzina e fontane per distributori (Michel de Notre-Dame, detto Nostradamus, era nato il 14 dicembre 1503 per morire poi il 2 luglio 1566. Se avesse parlato di benzina e di distributori l’avrebbero preso per matto…)

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