Lunedì prossimo, 3.2, apre lo sportello unico doganale di Tirano

Semplificazione la parola d'ordine. Stato che funziona. Resistenti a go go

Arriva quella che viene chiamata 'interoperabilità degli Enti' coinvolti nei controlli delle operazioni di importazione ed esportazione (in particolare Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Ministero della Salute).

In buona sostanza si tratta di una significativa semplificazione con, viene chiarito, “riduzione dei tempi di svincolo delle merci e vantaggi per le imprese in termini di costi e competitività”.
Basta pensare la situzione pre-sportello: per effettuare un’operazione di import/export, gli operatori debbono presentare, oltre alla dichiarazione doganale, fino a 68 istanze ad altre 18 amministrazioni, trasmettendo ad ognuna informazioni e dati spesso identici o simili nella sostanza per ottenere le autorizzazioni, i permessi, le licenze ed i nulla osta necessari, nella grande maggioranza dei casi rilasciati su carta.
In assenza di un efficace coordinamento tra le amministrazione coinvolte nel processo di sdoganamento, costi e tempi della frammentazione ricadono sulle imprese..
Una storia lunga 7 anni

La nascita dello sportello unico doganale
Per queste ragioni, già nel 2003, prima che nell'ordinamento dell'Unione fosse introdotto un principio analogo, l'Agenzia delle Dogane propose la norma istitutiva dello Sportello Unico Doganale, inserita poi nella legge finanziaria per il 2004. La finanziaria 2004 stabilisce che la dogana funga da punto di coordinamento e di controllo del complesso delle informazioni necessarie allo sdoganamento e demanda le modalità attuative dello sportello unico doganale al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 242 del 4 Novembre 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 10 del 14 Gennaio 2011.

Dialogo telematico tra le amministrazioni
Interconnessione. Lo Sportello Unico Doganale è stato attivato a luglio 2011 con le modalità transitorie previste dal decreto attuativo dello Sportello Unico Doganale (DPCM 242/2010 - pdf), in attesa del completamento del "dialogo telematico" tra tutte le amministrazioni coinvolte nel processo di sdoganamento che dovrà concludersi entro luglio 2014. Il DPCM di fatto obbliga le 18 amministrazioni ad integrare i processi di competenza, di cui rimangono titolari, per offrire alle imprese una "interfaccia" unitaria (single window/one stop shop), che, a regime consentirà:
- la richiesta, il controllo e lo "scarico" delle certificazioni/nulla osta/autorizzazioni per via telematica (art. 3);
- la "digitalizzazione" dell'intero processo di sdoganamento, compresi i segmenti di controllo di cui sono titolari amministrazioni diverse dall'Agenzia delle Dogane (art. 4).
Gli effetti della "digitalizzazione": riduzione dei tempi e dei costi di sdoganamento, miglioramento della qualità dei controlli e la conseguente riduzione dei costi per le amministrazioni. 

Da noi si parte da lunedì prossimo
Nell'elenco delle località dove lo sportello unico è stato attivato o è in attivazione troviamo, quasi sul piede di partenza (il via lunedì 3 febbraio):
UD Tirano 272100
SOT Passo Del Foscagno 272101
SOT Sondrio 272102
SOT Villa di Chiavenna 272103
(SOT = Sezione operativa territoriale. UD = Ufficio doganale)

Lo Stato si modernizza
Non è vero che lo Stato dorma. In qualche settore magari va ancora col triciclo ma ce n'è dove lo Stato è andato, alla Alonso, in Ferrari. All'inizio degli anni '80 l'ispettorato alla motorizzazione di Sondrio dialogava con Roma via satellite in tempo reale. Addirittura dopo l'incendio appiccato dalle Brigate Rosse che aveva distrutto il Centro nella capitale ci volle solo una settimana per riattivare il servizio. Del resto anche oggi c'è chi va ancora col fax, chi usa la posta elettronica in formato immagine anche quando il destinatario avrebbe necessità di lavorare sul testo pervenuto, chi – e sono tanti – su carta intestata, documenti, elenchi e via dicendo inserisce l'ira di Dio di dati ma dopo il telefono fisso, quello mobile si guarda bene di dare l'indirizzo di Posta elettronica obbligando gli interlocutori a telefonare per farsela dire! E qui non solo nel pubblico. Anzi c'è da dire che la velocità di informatizzazione è stata negli Enti locali più veloce di quanto si poteva prevedere.

Quelli che resistono
C'è poi chi resiste e ne facciamo un esempio clamoroso. Da almeno una ventina d'anni si parla di Carta di identità elettronica (era avanti il Comune di Verceia, l'unico ad avere sperimentato nelle elezioni il voto elettronico). Abbiamo invece tutti in tasca quella cartacea dei tempi del ben noto Carlo Codega felicemente e solidamente assiso sulla sua sedia dell'UCAS (Ufficio Complicazione Affari Semplici). Abbiamo in tasca la patente cartacea. Abbiamo in tasca la carta dei servizi, cartacea. Troppo complicato avere un solo documento con funzione di carta di identità, tessera sanitaria, patente di guida? Sì, complicatissimo. Non certo tecnicamente bensì per una ragione semplicissima. La carta di identità è sotto l'ombrello del funzionario x del Ministero dell'Interno, la partenti di y del Ministero dei Trasporti e infine per la sanità c'è il signor z del Ministero della Salute. Alt, non è finita perchè a complicare le cose arriva il dr k del Ministero della Pubblica amministrazione e semplificazione...

 

CCCVa
Economia