Autonomia vuol dire crescita per il Sud
ITALIA DIREZIONE NORD - L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA COME VOLANO PER LO SVILUPPO DELL'INTERO PAESE
Autonomia, Calderoli: “La richiedono da est a ovest, da nord a sud”. Fontana: “Con l'autonomia si va più veloci”. Cirio: “I cittadini vedono nell'autonomia differenziata una responsabilizzazione di chi governa”
Milano, 27 novembre - L'autonomia differenziata come volano per lo sviluppo dell'intero Paese. Questo il tema al centro del panel “In autonomia cresciamo insieme” con Roberto Calderoli, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie; Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia; Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte, intervenuti all'interno della XXI edizione di Italia Direzione Nord, intitolata “Riflessioni sulla Leadership” in corso al Palazzo delle Stelline a Milano. Il primo a difendere l'autonomia è il ministro Calderoli: “Il ritardo dello Stato è colpevole dopo i due referendum della Lombardia e del Veneto. Sulle quindici regioni a statuto ordinario dell'Italia, dodici, dopo la delibera della Regione Basilicata, hanno chiesto forme diverse di autonomia, questa volontà mi sembra presente da est a ovest, da sud a nord. La Campania stessa chiede alcune materie”.
Per Calderoli l'autonomia potrebbe aiutare la crescita delle regioni del Sud: “Negli anni '50 il mezzogiorno aveva come reddito medio pro capite il 50% di quello del Nord, poi con la cassa del Mezzogiorno si è arrivati a superare il 60% per tornare poi al 56,4% ed è così da 35 anni: vogliamo farlo crescere il sud o no?” e aggiunge “Guardando il residuo fiscale, ovvero la differenza fra quelle che sono le uscite sul territorio per la macchina pubblica e le entrate fiscali, ci sono 12 regioni che hanno residuo fiscale negativo, cioè producono di più di quello che spendono, e altre 8 che vivono di quel residuo fiscale negativo delle altre. L'aiuto c'è ed è giusto farlo ma deve essere un investimento rispetto allo sviluppo”. Il ministro risponde anche a chi gli riporta le parole di Roberto Castelli, che ha parlato di una Lega che ha ormai una deriva meridionalista: “Credo che la Lega voglia dare non solo alla questione settentrionale ma anche a quella meridionale e stia unendo due esigenze che il paese ha. Prima starà meglio il mezzogiorno e prima starà meglio il nord. Non sono due interessi divergenti”.
A chi, come ad esempio il Partito democratico, parla di possibili disequilibri tra Nord e Sud se venisse applicata l'autonomia differenziata, replica il governatore Fontana: “Dovrebbero chiarirsi un po' fra di loro. L'altro giorno il sindaco di Milano Beppe Sala ha detto di essere favorevole all’autonomia purché venga estesa anche alle città metropolitane, e io dico che una maggiore autonomia dovrebbe essere rivolta a tutti gli enti locali, di qualunque livello. La nostra è più avanti perché è già prevista in Costituzione. Il Pd fa polemiche e invece di essere costruttivo è solo distruttivo e dice di no solo alle proposte che vengono dall’altra parte”. E qui lancia una frecciata al presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini: “Lui è sempre stato a favore dell’autonomia ma negli ultimi tempi, malgrado il suo convincimento, si è dovuto adeguare alle indicazioni del suo partito. Non c’è governatore che possa essere contrario all'autonomia perché permette di dare risposte migliori ai cittadini”. Anche perché, ribadisce Fontana: “Autonomia vuol dire più efficienza e velocità, scelte più legate alle necessità del territorio. Se sei bravo lo dimostri, se sei incapace lo dimostri”.
Secondo Cirio, grazie all'intervento di Calderoli “ora abbiamo atti concreti e ben individuati, dei documenti e degli aspetti tecnici su cui ragionare“. Per il governatore piemontese inoltre “I cittadini ci tengono al buon governo e vedono nell’autonomia differenziata un gesto di profonda responsabilizzazione degli amministratori e di chiarezza delle competenze di chi governa”. Una parola anche sulla pista da bob per le Olimpiadi del 2026 "Noi abbiamo predisposto un dossier sull'impianto di Cesana. Lo abbiamo consegnato al governo e a Simico che valuterà gli aspetti tecnici. Queste verifiche a noi danno esiti positivi. Se gli aspetti tecnici vengono ritenuti condivisibili, vedremo se tutti i soggetti, Lombardia, Veneto, Comune di Milano e Cio, apriranno una porta che pensiamo di meritare".
Alessia Testori