Costi dell'acqua. Finalmente accordo

Stipulato oggi fra Secam e Associazioni dei consumatori

ACQUA: ACCORDO TRA SECAM E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI.    Insieme promuoveranno la conciliazione per risolvere i problemi degli utenti La firma del protocollo d’intesa tra Secam, Federconsumatori, Adiconsum e Adoc per attività di promozione della conciliazione rappresenta un ‘momento decisivo’, come ha sottolineato l’amministratore delegato Gildo De Gianni, ‘il punto di partenza per risolvere i problemi degli utenti del servizio idrico integrato in una fase di cambiamento particolarmente complessa’. Secam, società pubblica, di esclusiva proprietà di Provincia, Comunità Montane e Comuni, dunque dei cittadini, pur non avendo competenze in materia tariffaria, ma nella sua veste di gestore unico del servizio idrico integrato, ha deciso di adottare procedure volontarie di conciliazione allo scopo di risolvere le problematiche evidenziate dagli utenti evitando a questi ultimi il ricorso a vie legali che determinano l’allungamento dei tempi e notevoli esborsi economici. Per Secam, oltre all'amministratore delegato De Gianni erano presenti il presidente Alfio Sciaresa, il direttore Andrea Mariani e la responsabile del Servizio idrico integrato Brigitte Pellei. Semplice, veloce e gratuita: queste sono le caratteristiche che rendono la procedura di conciliazione lo strumento più efficace a disposizione dei cittadini con il ruolo determinante svolto dalle associazioni dei consumatori. Per l’occasione, al termine di un confronto che ha visto impegnati i rappresentanti provinciali, Tullio Catelotti per Federconsumatori e Mauro Rovaris per Adiconsum, oltre ad Adoc, alla firma del protocollo d’intesa, avvenuta nel pomeriggio di oggi nella sede di Secam, hanno assistito i presidenti regionali Francesco Castellotti e Carlo Piarulli, rispettivamente di Federconsumatori e Adiconsum. «Oggi vogliamo inaugurare una nuova stagione di trasparenza nei rapporti tra la società e gli utenti - ha sottolineato Castellotti -. Abbiamo affrontato i problemi più comuni trovando per alcuni le soluzioni: il dialogo e il confronto con i responsabili di Secam sono stati determinanti per giungere a questo risultato». «Abbiamo fortemente voluto questo protocollo - ha aggiunto Piarulli - con l’obiettivo di risolvere rapidamente i problemi riscontrati in bolletta. Come associazione siamo in grado di monitorare il servizio in provincia di Sondrio e di contribuire a trovare soluzioni collettive». Il protocollo d’intesa sottoscritto evidenzia che la procedura di conciliazione si caratterizza per la semplicità di accesso e svolgimento, per la riservatezza dei dati e per la gratuità per il consumatore. La procedura potrà essere attivata per controversie legate al subentro contrattuale, alla ricostruzione dei consumi, alle contestazioni sulla tipologia d’uso, a inserimenti di letture errate, a ritardi nel trattamento delle pratiche, a contenziosi per risarcimento danni derivanti da inadempienze contrattuali, per rottura o sostituzione del contatore, per perdite occulte e per il mancato rispetto di standard di qualità. Qualora l’utente si sentisse penalizzato da Secam rispetto a questi ambiti potrà attivare la procedura di conciliazione, in maniera completamente gratuita, rivolgendosi alle associazioni dei consumatori. Un regolamento allegato al protocollo d’intesa, nei dieci articoli nei quali è strutturato, illustra modalità di accesso, di svolgimento e di conclusione della procedura di conciliazione, definisce i ruoli e le modalità operative. «Come gestore - ha concluso l’amministratore delegato De Gianni - ringraziamo le associazioni dei consumatori che, insieme a noi, sono sempre stati convinte dell’importanza del dialogo per trovare le soluzioni ai problemi degli utenti. Questo nuovo strumento aiuterà sia Secam che i cittadini, inaugurando una nuova fase nei rapporti fra le parti. Questo è lo spirito che ci anima: abbiamo già strumenti vincolanti come la carta dei servizi ma da parte nostra c’è la volontà di andare oltre. Siamo orgogliosi del risultato raggiunto e siamo certi che la diffusione della procedura di conciliazione contribuirà al miglioramento del servizio». (E.Z.)

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