Coldiretti Sondrio, azzerare la Tari per gli agriturismi in crisi
Appello rilanciato anche in Valtellina e Valchiavenna: “Qui stagione mai partita per i 121 agriturismi, oltrechè per il settore della ristorazione. A soffrire, a catena, è l’intero comparto agricolo e alimentare”
SONDRIO – Azzerare la Tari è uno degli interventi utili a sostenere gli agriturismi italiani che, ormai da quasi un anno, stanno lottando per sopravvivere stretti fra lockdown, misure anti contagio e limiti agli spostamenti con il crollo del turismo e il blocco della ristorazione. E’ l’appello lanciato da Coldiretti Terranostra ai quasi 8mila comuni italiani, e rilanciato da Coldiretti Sondrio perché cancellino la tassa rifiuti per il 2021 in modo da dare un po’ di respiro alle aziende che hanno già perso oltre un miliardo di euro nell’ultimo anno a causa dell’emergenza Covid.
Sono 121 gli agriturismi della nostra provincia, un segmento importante che sta soffrendo una situazione drammatica, per di più con una stagione invernale azzerata che aggiunge danno al danno. Il tutto, con ripercussioni drammatiche sull’intera filiera agricola, di cui gli agriturismi rappresentano un importante punto di contatto con i consumatori e i visitatori che si recano sul nostro territorio” commentano Silvia Marchesini, presidente Coldiretti Sondrio, e Angelo Cerasa, presidente provinciale di Terranostra.
Le misure restrittive adottate per contrastare il diffondersi dell’epidemia stanno determinando una forte contrazione delle attività multifunzionali delle imprese agricole le quali, nonostante tutto - evidenzia Terranostra - non hanno interrotto le attività principali di coltivazione e di allevamento e continuano a garantire la produzione di cibo, pur in presenza di una forte concorrenza di alimenti stranieri sui banchi della distribuzione organizzata.
Ma la chiusura delle attività agrituristiche sta mettendo a rischio un intero comparto legato al turismo e al territorio. L’agricoltura è storicamente il settore a maggiore resilienza, ma occorre dare una mano per affrontare la tempesta, attraverso interventi che consentano alle imprese di ripartire. Per superare la crisi – evidenzia Coldiretti Terranostra - occorrono misure finanziarie in grado di sostenere la capacità economica e produttiva delle nostre Imprese.
Per questo la Coldiretti chiede misure adeguate in favore delle imprese agricole e delle strutture agrituristiche che a causa dell’epidemia hanno subito un azzeramento della domanda e delle presenze che, per altro, ha portato anche alla diminuzione della relativa produzione di rifiuti.
Lo stesso Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL) istituito dall’Anci per assistere i Comuni in materia di finanza ed economia locale, ha infatti ribadito la facoltà degli enti di deliberare riduzioni della TARI per le imprese che siano state costrette a sospendere l’attività o a esercitarla in forma ridotta a causa della situazione di emergenza.
“Sarebbe inoltre assolutamente opportuno deliberare sin da subito proroghe dei termini di pagamento della Tari per il 2021” concludono Marchesini e Cerasa nel sottolineare che “l’attuale situazione di incertezza sulla ripresa delle attività e del turismo rischia di compromettere la tenuta economica e finanziaria delle imprese”. (27/01/2021)
Coldiretti Sondrio