DIPENDENTI INSODDISFATTI IN CERCA

CAMBIA IL MERCATO DEL LAVORO E LE AZIENDE RISCHIANO DI PERDERE RISORSE IMPORTANTI === Ascolto e comunicazione: l'importanza del processo di reclutamento per trovare personale e fidelizzarlo

Disallineamento di competenze, mancato incontro tra le aspettative di chi cerca e di chi offre lavoro, calo demografico e tasso di disoccupazione in discesa. Tante cause per un effetto evidente: le aziende faticano sempre più a trovare le figure professionali richieste, in provincia di Sondrio come nel resto della Lombardia. E quando le individuano spesso non riescono a trattenerle. Lo sfogo di molti imprenditori, "Non si trova nessuno", spesso è il risultato dell'assenza di una vera e propria strategia di reclutamento: i candidati cercano sul web ma le aziende non sono presenti come dovrebbero. ≪Se non si trova personale o si fatica a fidelizzarlo spesso è un problema di processo, di ascolto e di comunicazione≫, chiarisce Valerie Schena Ehrenberger, fondatrice e titolare di Valtellina Lavoro, società di ricerca e selezione del personale nata a Sondrio vent'anni fa, che opera in tutto il Nord Lombardia, e di Talents4Business, la divisione dedicata al mentoring e alle attività di consulenza sulle risorse umane, presente su tutto il territorio nazionale. E allora anziché sperare nella buona sorte o contare sul passaparola l'azienda dovrebbe essere protagonista del reclutamento: come? ≪Ad esempio pianificando una strategia ed elaborando un messaggio efficace per la ricerca di candidati e investendo sulle risorse interne che si occupano di selezione e gestione del personale≫, aggiunge Valerie Schena Ehrenberger.

Come emerge dalla ricerca condotta da Valtellina Lavoro e Talents4Business, dal titolo "Come cambia il mercato del lavoro? Nuovi scenari e aspettative", l'insoddisfazione di dipendenti e collaboratori, a gradi diversi, è una costante: oltre l'80% degli occupati sta valutando nuove opportunità lavorative e il 30% non è contento dell'attuale impiego. A spingere queste persone a guardare altrove sono le attitudini e le ambizioni ma anche una malcelata frustrazione. Dalle risposte al questionario sottoposto alle persone che fanno il mercato del lavoro, dipendenti, collaboratori, candidati, sono emersi dati su cui riflettere. Chi ha partecipato ai colloqui, è rimasto colpito soprattutto dall'interesse verso di lui, 35,8%, e dalla presentazione dell'azienda e della sua posizione, 28,5%, più che dalla proposta economica e contrattuale, 14,6%. In senso negativo vengono valutati l'offerta economica standard, 34,3%, lo scarso interesse nei confronti della persona e delle sue aspettative, 27%. Fondamentale risulta quindi il ruolo dei selezionatori, la loro preparazione e il loro approccio, che determinano l'esperienza del candidato. La ricerca mette in luce come la crescita professionale, la remunerazione e la possibilità di conciliare lavoro e famiglia definiscano l'impiego ideale, ma subito dopo vengono la buona formazione, la flessibilità oraria, l'autonomia operativa e gestionale, il clima aziendale e i rapporti interpersonali. Se l'inappagamento è penalizzante, fidelizzazione e benessere rappresentano un plus sia nel contesto lavorativo che all'esterno, poiché sono proprio i dipendenti i primi testimonial dell'azienda, contribuendo a costruire un'immagine positiva presso i pubblici di interesse. Confronto e coinvolgimento, suggerisce Valerie Schena Ehrenberger, diventano fondamentali. ≪Mettere la persona al centro non è soltanto un modo di dire - spiega -, significa ascoltarla in modo sistematico, conoscere le sue aspettative, le motivazioni, le insoddisfazioni e le problematiche, oltre che investire in formazione e training≫. Creare un ambiente lavorativo ideale per permettere alla persona di esprimere il proprio potenziale deve essere l'obiettivo. ≪L'azienda - continua Valerie Schena Ehrenberger - non ha alternative: deve diventare protagonista del processo strategico, programmando e monitorando, attirando talenti attraverso una comunicazione coerente, un'attività di valutazione, selezione e anche gestione e motivazione del personale≫. Il mercato del lavoro cambia ed evolve, emergono nuovi scenari e aspettative, che richiedono un nuovo approccio al reclutamento e alla gestione del personale: un percorso che inizia dal primo colloquio e che non deve mai interrompersi, neppure dopo anni, perché, come la ricerca evidenzia, l'insoddisfazione latente determina un allontanamento progressivo del dipendente che può portare alla fuoriuscita e quindi alla perdita di risorse fondamentali per l'azienda. In aiuto delle aziende nell'applicare quanto emerso nel sondaggio, per affiancarle nel cambiamento, Talents4Business ha lanciato il suo secondo "Calendario dell'avvento per imprenditori e manager", con il quale propone spunto e suggerimenti per affinare il rapporto con i collaboratori, attraverso momenti di coinvolgimento e di stimolo https://www.talents4business.it/calendario-avvento/

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