Nuovi padroni al Credito (Valtellinese). Lo erano i valtellinesi

Tutela di personale e plancia di comando: un vicolo di rapporto potrebbe essere possibile

La domanda
Questa la lettera ricevuta oggi da un autorevole affezionato lettore.
“Ciao Frizz.
Come mai non parli sul Tuo giornale della situazione del Credito Valtellinese..
da sempre in "mano" ai ns. C.L .inni
I fatti odierni dovrebbero stimolarti ad alcune considerazioni che i Valt.si "Veri"
sicuramente TI seguiranno...conoscendo la TUA analisi sempre ..asettica...
ma ricca di riferimenti storici..VERI...Dai Alberto...esponi le TUE analisi..le TUE
critiche...Tralascia eventuali errori e/o omissioni di vecchi "Democristiani"

La risposta
Giustizia. Nei giornali che ho diretto (TV compresa) ho sempre praticato, e fatto praticare ai collaboratori, la stessa linea sia per quanto riguarda i fatti giudiziari che quelli bancari. In entrambi questi settori è richiesta, se se ne vuol parlare, completezza e obiettività d'informazione.
Trattare non adeguatamente i primi comporta un duplice rischio, uno quello noto come “sbattere il mostro in prima pagina”, l'altro di interferire da un lato con le indagini, dall'altro sulle posizioni di persone coinvolte per non parlare di interventi strumentali
Finanza. Vale lo stesso principio di cui sopra. Una notizia impropria può avere conseguenze come del resto le cronache di qualsiasi livello dimostrano. Occorrerebbe pertanto avere collaboratori non solo ricercatori di obiettività ma anche in possesso di adeguata competenza. Compito dunque gravoso se si vuole arrivare alla generalità dei lettori con un messaggio affidabile. Ma allora siamo alla censura, potrebbe essere l'obiezione. No perchè esiste la possibilità, di cui ho fatto uso molte volte, di arrivare ai lettori con informazione sufficiente e del tutto affidabile. E' necessario e sufficiente che si tratti di atti ufficiali, senza discriminazioni o preferenzialità.

Veniamo a noi
Quanto sopra premesso è risposta prioritaria, poi qualche osservazione. Risalgo un po' indietro, quando si erano accese le polveri, oggetto dell'artiglieria finanziaria, contro le Banche Popolari in forma di cooperativa. Sostanzialmente un privilegio per via del voto capitario, cioè non voti proporzionali alla quota di capitale posseduta, ma un voto per un socio. Privilegio, sia consentito di dire, nostro, valtellinese perchè il numero di soci locali era sempre stato preponderante il che metteva al riparo da possibili scalate. L'incendio fu spento ma covò sotto la cenere. Il boccone era ghiotto con la previsione sul menu di trasformare in Società per azioni le Cooperative- Non è che non lo si sapesse, o quantomeno non è che gli addetti ai lavori, anche dei media, non lo sapessero tanto è vero che ormai il tema era argomento nazionale. Qualcuno al riguardo ha sostenuto che si sia trattato di conseguenza anche di rigidità eccessiva e controproducente del Movimento cooperativo, fatto sta che la corsa nazionale all'azionariato da SpA, si sviluppò in crescendo.
L'assemblea del Credito Valtellinese che ne sancì l'arrivo al traguardo non fu solo un fatto finanziario. Dal 12 luglio 1908 ad oggi è crescita delle nostre comunità, delle nostre imprese, dei convalligiani (per completezza andrebbe illustrato il contributo della Banca Popolare, la sua diversa posizione ma qui stiamo rispondendo a un quesito preciso; semmai se ne parlerà a parte). Chi vuole comunque può trovare i numeri della storia dell'Istituto nelle pagine da 1084 a 1107 del volume “Credito Valtellinese – 100 anni per lo sviluppo economico e sociale – a cura di A. Quadrio Curzio – Editori Laterza.

Brutale
Tornando a noi la realtà, brutale, è che con quell'assemblea si è registrato un ulteriore cambio di intitolazione. Quella formale no, quella sostanziale.
Era un tempo lontano “Piccolo Credito Valtellinese”, era divenuta “Credito Valtellinese” d'ambito nazionale, oggi conserva il nome ma nella sostanza, visti i padroni (non facciamo la cronaca di questi giorni, l'han fatta  tutti), è diventata “Credito internazionale”.

Non vado oltre perchè, come detto all'inizio, bisognerebbe avere più certi elementi di giudizio. Osserviamo così, dato che ci premono personale e plancia di comando ed occorre massima attenzione anche nello scrivere, che forse un vicolo di rapporto potrebbe essere possibile.

Difficile ma meglio il difficile che l'impossibile.

Alberto Frizziero
PS Ti completerò il quadro quando ci vedremo

 

Alberto Frizziero
Economia