"L'ITALIA ARRANCA, SERVE UNA SVOLTA": IL MONITO DEI GIOVANI INDUSTRIALI VALTELLINESI 11 9 20 46
Il comunicato:
22 settembre 2011 - Il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Sondrio lancia
l'allarme sullo stato di salute dell'economia italiana e invoca misure coraggiose per dare
una svolta al Paese.
I Giovani Industriali di Valtellina e Valchiavenna si associano alle considerazioni espresse
a più riprese dal Presidente nazionale, Jacopo Morelli, e da quello lombardo, Stefano
Poliani, sull'attuale momento di grave difficoltà economica e istituzionale che il nostro
Paese sta attraversando.
"Non si vede futuro, l'Italia sembra priva di leadership" - è l'opinione di Michele Rigamonti,
Presidente dei Giovani Industriali di Sondrio e membro del Consiglio Centrale in
Confindustria. "Il Paese sta andando alla deriva e pare che nessuno se ne renda conto.
Quali prospettive possiamo dare alle giovani generazioni in un contesto di crisi,
economica e non solo, come quello attuale?".
Il giudizio dei Giovani Industriali sulla manovra del Governo è severo: un provvedimento
depressivo che non contiene misure per la crescita, in un momento difficile che, al
contrario, richiede decisioni coraggiose che diano un immediato segnale di discontinuità.
"Attraverso il nostro Presidente nazionale, Morelli, abbiamo inviato una lettera al
Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che riteniamo una delle poche certezze
nell'Italia fragile e indecisa di questi tempi" - spiega Rigamonti. "A Napolitano, oltre ad
esprimergli il profondo disagio che proviamo di fronte alla situazione del Paese, abbiamo
chiesto di vigilare e intervenire affinché le forze politiche, di maggioranza e di opposizione,
finiscano di rincorrere consensi di breve periodo e inutili tatticismi, e mettano invece
l'interesse nazionale al di sopra di ogni altra cosa, coniugando rigore civile e competenze
nell'azione politica quotidiana".
I Giovani Industriali considerano l'Italia una nazione straordinaria, piena di risorse e di
energie ineguagliabili. Ritengono però necessaria una grande azione di rinnovamento
politico, economico e sociale che imprima una svolta all'andamento del Paese e ci aiuti a
recuperare credibilità nei consessi internazionali. Accusare la speculazione è poco
produttivo; serve invece lavorare da subito ad interventi concreti e risolutivi su costi della
politica, riforma del sistema pensionistico, revisione del cuneo fiscale e contributivo ed
altre misure coraggiose. Impopolari, forse, ma più che mai necessarie. Misure che
dimostrino ai nostri giovani, e non solo ai mercati, che questo Paese vuole avere una
prospettiva e non rassegnarsi al declino.
"La provincia di Sondrio è una terra ricca di eccellenze: sarebbe un peccato mortale se le
nostre aziende fossero costrette ad uscire dal mercato a causa di un sistema Italia che le
penalizza oltre misura" - conclude Rigamonti. "Si può ancora rimediare, ma bisogna fare
presto. I nostri giovani, che sono la parte più debole della società, si meritano un avvenire
migliore di quello che si sta profilando. Ci auguriamo che il nostro appello non rimanga
inascoltato, è in gioco il futuro del Paese".