TREMONTI: “PRIMA PIAGA DELLA GLOBALIZZAZIONE IL DISASTRO AMBIENTALE”
Mondo globale, guerre e ricadute sull’economia. Questi i temi al centro del dibattito “Globalizzazione, le piaghe e la cura possibile”, svoltosi al Palazzo delle Stelline a Milano durante la diciassettesima edizione di “Italia Direzione Nord”, al quale hanno partecipato Matteo Perego di Cremnago, Sottosegretario al Ministero della Difesa, Giulio Tremonti, Presidente Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati e Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico Regione Lombardia.
“Gli effetti della globalizzazione si vedono in questo conflitto in Ucraina, lo abbiamo visto sull’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia” ha detto Perego di Cremnago, che ha aggiunto, per le prospettive future, “Che il nostro governo faccia tutti gli sforzi politici per favorire il dialogo in questo conflitto credo che vada nell’interesse di tutti ma serve anche il coinvolgimento di altri Paesi”. Tremonti parla delle piaghe della globalizzazione, tra queste cita “il disastro ambientale, la democrazia a rischio per lo strapotere dei giganti della rete, la pandemia, la guerra, la carestia, l’inflazione e il fatto che il welfare nasce per portare l’uomo dalla culla alla tomba, ma con l’aumento dell’aspettativa di vita c’è un pericolo reale per la sanità e le pensioni”.
L’ex ministro dell’Economia cita poi anche delle possibili soluzioni: “Il mondo del futuro sarà comunque internazionale e le grandi crisi portano a regole per gli scambi commerciali, servirà quindi non solo il modello del free trade ma anche del fair trade, servirà poi moderare il potere dei giganti della rete”. A chi parla di un possibile scontro Usa-Cina, Tremonti replica: “La Cina non è un paese che ha tendenze militari, loro vogliono realizzare semmai le vie della seta, non è mai stato un blocco aggressivo, non è mai stato così”. Per lo sviluppo futuro del nostro Paese, secondo l’assessore Guidesi è fondamentale l’autonomia: “Per noi contano i tempi per l’autonomia, il binario per farla c’è, tutto il Paese ha bisogno di questo passaggio perché dobbiamo giocare ad armi pari con le altre regioni europee”.
Alessia Testori