09 10 20 NASCE LA BANCA DEL MEZZOGIORNO

Si va così a colmare una grave lacuna, vera e propria anomalia in Europa

Approvato dal Consiglio dei ministri il 16 ottobre scorso un disegno di legge finalizzato a creare le condizioni finanziarie per uno sviluppo del credito nel Mezzogiorno, per un riequilibrio economico dell'intero territorio nazionale, per acquisire un rapporto più bilanciato fra impieghi e depositi nelle diverse aree del Paese, nonché per fare fronte ai problemi strutturali che tuttora incidono sul credito nel Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia). Il nuovo intervento si basa su tre direttrici fondamentali: 1) incrementare la capacità di offerta del sistema bancario e finanziario del Mezzogiorno; 2) sostenere le iniziative imprenditoriali più meritevoli; 3) canalizzare il risparmio verso iniziative economiche che creino occupazione nelle Regioni meridionali. Sarà il Comitato promotore della Banca del Mezzogiorno s.p.a., composto da un massimo di quindici membri nominati dal Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, anche in rappresentanza delle categorie economiche e sociali, di cui almeno cinque espressione di soggetti bancari e finanziari con sede legale in una delle regioni del Mezzogiorno e uno di Poste Italiane s.p.a, ad avviare le iniziative per concretare l'intervento e riferire al Ministro dell'Economia su modi e fattibilità dell'iniziativa. Il Comitato promotore è costituito senza oneri per la finanza pubblica. La Banca opera per almeno cinque anni come istituzione finanziaria di secondo livello, sostenendo progetti di investimento nel Mezzogiorno e promuovendo in particolare il credito alle piccole e medie imprese anche con il supporto di intermediari finanziari con adeguato livello di patrimonializzazione.

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