COSI', DA BRIVIDI, IL TERZIARIO: L’IRA INCONTENIBILE DEGLI OPERATORI: «BASTA DEMAGOGIA E INCERTEZZA»

La presidente Credaro: «Ci preoccupa fortemente la miopia del Governo nei confronti delle piccole imprese che sono la spina dorsale del nostro Paese»

Il grido d’allarme di tutte le categorie del terziario in occasione del Consiglio generale dell’Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi:

21 luglio 2020 – «Bisogna smetterla di generare confusione e incertezza, non è così che si aiutano le piccole imprese a resistere agli effetti di questa crisi epocale. Sono loro che rappresentano la spina dorsale dell’economia del nostro Paese e fino ad oggi hanno dato una prova esemplare di serietà, coraggio e caparbietà, ma in queste condizioni non riusciranno a resistere a lungo. È perciò di vitale importanza che si delinei presto un quadro di riferimento chiaro e coerente, e che si ponga fine all’instabilità istituzionale e alle dichiarazioni demagogiche della politica. Queste ultime sono cavalcate e amplificate da un’informazione che nel complesso si è dimostrata inadeguata, cattiva e complice nel creare un clima di insicurezza diffusa. Ciò accade quando si pone l’accento sulla politica del dire a discapito della politica del fare».

Dal Consiglio generale dell’Unione del Commercio e del Turismo, riunitosi ieri pomeriggio, sale il grido di allarme dei commercianti di tutti i settori, dei pubblici esercenti, dei ristoratori, degli operatori della ricettività turistica, degli autotrasportatori, in generale di tutte le attività del composito mondo del terziario. A dare loro voce, le parole della presidente Loretta Credaro, che hanno sintetizzato i risultati dell’indagine effettuata in questi giorni dall’Unione su un campione rappresentativo di 200 imprese del terziario, distribuite su tutto il territorio. «Quella che è emersa – ha detto - è una situazione di grande difficoltà: lo stato di salute delle imprese è di estrema gravità e, quindi, bisognerebbe mettere in campo decisioni e misure incisive, ma questo non sta avvenendo».

Nel suo insieme, il quadro del terziario a livello provinciale risulta in linea con il contesto nazionale, considerato che la ripresa appare lenta e parziale, e che tra le criticità più sentite vi sono la mancanza di liquidità, le vendite che stentano a decollare con conseguente calo di fatturato, i flussi turistici fortemente ridimensionati per la mancanza degli stranieri, il peso degli oneri fiscali e previdenziali, con scadenze incombenti e pagamenti richiesti anche in riferimento al periodo del lockdown. «Se l’evoluzione della pandemia continua comprensibilmente a essere un punto di domanda per gli stessi sanitari – ha osservato la presidente Credaro -, non possiamo accettare che il quadro venga aggravato da una politica inadeguata alle necessità e litigiosa, che non ha esitato a strumentalizzare questa calamità per fini di propaganda. Una politica quindi debole, a cui si aggiunge una burocrazia sempre più invasiva e prepotente, che con i suoi provvedimenti bizantini non trasferisce aiuti concreti alle imprese».

Tra gli esempi più eclatanti il bonus vacanze, che «ha creato tantissime aspettative: in linea di principio – ha sottolineato Credaro -, poteva essere un buon intervento, ma si sta rivelando un boomerang per l’esagerata complessità che lo accompagna (è uno dei poù riusciti interventi dell'UCAS, famoso "Ufficio Complicazione Affari Semplici - ndr ). Lo stesso dicasi per gli incentivi per biciclette e monopattini (...!!! ndr), ma in generale per l’impalcatura del Decreto liquidità nel suo insieme, motore di speranze che sono andate in parte a infrangersi contro il muro della realtà. Siamo preoccupati, in particolare, per le prossime scadenze fiscali, ma a tale riguardo sembra che il Governo non sia intenzionato a concedere una moratoria più ampia».

La presidente dell’Unione del Commercio e del Turismo è di ritorno dalla recente assemblea nazionale di Confcommercio, dove questi argomenti sono stati ampiamente sviscerati e nella cui occasione, accanto alla riconferma del presidente Carlo Sangalli alla guida della confederazione, è avvenuta la cooptazione della stessa Credaro all’interno del Consiglio Generale confederale.

«Sono convinta - ha concluso – che i nostri imprenditori valtellinesi e valchiavennaschi non molleranno, ma lotteranno con tutte le loro forze per mantenere aperte le loro attività. L’Unione, operativa anche nei periodi più critici della pandemia, è sempre stata e continuerà a stare al loro fianco, anche nel futuro».

Paola Gugiatti

Economia