“FARE INDUSTRIA IN UNA VALLE ALPINA: OPPORTUNITÀ, ECCELLENZE E LIMITI”

Sondrio, 18 giugno - Relazione di Corrado Fabi, Presidente Confindustria Sondrio

E’ con grande piacere che vi dò il mio benvenuto a questo evento al quale Confindustria Sondrio assegna particolare importanza perché consente di portare al centro del dibattito politico ed istituzionale i temi che ci sono più cari e che riteniamo

cruciali per lo sviluppo del nostro territorio.

Senza industria non c’è futuro per la provincia di Sondrio

Il messaggio che vogliamo trasmettere è molto chiaro: senza industria non c’è futuro per la provincia di Sondrio. E’ quindi fondamentale riservare al manifatturiero un ruolo di primo piano nell’agenda politico-amministrativa e più in generale nella vita socio-economica di Valtellina e Valchiavenna.

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Eccellenze e limiti che convivono in uno stesso territorio: questo è il paradosso della nostra economia. Un paradosso che ha comunque consentito all’impresa e conseguentemente alla ricchezza delle nostre Valli, di crescere in un fragile equilibrio

che, però, non può durare ancora a lungo perché i mercati sono cambiati, sono divenuti sempre più competitivi e selettivi.

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l’humus, il sistema territoriale nel quale esse operano diventa un fattore competitivo sempre più risolutivo nel determinare il successo o l’insuccesso dell’impresa; ne sono un chiaro sintomo le aziende che si spostano alla ricerca delle aree che offrono le migliori opportunità. Noi non vogliamo che questo accada, non vogliamo che i nostri limiti abbiano la meglio sulle nostre eccellenze.

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Le opportunità per lo sviluppo ci sono e le sapremo cogliere a

patto che siano garantiti alcuni elementi chiave, a condizione, cioè, che siano attivati quei fattori che a nostro avviso risultano cruciali affinché il territorio recuperi competitività e ci sia di supporto per operare con successo sui mercati nazionali ed

internazionali. A monte di tutto vanno riscoperti e rilanciati il ruolo e i valori dell’impresa.

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l’industria non è scomparsa; anzi, se oggi parliamo di un Paese

in ripresa, una parte importante del merito va ascritta alle imprese industriali. Anche in Valtellina e Valchiavenna esiste un’industria sana e dinamica che ha saputo affrontare e superare i limiti e le carenze che sconta il territorio riuscendo a

colmare il gap di competitività con le armi che le sono più consone: la propensione a raccogliere le sfide, la capacità di intraprendere e rischiare, la dedizione all’impegno ed al lavoro, lo spirito di inventiva e di innovazione, la vocazione alla flessibilità ed al cliente.

Chiediamo quindi che sia riconosciuto il contributo dell’industria alla crescita del territorio e che si rifugga da pregiudizi e strumentalizzazioni che troppe volte hanno ostacolato la vita delle imprese e la loro capacità di competere.

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riteniamo fondamentale valorizzarne adeguatamente il

ruolo e le qualità nella società e nella scuola, nella politica e nelle istituzioni, nella programmazione territoriale e nelle scelte strategiche.

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Da anni denunciamo la pessima dotazione di infrastrutture che ci pone agli ultimi posti della graduatoria italiana e, quel che è peggio, in costante arretramento. Tra queste, il sistema di trasporto di persone e di merci presenta le maggiori criticità.

Al riguardo, voglio ringraziare il Senatore Provera, Presidente dell’Amministrazione Provinciale, per l’impegno e la tenacia con cui ha lavorato avverso questa situazione.

La recente pubblicazione del bando di gara relativo al primo tratto della nuova statale 38 costituisce senza dubbio un notevole passo avanti che ci sentiamo di attribuirGli a

pieno titolo.

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Avanti quindi con la nuova SS38, senza dimenticare la soluzione degli attraversamenti di Morbegno, Tirano e Bormio, e neppure l’adeguamento della viabilità in Valchiavenna.

In tema di trasporti, sollecitiamo passi concreti verso la realizzazione di un’area di interscambio gomma-ferro a Tirano, un’opera che riteniamo fondamentale per arrivare ad una reale disponibilità del trasporto merci su rotaia che sarà il mezzo

vincente nel prossimo futuro. Infine abbiamo un sogno, ci piacerebbe scorgere fatti concreti rispetto ai corridoi

strategici della Mesolcina e del Mortirolo; progetti impegnativi, ma sicuramente degni della migliore considerazione per connetterci alle reti di trasporto italiana ed europea.

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Oltre alle infrastrutture di trasporto, è fondamentale che si compiano importanti passi avanti anche sul fronte delle reti di telecomunicazione.

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Un terzo fattore a sostegno dello sviluppo riguarda le tematiche dell’innovazione e dei servizi alle imprese.

E le risorse umane, per noi imprenditori della provincia di Sondrio, costituiscono un problema ogni giorno più critico: facciamo fatica, troppa fatica a reperire manodopera

qualificata da inserire negli organici delle nostre aziende.

È un problema molto serio, legato alla società, alla famiglia ed alla scuola che aspirano e formano a valori, modelli e competenze che non sono propriamente quelli

dell’azienda. Dobbiamo invece avvicinare reciprocamente la scuola e l’impresa, colmando il divario tra ciò che si insegna e ciò che serve nel mondo del lavoro. Una

scuola che trasmetta la cultura dell’innovazione e il gusto di intraprendere, incentrata sul merito e che diffonda la vera figura dell’ operaio moderno, libero dalla fatica fisica, parte attiva del processo innovativo e del successo delle aziende e del Paese.

della tavola rotonda.

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L’energia è un fattore chiave per lo sviluppo mondiale, ma lo è soprattutto per il nostro territorio. Lo è stato in passato quando ha favorito l’industrializzazione e lo è tuttora per l’apporto di quantità e qualità che offre al sistema energetico nazionale.

Noi siamo da sempre favorevoli alla valorizzazione delle risorse energetiche locali,

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riteniamo che l’Amministrazione Provinciale possa e debba giocare un ruolo chiave anche nella prospettiva dello sviluppo del manifatturiero. Consentitemi con un poco di orgoglio ricordare quanto abbiamo fatto e siamo in procinto di attivare sul mercato dell’energia con il nostro Consorzio Valtel presieduto

da Raffaele De Peverelli. Grazie anche al Gruppo AEM che ha riservato al nostro territorio condizioni di fornitura più vantaggiose rispetto ai concorrenti, siamo riusciti a far cogliere al meglio alle aziende associate i vantaggi derivanti dalla liberalizzazione consentendo risparmi significativi sulla bolletta elettrica stimabili, dalla sua costituzione, in ormai 10 milioni di euro.

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Con l’arrivo del metano, ci stiamo accingendo a replicare l’aggregazione della domanda di questa pregiata fonte energetica per spuntare le migliori condizioni che il

libero mercato può offrire, certi di conseguire anche in questo ambito non trascurabili economie.

Sappiamo che la liberalizzazione e l’apertura dei mercati è un tema assai caro all’Onorevole Benedetto Della Vedova che invito a non demordere e proseguire su questa strada perché anche tra le nostre Valli le ricadute non potranno che essere di

rilevante impatto. Mi accingo a concludere.

Valorizzazione del ruolo dell’industria, reti di trasporto e di telecomunicazione, servizi all’innovazione ed allo sviluppo internazionale, risorse umane ed energia. Queste, a

nostro avviso, sono le opportunità di supporto alla crescita.

Se sapremo coglierle, potremo dare ai nostri figli un futuro migliore. Noi Imprenditori faremo la nostra parte, ci aspettiamo che anche l’intera realtà locale voglia giocare questa partita e puntare sul ruolo strategico dell’industria! Vi ringrazio per l’attenzione e cedo la parola al nostro moderatore che animerà il

dibattito della tavola rotonda.

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