ART - ASSEMBLEA DI CONFARTIGIANATO: UNA POLITICA “A MISURA” DELLE PICCOLE IMPRESE

Questa la richiesta presentata dal Presidente di Confartigianato nel corso dell’Assemblea tenutasi giovedì scorso a Roma alla presenza di numerosi rappresentanti del Governo e parlamentari di entrambi gli schieramenti.

Il presidente della Confederazione, con riferimento alla testimonianza del professor Chad Moutray, relatore che ha introdotto i lavori illustrando il tessuto imprenditoriale americano, ha sottolineato come si possa vivere e competere nella globalizzazione restando piccoli.

“In Italia, - ha ricordato - le imprese fino a 9 addetti rappresentano il 94,5 per cento delle unità produttive. Danno lavoro al 47 per cento degli occupati. Producono gran parte del Pil. Eppure, su di esse grava un pregiudizio diffuso, una sorta di discriminazione e allora occorre uscire dalla logica che la piccola dimensione sia un vincolo da superare.”

“Liberare l’impresa e rimetterla al centro dello sviluppo, riscoprire il valore della persona-imprenditore, costruire politiche ‘a misura’ delle piccole imprese – ha sottolineato Guerrini - queste sono le aspettative di Confartigianato”

La relazione di Giorgio Guerrini ha toccato le problematiche fondamentali per la nostra nazione: le infrastrutture inesistenti, la burocrazia insopportabile, la non congruità degli studi settore, la tassazione e l’urgenza di arrivare ad un federalismo fiscale che mantenga sul nostro territorio parte delle imposte.

“Chi amministra questo Paese deve avere il coraggio di affrontare il cambiamento. Il coraggio di colpire i poteri intoccabili e avviare le riforme ineludibili come quella delle pensioni con l’innalzamento dell’età lavorativa.

Servono azioni nuove che possano assicurare la capacità di competere sui fronti del welfare, della burocrazia, della giustizia, della contrattazione, della scuola e della formazione professionale, del fisco, delle pari opportunità nell’accesso a reti e a nuovi mercati”.

"Siamo favorevoli alle liberalizzazioni - ha detto Guerrini - ma solo per quelle che hanno più sostanza che valore mediatico. Non solo per i parrucchieri, taxisti e fornai, le liberalizzazioni reale dei mercati dell’energia, dei servizi pubblici locali, dei servizi professionali, bancari e assicurativi."

Guerrini, inoltre, ha criticato anche il Pil del nostro paese andrebbe letto come "prodotto interno lento", essendo cresciuto nell'ultimo anno di un punto in meno rispetto alla media europea.

Per quanto riguarda la questione fiscale, il Presidente chiede la completa attuazione del Protocollo sugli studi di settore e che il maggior gettito venga restituito al mondo degli artigiani in termini di riequilibrio della pressione fiscale e incentivi.

Durante l’intervento il presidente Guerrini ha parlato anche di Nord Italia, di Questioni Settentrionali e infrastrutture del Nord, opere fondamentali annunciate da anni come la Pedemontana, il Passante di Mestre, la Tav

All'intervento di Guerrini è seguito quello del Ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, che ha subito ribattuto alle provocazioni di Confartigianato relative alle liberalizzazioni, ribadendo che, oltre ad essere complete, costituiscono una vera e propria rivoluzione. Per quanto riguarda la questione fiscale, l'obiettivo del Paese secondo il Ministro dev'essere quello della lotta all'evasione e all'elusione.

Bersani si è reso, infine, disponibile al dialogo con le associazioni, per ristabilire un clima di fiducia e colmare le incomprensioni soprattutto sul tema degli studi di settore.

All’assemblea Generale ha preso parte anche una rappresentanza dell’Unione di Sondrio guidata dal Presidente Fabio Bresesti e composta dai vicepresidenti Maurizio Del Tenno ed Emanuele Bertolini, dai presidenti delle sezioni di Chiavenna, Stefano Coldagelli e di Grosio Giancarlo Rodolfi, oltre al segretario provinciale Ornella Moroni, al vicesegretario Alberto Pasina e al direttore di Unidata Francesco Maletti.

Il presidente Bresesti ha sottolineato la propria piena soddisfazione per l’andamento dei lavori assembleari e per il ritrovato vigore nel sostenere l’azione sindacale da parte della Confartigianato. “L’assemblea nazionale di quest’anno ha mostrato finalmente un sistema - quello di Confartigianato - che ha saputo trovare la via giusta per far sentire la voce delle piccole e medie imprese artigiane. Lo testimonia la forte e autorevole presenza in sala di numerosi rappresentanti del Governo, del Parlamento e delle forze politiche. Segnali questi che stanno a dimostrare la crescita della nostra confederazione sul piano della credibilità ed in ragione di questo credo ci siano le condizioni per poter intervenire prima che le disposizioni normative siano emanate”.

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