A SONDRIO LUNEDÌ 23 MAGGIO, ORE 17, LA 66ma ASSEMBLEA GENERALE DELL'UNIONE ARTIGIANI 11 5 20 24
E' in programma a Sondrio, lunedì 23 maggio 2011, alle 17.00 presso la sala "Arturo Succetti" del Centro di Eccellenza per i Servizi Avanzati e la Formazione in Largo dell'Artigianato 1, la 66ma Assemblea Generale dell'Unione Artigiani della Provincia di Sondrio - Confartigianato Imprese.
La prima parte dell'Assemblea, riservata agli associati, sarà dedicata agli adempimenti statutari con la relazione del presidente sulle iniziative e le attività svolte nell'ultimo anno, all'esame e all'approvazione del bilancio consuntivo al 31 dicembre 2010 e del bilancio preventivo (conto economico) relativo al 2011 e agli interventi degli associati.
Alle 18.00 inizierà la parte pubblica con la tavola rotonda dal titolo "Il meglio del piccolo: l'Italia delle PMI, un modello originale di sviluppo per il paese".
Interverranno Paolo Preti, Professore di organizzazione delle Piccole e medie Imprese presso l'Università Bocconi di Milano, Cesare Fumagalli, Segretario Generale di Confartigianato Imprese e il Presidente di Confartigianato Imprese Sondrio Fabio Bresesti.
La tavola rotonda sarà l'occasione per una riflessione sul peso e sul valore delle piccole e medie imprese in uno scenario nazionale e internazionale.
Significativa la presenza dei due autorevoli e apprezzati ospiti a cominciare dal Segretario Generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli. Spetterà a Fumagalli infatti - già segretario provinciale dell'associazione di Lecco - illustrare il punto di vista della confederazione nazionale rispetto ai temi dello sviluppo economico e al ruolo delle piccole imprese.
La tavola rotonda sarà poi l'occasione per presentare il nuovo libro di Paolo Preti. "Il meglio del piccolo: l'Italia delle PMI, un modello originale di sviluppo per il paese".
Nella sua opera Preti indica le PMI italiane come modello originale di sviluppo da difendere e migliorare, perché il futuro si costruisce dalla propria differenza.
"L'Italia è il paese delle piccole e medie imprese - si legge nel libro - è il paese delle aziende di nicchia, dei prodotti di qualità non facilmente reperibili, frutto di ricerca continua, di specializzazione. Che questa sia la differenza tra l'economia italiana e quella di altri paesi è vero. Che questa differenza si debba considerare un valore e non una maledizione, deve invece essere riconosciuto per il futuro. Un futuro - come suggerisce l'autore - che si costruisce a partire dalla propria differenza, sia buona o cattiva, gestendola al meglio in modo da renderla utile e redditizia".
In questo periodo di forte difficoltà il tema delle piccole e medie imprese è molto dibattuto. E come sempre accade quando un argomento diventa di interesse diffuso, le posizioni che si confrontano sono assai diverse tra di loro. A chi denuncia i limiti, più o meno strutturali, del nostro fare impresa, il libro di Paolo Preti oppone una posizione diametralmente opposta: non debolezze da superare, ma peculiarità da difendere impegnandosi, evidentemente, a ridurne gli aspetti negativi e a migliorarne l'efficacia. Si tratta quindi di valorizzare altre caratteristiche delle Pmi quali la vocazione imprenditoriale, la proprietà familiare e l'attività prevalentemente manifatturiera. Queste quattro caratteristiche, integrate tra loro, che costituiscono un unicum nel panorama economico internazionale per contributo alla crescita del Pil, per capacità di export, per numero di posti lavoro, per numero di imprese.
(x) Preti, docente associato di Organizzazione Aziendale all'Università della Valle d'Aosta e docente dell'Università Bocconi di Milano, ha una profonda conoscenza delle piccole e medie imprese italiane e, quasi voce fuori dal coro, in questo periodo difficile per l'economia del nostro Paese, esalta le caratteristiche del sistema imprenditoriale italiano. In pratica ciò che da molti altri viene considerato "debolezza", per Preti è da difendere e soprattutto da migliorare.
La tavola rotonda con la presentazione del libro è aperta al pubblico.