"Statuto dei lavoratori ante litteram"
A richiesta riproponiamo quello che potremmo definire "Statuto dei lavoratori ante litteram", nato a Londra e poi ripreso un po' ovunque, dai Borboni allo Stato Pontificio, dalle banche alle prime industrie. Se qualcuno lo volesse adattare nella sua azienda o se i dipendenti fossero loro a rivendicare la necessità di adottare questo regolamento, è bene precisare che dovrebbero essere aggiornati gli articoli 2 (salvo la parte riguardante le finestre), 4, 10.
REGOLAMENTO
1. Gli impiegati dell'ufficio devono scopare i pavimenti ogni mattina, spolverare i mobili, gli scaffali e le vetrine.
2. Ogni giorno devono riempire la lampada a petrolio, pulirne i cappelli e regolare gli stoppini, e una volta la settimana dovranno lavare le finestre.
3. Ciascun impiegato dovrà portare un secchio d'acqua e uno di carbone per la necessità della giornata.
4. Tenere le penne con cura; ciascuno può fare la punta ai pennini secondo il proprio gusto.
5. Questo ufficio si apre alle sette del mattino e si chiude alle otto della sera, eccettuata la domenica, nel qual giorno resterà chiuso. Ci si aspetta che ciascun impiegato passi la domenica dedicandosi alla chiesa e contribuendo liberamente alla causa di Dio.
6. Gli impiegati uomini avranno una sera libera alla settimana a scopo di svago, e due sere libere se vanno regolarmente in chiesa.
7. Dopo che un impiegato ha lavorato tredici ore in ufficio, dovrà passare il rimanente tempo leggendo la Bibbia o altri buoni libri.
8. Ciascun impiegato dovrà mettere da parte una somma considerevole della sua paga per gli anni della vecchiaia, in modo che egli non diventi un peso per la società.
9. Ogni impiegato che fuma sigari spagnoli, faccia uso di liquori in qualsiasi forma, frequenti biliardi o sale pubbliche, o vada a radersi dal barbiere, ci darà una buona ragione per sospettare del suo valore, delle sue intenzioni, della sua integrità e onestà.
10. L'impiegato che avrà svolto il suo lavoro fedelmente e senza errori per cinque anni avrà un aumento di paga di cinque centesimi al giorno, ammesso che i profitti della ditta lo permettano.
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La foto di una schiera di impiegati al lavoro è ripresa dal film "Il posro" di Ermanno Olmi