Regioni a Statuto speciale. Che Casta!
I dentisti gratis per buona parte della popolazione, i buoni vacanza, il riscaldamento pagato, la tata familiare, le sovvenzioni a pioggia per aziende e privati, le migliaia e migliaia... di dipendenti assunti. Ecco alcuni dei privilegi di cui godono - chi più chi meno - le cinque Regioni a statuto speciale. Privilegi pagati dagli altri Italiani, quelli che in quelle Regioni non vivono. Perché tra i tanti scandali italiani, l'esistenza delle Regioni a statuto speciale è davvero un relitto del passato. È caduta l'Urss, si è riunificata la Germania, ma le Regioni autonome non si toccano, così che nel nostro Paese continuano a esistere cittadini di serie A e cittadini di serie B. Per la prima volta un libro presenta i veri conti, e ricostruisce i contorni di una anomalia che economicamente e storicamente appare sempre più priva di significato.
Una analisi complessiva delle differenze (con dati e tabelle) delle spese generali tra le Regioni a statuto speciale e quelle ordinarie. Cinque capitoli, uno per ogni Regione speciale per elencare i singoli privilegi e gli sprechi. Sanità, dipendenti, trasporti, spese per gli organismi istituzionali. I maggiori favoritismi sono al Trentino, seguito dalla Valle dAosta; i maggiori sprechi in Sicilia. In questo caso le differenze sono nelle prestazioni sociali o di assistenza alle imprese che alcune Regioni speciali offrono a differenza del resto del Paese. Esempio: il Trentino, che ha il dentista pagato per i ragazzi entro i 15 anni e nel resto dItalia no, ecc.; le imprese hanno una rete di assistenza e di finanziamenti e gli altri no...