ELETTRICITA’, LA RIVOLUZIONE DEL 1° LUGLIO AVANZA E INTERESSA TUTTE LE FAMIGLIE
L’Italia si scopre in ritardo normativo sulla liberalizzazione del mercato elettrico, prevista dal primo luglio prossimo e che riguarderà anche le famiglie. Sono oltre 27 milioni i contratti di fornitura elettrica interessati. E per centrare i termini, il governo corre ai ripari con un decreto che consenta la prosecuzione dei contratti di fornitura già in essere, in attesa che sia approvato il ddl energia, cui è affidata la gestione della fase di transizione al mercato libero. Così, il ministero dello Sviluppo economico si prepara ad avviare le consultazioni con le società elettriche e l’Autorità per l’energia, Questo per garantire l'approvvigionamento dei clienti e il passaggio automatico (in mancanza di una esplicita e diversa scelta) dei loro contratti di fornitura dalle società di distribuzione a quelle di vendita.
Inoltre, il provvedimento allo studio dei tecnici del ministero di Pierluigi Bersani dovrebbe prevedere l’obbligo della separazione tra le società di distribuzione di elettricità da quelle di vendita, e la formulazione delle nuove tariffe sociali visto che da luglio il prezzo dell’energia sarà quello di Borsa.
L´Autorità sta ancora lavorando ad uno studio che porterà alla determinazione della nuova struttura tariffaria. A giorni sarà reso noto il testo del secondo documento di consultazione pubblica che accoglierà i suggerimenti inviati da associazioni dei consumatori e aziende. L´idea resta quella di chiudere col passato, con le agevolazioni che fino ad oggi hanno garantito prezzi bassi ai single benestanti (che usano meno energia) e bollette salate alle famiglie più numerose. Cadrà quindi la soglia dei 3 kW di potenza per lasciare spazio ad uno schema più agile, con costi legati ai consumi effettivi. Finirà anche l´era delle utenze "non residenti" e arriveranno per tutti (anche se entro il 2011) i contatori elettronici.
Quindici - Federutiliy