APPROVATA IN COMMISSIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE LA NUOVA LEGGE REGIONALE SULL’ AGRITURISMO

Mario Sala: “Legge innovativa per i novecento agriturismi lombardi.”

Riceviamo e pubblichiamo:

“L’agriturismo in Lombardia - afferma il relatore della legge, Mario Sala (F.I.) - sarà sempre più decisivo per la permanenza dei produttori agricoli nelle zone rurali, perché favorisce la multifunzionalità dell’azienda agricola: per questo guardiamo con simpatia al bel tentativo imprenditoriale di oltre 900 aziende agricole lombarde che potranno contare su una legge innovativa e importante perché:

• Sostiene il trend di crescita del settore, favorendo l’originalità dell’agriturismo lombardo, cioè l’ assoluta e apprezzatissima connessione tra l’azienda agricola e l’attività agrituristica.

• Contribuisce allo sforzo degli agricoltori di ristrutturare e restaurare fabbricati rurali inutilizzati, spesso veri e propri monumenti alla bellezza del paesaggio lombardo, da destinare all’attività agrituristica.

• Allarga a molte aziende agricole l’interesse verso l’agriturismo, poiché fa sì che il turista abbia la certezza che i prodotti tipici gustati in azienda provengano dall’azienda agricola stessa o da quelle della zona: questo favorirà l’emergere di originali “distretti” agrituristici.

• Sollecita un’imprenditorialità negli agricoltori (e nei loro figli, molti dei quali in questi anni sono tornati in azienda per occuparsi di questo settore) a pochi anni dal blocco degli aiuti comunitari in agricoltura.”

Ecco - continua Sala - i punti salienti del progetto di legge, che ha la finalità (art. 1) di favorire la permanenza dei produttori agricoli nelle zone rurali ,di recuperare il patrimonio edilizio rurale e montano, di valorizzare le produzioni tipiche e tradizionali:

• Obbligo per tutti gli agriturismi di documentare la prevalenza dell’attività agricola su quella agrituristica e la connessione di quest’ultima all’agricoltura esercitata in azienda. Viene comunque stabilito un limite massimo di dieci ospiti e quaranta pasti/giorno per gli agriturismi familiari e di sessanta ospiti e 160 pasti/giorno per gli agriturismi aziendali (art. 2 e 3),

• Istituzione di un elenco degli operatori agrituristici e - per i nuovi operatori - di un corso di formazione e preparazione all’esercizio dell’attività agrituristica. Varo di un Osservatorio regionale a supporto della promozione e della qualità del sistema agrituristico lombardo (art.4 e 12),

• Semplificazione dei rapporti con la pubblica amministrazione in linea con la recente legge regionale sulla competitività delle imprese e requisiti igienico sanitari in linea con le normative vigenti a livello europeo, nazionale e regionale (art.5 e 7),

• Possibilità di ristrutturare e utilizzare per l’attività agrituristica gli immobili rurali facenti parte dell’azienda agricola (art. 6 ),

• Certezza per il turista che i pasti gustati presso l’agriturismo siano preparati con prodotti della stessa azienda agricola ( 30%) o della zona (40%), con l’obbligo per l’agricoltore di pubblicizzare la provenienza dei prodotti utilizzati nella ristorazione (art. 8)”.

“Auspico - aggiunge Sala - una pronta approvazione in sede comunitaria del piano regionale di sviluppo agricolo che prevede - tra l’altro - 53 milioni di euro nei prossimi 7 anni a favore della multifunzionalità dell’azienda agricola rendendo così disponibile per l’agriturismo fondi consistenti”.

“ Sono molto soddisfatto - conclude Sala - perché, così come per la legge sulla Competitività della quale sono stato relatore nel gennaio u.s., anche questa legge per l’ agriturismo ha raccolto un consenso molto al di là dei partiti della maggioranza, a dimostrazione che la virtuosa anomalia lombarda continua e ha un futuro…”

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