A2A - 1 - LA NUOVA SQUADRA (AEM Milano e ASM Brescia) DEBUTTA IN BORSA

Debutto non troppo brillante quello della neonata A2A a piazza affari nei giorni scorsi. La newco intanto ha realizzato l'attesa rivoluzione in casa propria definendo il nuovo organigramma. Una squadra di quarantenni organizzata intorno alla figura del direttore generale, Renato Ravanelli che, secondo notizie stampa, si articola in 3 aree tecnico-operative, 6 business unit e 3 unità organizzative. In base all'atto firmato dal presidente Giuliano Zuccoli, il dg Ravanelli avrà la responsabilità di gestire le aree corporate e mercato, mentre il condirettore Paolo Rossetti si occuperà dell'area tecnico operativa: a sua volta articolata nelle unit Sistemi energetici, Calore e Servizi, Ambiente, Reti Elettriche, Gas e Servizi Idrici integrati. Di fatto, gli incarichi più rilevanti sono stati affidati a Patrizia Savi, ex Aem ora cfo della Finanza Strategica e del Controllo di Gestione; Mauro Miglio, ex Edison, che supporterà il vertice nelle operazioni di M&A; Nicola De Jorio Frisari, ex Asm, a cui è affidata la Direzione del Personale e dei Servizi Generali. C'è poi un altro tridente importante nel team di Ravanelli, quello a cui è stato affidato il Trading e di cui fanno parte Ester Benigni (ex Edison e Aem), Paolo Pedergnana e Annamaria Arcudi (ex Eni, ora a Plurigas).

Definito l'organigramma interno, A2A attende ora le nomine del consiglio di sorveglianza a cui stanno lavorando i sindaci Letizia Moratti e Paolo Corsini. Una partita in salita, quella per le poltrone del consiglio, a causa di alcuni ricorsi presentati al Tar e dei giochi politici nei rispettivi consigli. Da parte bresciana sono 37 i pretendenti, quasi doppia la lista di Milano. La definizione di 12 poltrone sarà comunque conclusa dai due sindaci, mentre altri tre consiglieri dovrebbero essere scelti dalle minoranze. Quei piccoli azionisti che hanno portato all'attenzione della Consob e della commissaria Ue Neelie Kroes lo statuto della nuova realtà. Secondo fonti finanziarie proprio con lo scopo di farsi valere nella definizione delle cariche. «Per noi nulla è cambiato - commentano da Aem - il nostro statuto è in regola». Così, in attesa di conoscere il parere della Consob sui rilievi mossi dai piccoli azionisti, il gruppo ha messo a punto la nuova struttura interna per avviare, a febbraio, la riorganizzazione di Delmi e il rinnovo dei patti parasociali in Edison.

Proprio due giorni fa, a seguito dell'esercizio di warrant, Edf è salita al 19,4% e Transalpina di Energia (la scatola con cui A2A è in Foro Bonaparte) è scesa al 61,3% (dal 63,3%). Per A2A ieri è stata nuovamente una giornata negativa. Dopo l'opaco debutto (-2,07%), il titolo della utility ha chiuso a 3,03 euro (-1,24%).

Quindici - Federutility

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