Chiesto al Governo un sostegno per aziende agricole

Lo domanda la Commissione regionale agricoltura. Per la situazione Pedrazzi (Lega): “In provincia di Sondrio costi produzione mangimi lievitati del 30%. Quelli dei concimi del 100%. Serve intervento urgente”.

Milano, 17 marzo. Via libera dalla Commissione Agricoltura, montagna, foreste e parchi di Regione Lombardia alla risoluzione che prevede aiuti e sostegno alle aziende agricole e al comparto agroalimentare lombardo.

“Il documento che abbiamo licenziato oggi, - spiega Simona Pedrazzi, componente della commissione Agricoltura al Pirellone - vuole essere un segnale di vicinanza e supporto ad un comparto, quello agroalimentare lombardo, che sta vivendo un momento drammatico, acuito ancor di più dall’ escalation del conflitto tra Russia e Ucraina. Le pesanti ripercussioni del continuo e incontrollabile aumento delle materie prime e dell'energia, coinvolgono tutti i comparti produttivi agricoli e della zootecnia, nessuno escluso. I costi di produzione dei mangimi, ed esempio, secondo i dati forniti da Coldiretti Sondrio, nell’ultimo anno hanno registrato un incremento di circa il 30% mentre quelli dei concimi, addirittura del 100 %. A rischio chiusura sono moltissime aziende, che vivono con grandissima incertezza il proprio futuro”

“Attraverso questo documento condiviso da tutte le parti politiche, - prosegue Pedrazzi - la Commissione Agricoltura, chiede alla Giunta Regionale di impegnarsi a sollecitare il Governo ad adottare iniziative utili a reperire ulteriori risorse per la riduzione del carico fiscale e parafiscale sui prodotti energetici, in favore proprio delle aziende agricole e dell'intero comparto agroalimentare. Inoltre, chiede alla Giunta di sollecitare il Governo affinché sblocchi, in tempi brevi, le risorse del PNRR per accelerare il piano di transizione ecologica e ad alleviare il peso del debito, introducendo premialità per rafforzare le filiere più in difficoltà, rendendo il settore agro-energetico un'opportunità di crescita e di sviluppo per tutte le imprese agricole.

Il documento, esorta anche a promuovere il confronto tra le rappresentanze degli allevatori e quelle del settore della trasformazione, per concordare condizioni contrattuali in grado di assicurare la sostenibilità finanziaria degli allevamenti lombardi. Infine, a sostenere politiche che incentivano l’utilizzo degli effluenti zootecnici come risorsa energetica per  la produzione di energia rinnovabile, considerando anche il valore fertilizzante del digestato e affrontando, nella logica dell’economia circolare, anche gli aspetti gestionali del suo utilizzo agronomico, affinché le aziende possano coniugare all’eventuale sostegno al reddito  connesso alla produzione di energia anche un risparmio sui costi di acquisto di fertilizzanti di sintesi.

La risoluzione - conclude Pedrazzi - verrà discussa nel prossimo Consiglio Regionale previsto per il 22 marzo. Il mio auspico è che in quella sede possa essere approvata all’unanimità.

Ci aspettiamo adesso che anche l’Unione Europea intervenga attivamente per sospendere la PAC e il Green Deal al fine di fornire più risorse ai nostri agricoltori, che non possono in questo momento storico anteporre le tematiche ambientali a quelle di approvvigionamento alimentare”.

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