Agricoltori in Piazza a Sondrio con tante presenze istituzionali

Consegnate al Prefetto proposte e richieste di Coldiretti per il mondo agricolo. Un documento per denunciare e fermare le speculazioni a danno delle imprese agricole di Valtellina e Valchiavenna e per rilanciare il settore anche grazie alle energie rinnovabili

SONDRIO – Un fiume di bandiere gialle, con centinaia di agricoltori scesi da valli e montagne di Valtellina e Valchiavenna per raggiungere il centro di Sondrio, dove si è da poco conclusa la mobilitazione davanti alla prefettura in corso Vittorio Veneto:  “Abbiamo appena consegnato al Prefetto due documenti, da una parte la denuncia e la richiesta urgente di fermare le speculazioni a danno delle imprese agricole della provincia di Sondrio e dall’altra le proposte e le richieste rivolte al presidente del consiglio Mario Draghi per dare respiro al mondo agricolo e restituire traiettorie di speranza e di futuro sbloccando ulteriori fondi per investire in fonti energetiche alternative e sostenibili. Un incontro nella massima cordialità, che ha visto anche un brindisi a base di latte munto questa stessa mattina nelle nostre stalle”.

Così Silvia Marchesini, presidente di Coldiretti Sondrio, al termine dell’incontro con il prefetto Salvatore Rosario Pasquariello, che ha raccolto le istanze di Coldiretti confermando la volontà di trasmetterle a livello centrale per trovare al più presto soluzioni reali e concrete. Insieme al documento, il presidente Marchesini e una delegazione di imprenditori hanno consegnato simbolicamente al Prefetto una confezione di formaggio, a dimostrazione delle eccellenze agroalimentari che la nostra provincia produce e che vuole e deve continuare a produrre. Un gesto simbolico a testimoniare la grande volontà di salvaguardare un sistema produttivo fatto di persone e tradizioni invidiate e copiate in tutto il mondo, che in provincia di Sondrio conta su una straordinaria biodiversità agroalimentare e vede l’agricoltura investita di un importante ruolo identitario, culturale e sociale, che si traduce anche nel presidio del territorio, dei suoi prodotti, alpeggi e nel preservare i muretti a secco millenari che l’Unesco ha riconosciuto come patrimonio dell’umanità. “Si tratta di un sistema di importanza inestimabile che, senza l’agricoltura, non avrebbe futuro. Ha assunto così importante valore la presenza oggi, qui a Sondrio, degli assessori regionali alla montagna Massimo Sertori e all’agricoltura Fabio Rolfi, oltre alla consigliera regionale Simona Pedrazzi, che non hanno voluto far mancare, con i loro interventi, la vicinanza al mondo rurale e alle istanze espresse da Coldiretti”.

A rimarcare il ruolo sociale dell’iniziativa, anche il dono simbolico di una bottiglia di latte a sorella Pinuccia della Piccola Opera di Traona, mentre un carico di prodotti lattiero caseari raggiungerà nei prossimi giorni la struttura.

Sostegno e vicinanza alle aziende anche dal mondo politico locale, con la presenza e gli interventi dei presidenti delle Comunità Montane di Sondrio, Tirano, Morbegno e Chiavenna oltre ai sindaci di Valfurva, Livigno, Grosio, Lovero Vervio, Ponte in Valtellina, Teglio, Albosaggia, Faedo, Caiolo, Dubino, Cosio Valtellino, Chiavenna, Chiuro e di decine di consiglieri comunali. Presenti anche il presidente dalla Provincia Elio Moretti e del Bim  Alan Vaninetti.

La difficile situazione congiunturale determinata dal significativo aumento del costo dell’energia e dal parallelo aumento dei mangimi e dei concimi – si legge nella missiva di Coldiretti - sta facendo venir meno la ripartenza delle imprese italiane. A preoccupare soprattutto l’oscurità sul futuro, con oltre 1 impresa su 5 (21%) che si dichiara incerta circa la situazione economica della propria impresa nei prossimi 12 mesi. Coldiretti e i suoi associati hanno sempre saputo che la stabilità costituisce il più prezioso dei terreni, per garantire sviluppo e benessere.

“È dunque urgente – rilancia il presidente Marchesini - che almeno una parte delle risorse del Pnrr già stanziate per l’agricoltura, come gli 1,2 miliardi per i contratti di filiera e 1,5 miliardi per il fotovoltaico senza consumo di suolo, vengano messe quanto prima a disposizione delle imprese con semplici decreti ministeriali. Inoltre, sul fronte del credito, sarebbe fondamentale incentivare operazioni di ristrutturazione e rinegoziazione del debito delle imprese agricole attraverso la garanzia del 100% pubblica e gratuita di Ismea”.

L’urgenza è dunque sbloccare in tempi brevissimi un flusso di risorse capace di accelerare il piano di transizione ecologica e alleviare il peso del debito, senza uccidere la capacità di investimento delle aziende. “E’ importante cogliere le opportunità che vengono dall’economia circolare dotando il Paese di una riserva energetica sostenibile attraverso un fotovoltaico intelligente che non consuma suolo fertile e una rete per il biometano. Fondamentale anche sbloccare la proroga degli incentivi al biogas e il finanziamento degli impianti che hanno presentato domanda al Gestore dei Servizi Energetici (Gse) e, altrettanto urgente, dire sì al digestato come fertilizzante per evitare di fare un favore alle multinazionali straniere”.

“Alle istituzioni oggi chiediamo di sostenere il nostro impegno volto a ottenere la giusta distribuzione del reddito nelle filiere – conclude il presidente Marchesini -, il contenimento dei costi di materie prime ed energia e ulteriori incentivi alle aziende che investono nelle energie rinnovabili e nella sostenibilità. Solo lavorando in sinergia potremo salvare migliaia di aziende, tutelare i posti di lavoro e garantire una reale ripartenza del settore. Coldiretti continuerà sempre a battersi per dare risposte concrete alle imprese”.  (17/2/2022)

Coldiretti Sondrio

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