Personale delle Province, il girotondo dei pasticci continua

Che la soppressione delle Province abbia realizzato il record assoluto, dal 1945 ad oggi, in fatto di pasticci era acquisito. Ne è dimostrazione ulteriore il comunicato sindacale che pubblichiamo:

"SOPRANNUMERARI PROVINCE E INSERIMENTO IN PIATTAFORMA NAZIONALE. Sappiamo che a tutte le Province è pervenuta una nota da parte dell'Unione delle Province in cui le si informa che devono  inserire i soprannumerari entro il 15 novembre. Si tratta chiaramente di una forzatura visto che il termine è ordinatorio e non perentorio.  Alla luce di problematiche evidenti quali: la non completa trasmissione dei dati definitivi dei soprannumerari alla Regione da parte delle Province, della mancata comunicazione dei numeri certi dei lavoratori che Regione Lombardia ritiene necessari per svolgere, nelle Province, le funzioni non fondamentali su delega regionale, la mancata comunicazione, da parte di alcune Province, degli elenchi dei soprannumerari alle OO.SS. Territoriali e alle RSU, la mancanza degli elenchi nominativi dei soprannumerari nelle varie Province, a cui si aggiunge: l’incertezza sull’accordo che dovrebbe essere stipulato tra Regione Lombardia, UPL e ANCI in sede di Osservatorio Regionale, che potrebbe vedere anche delle modifiche rispetto al documento che ci era stato consegnato, la data dell’incontro dell’Osservatorio Regionale che probabilmente slitterà al 20 novembre, quindi ben oltre il 15, riteniamo che sia opportuno attendere nell’inserimento dei soprannumerari sulla piattaforma nazionale almeno fino a quando avremo gli elenchi del personale che resta sulle funzioni non fondamentali.

Per alcuni lavoratori poi le conseguenze potrebbero essere anche più pesanti, come nel caso della Polizia Provinciale Ittico-venatoria, nel caso non passasse l’emendamento in legge di stabilità.
Inserire oggi tutti i soprannumerari comporta che l’unico modo di modificare il loro Status sarà quello di poterli effettivamente togliere dalla Domanda Offerta, a questo punto non crediamo sfugga a nessuno l’importanza delle esigenze di personale che dichiarerà Regione Lombardia.
Questa problematica, nonostante i nostri continui solleciti, non è stata ancora affrontata nel dettaglio.
Nessun problema invece ad inserire in piattaforma i lavoratori dei Centri per l'Impiego, a patto che non entrino, nella domanda-offerta, la stessa cosa vale per i pensionati  e i pensionandi che applicano o meno le regole pre-Fornero, anche questi non dovranno entrano nella domanda-offerta.
Solo un fronte comune di tutti i lavoratori delle Province può bloccare l’ennesimo pasticcio e l’ennesima ulteriore confusione.  Ad oggi non abbiamo ancora neanche la certezza che le province firmeranno la nuova ipotesi di accordo con Regione Lombardia e ANCI, e, se anche fosse, la firma sarà ben oltre il 15 novembre e allora i giochi saranno già fatti.

FP CGIL Lombardia    FPS CISL Lombardia    UIL FPL Lombardia
Maví Gardella                  Mauro Ongaro        Salvatore Maisto

 

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