Della "Manovra" ci, Vi, interessa la semplificazione burocratica

Le misure di "deburocratizzazione" contenute nel Decreto Legge

Spesso balzano alle cronache clamorosi esempi di inciampi burocratici che complicano, rallentano e talvolta impediscono opere sia pubbliche che private. Vale per leggi, per regolamenti, per la catena di timbri necessari, per le molteplici interpretazioni, per diversità fra soggetti e soggetti pur similari. Della stupidità burocratica è sempre stato portato l'esempio del certificato di nascita, competenza dei Comuni. Per decenni era rimasta in vigore la norma della durata che era di tre mesi. Dopo tale periodo bisognava tornare all'anagrafe e fare un nuovo certificato come se di tre mesi in tre mesi cambiasse la data in cui il richiedente era nato.
Nella "Manovra" c'è una parte, - per la quale viene coniato il termine deburocratizzazione" - che introduce una serie di provvedimenti volti a percorrere l'attesa semplificazione. Li riportiamo tal quali lasciando ad altri le valutazioni sul complesso delle scelte governative

SEMPLIFICAZIONE
Disposizioni urgenti per la deburocratizzazione, la tutela della salute, le politiche attive del lavoro e altre esigenze indifferibili (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni per la deburocratizzazione, la tutela della salute, le politiche attive del lavoro e altre esigenze indifferibili.

Di seguito alcune tra le principali misure previste.

1. MISURE PER IL LAVORO
Il decreto contiene disposizioni in materia di:

CIGS per riorganizzazione o crisi aziendale – si consente la proroga degli ammortizzatori sociali per il 2018 e 2019 per le imprese con più di 100 dipendenti, che abbiano problemi occupazionali. La cassa integrazione può essere concessa per 12 mesi per riorganizzazione aziendale e sei mesi per il caso di crisi;
trattamento di mobilità in deroga – il trattamento di mobilità in deroga è concesso per 12 mesi a favore di quei lavoratori che hanno cessato o cessano la mobilità ordinaria o in deroga dal 22 novembre 2017 al 31 dicembre 2018 a condizione che a questi lavoratori siano applicate misure di politica attiva. La stessa misura si applica ai i lavoratori dell’area di Termini Imerese e Gela che godono di tale trattamento dal 2016.
riforma della governance dell’Agenzia nazionale per il lavoro (Anpal);
abolizione del libro unico del lavoro;
semplificazione del rapporto biennale del personale;
semplificazione in materia di imprese dello spettacolo;
semplificazione del deposito dei contratti collettivi;
semplificazione in materia di appalti;
semplificazione della gestione separata.

2. MISURE PER LO SVILUPPO ECONOMICO
Il decreto contiene disposizioni in materia di:

semplificazione per le imprese agro-alimentari,
riduzione oneri per le start-up, le piccole e medie imprese innovative e gli incubatori;
riduzione di oneri informativi e obblighi delle imprese;
snellimento delle procedure per la costituzione di società di capitali;
definizione dei registri distribuiti (blockchain) e sostegno, con un fondo di venture capital con Cassa Depositi e Prestiti per investire nelle startup innovative e si creato un fondo blockchain per utilizzare questa tecnologia a sostegno del made in Italy;
incentivazione utilizzo strumenti di notificazione telematica;
norma “Bramini” – si introducono norme a tutela di chi ha debiti nei confronti delle banche ma vanta crediti nei confronti dello Stato;
disposizioni per favorire la circolazione degli immobili oggetto di donazione;
esenzioni in materia di invenzioni dei ricercatori delle università e degli enti pubblici di ricerca;
RC auto equa sul territorio – Per realizzare una RC auto equa, con canoni differenziati rispetto al territorio, si eliminano i vincoli di trasferimento della polizza da un assicuratore a un altro.

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