ANDAR PER PREZZI, VALUTAR LA SPESA. CI HA PENSATO LA CAMERA DI COMMERCIO SCOPRENDO CHE IN PROVINCIA L'INFLAZIONE È PIÙ BASSA 2013aprile10.70

Nella seconda parte del 2012, esaurito l'effetto dell'aumento dell'Iva, è stato rilevato un rallentamento dell'inflazione, che è comunque aumentata, tra gennaio 2012 e gennaio 2013, del 2,2% in provincia di Sondrio. Gli aumenti registrati da noi risultano lievemente più sostenuti rispetto alla media dei principali capoluoghi lombardi e alla media nazionale, ma i punti vendita del Sondriese risultano più convenienti rispetto al resto della Lombardia e dell'Italia se se considerano gli ultimi tre anni. L'aumento dei prezzi da noi è stato del 4,9% contro il 5,2% regionale e il 5,6% nazionale.

Questi sono i dati che emergono dalla settima rilevazione dei prezzi al consumo effettuata nel gennaio scorso da Ref Ricerche, per conto della Camera di Commercio, in collaborazione con Unione del commercio del turismo e dei servizi della provincia di Sondrio e con Confartigianato Imprese Sondrio. Nonostante il rincaro registrato nel secondo semestre del 2012, i consumatori locali pagano un costo inferiore dell'1% rispetto a quello medio della Lombardia.

Sondrio rimane una delle città più virtuose anche dal punto di vista dei costi dei servizi, sia quelli alla persona che quelli ad esempio per l'auto, mentre i prezzi delle consumazioni al bar risultano leggermente più alti rispetto alla media lombarda. Le rilevazioni sono state effettuate su 27 punti vendita di Sondrio e dintorni tra ipermercati, supermercati, hard discount, dettaglio alimentare, macellerie e panetterie, raccogliendo complessivamente circa 1100 quotazioni di prezzo di 23 prodotti di elevato valore simbolico che si caratterizzano per il basso valore unitario e l'elevata frequenza di acquisto.

Sul fronte dei servizi sono stati visitati 64 punti vendita, tra pizzerie, bar, lavaggi auto, gommisti, estetisti, parrucchieri e lavanderie, per raccogliere circa 300 quotazioni di prezzo. Il paniere raccoglie servizi che vanno dal cappuccino alla pizza, dal panino alla spremuta d'arancia, dalla messa in piega alla tintura, dal lavaggio auto al servizio lavanderia per un abito da uomo o per una gonna. Bevande e brioche da noi costano di meno.

In generale, le consumazioni al bar a Sondrio risultano più care dell'1,6% rispetto alla media lombarda, seppure, nell'ultimo anno, siano aumentate di meno. Continuiamo a spendere meno per un pasto in pizzeria, 8,30 da noi contro una media di 9,43, dal parrucchiere, dall'estetista, per le gomme e il lavaggio dell'auto: nonostante gli aumenti, Sondrio rimane una delle città più virtuose dal punto di vista dei costi per i servizi.

Se è interessante il raffronto con gli altri capoluoghi della Lombardia, lo è ancora di più, per le evidenti affinità, quello con i comuni montani quali Bolzano, Aosta, Trento, Belluno e Verbano Cusio Ossola, dal quale Sondrio esce quale più conveniente per la spesa alimentare che costa quasi l'1% in meno rispetto alla media di tutti gli altri. Basti pensare che Bolzano è sopra questa media dell'11,4% e Aosta del 5,4%.

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