La Valtellina a Lugano con le sue eccellenze agroalimentari

Missione a Lugano per un gruppo di piccoli operatori del settore agroalimentare, accompagnati dalla Camera di Commercio di Sondrio. 7 aziende valtellinesi si sono presentate al mercato ticinese, nella prestigiosa piazza di Lugano, in occasione di un workshop organizzato il 3 giugno, con base presso il centralissimo ristorante "Orologio".

L'iniziativa rientra nella programmazione della terza edizione del "Club degli Esportatori", il progetto finalizzato a sostenere i processi di internazionalizzazione delle imprese valtellinesi, con due distinti percorsi, quello "basic", dedicato alle imprese che si affacciano per la prima volta ai mercati esteri, e quello "senior", per le imprese più esperte.

La missione di Lugano, dedicata al gruppo "basic", è stata preceduta da un percorso formativo per far conoscere alle aziende le opportunità offerte dal mercato svizzero e le modalità operative di approccio alla distribuzione ed alla committenza nei diversi settori di riferimento.

Gli imprenditori sono stati altresì assistiti individualmente, tramite l'affiancamento professionale in azienda, per valutare le aree e i prodotti più idonei per l'export.

La Camera di Commercio di Sondrio, in collaborazione con la Camera di Commercio italiana per la Svizzera (CCIS), ha quindi selezionato un gruppo di potenziali clienti esteri da far incontrare alle aziende.

Presenti a Lugano l'Azienda agricola Boffalora, produttrice anche di miele, l'Azienda agricola Walter Menegola, Francesca Traversi per l'Azienda Rumo e la Distilleria Invitti, l'Azienda agricola Dirupi e Terrazzi Alti di Siro Buzzetti.

In rappresentanza del settore food era presente la Dolciaria Valtellinese con la sua gamma di prodotti da forno tipici valtellinesi realizzati artigianalmente con ingredienti selezionati. Per il settore del turismo ha partecipato la società In Valtellina.

L'evento organizzato a Lugano è stato introdotto da una conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa e dei prodotti valtellinesi, che ha visto al tavolo dei relatori il segretario generale della Camera di Commercio di Sondrio, Marco Bonat, e il segretario generale della Camera di Commercio italiana per la Svizzera (CCIS), Fabrizio Macrì. La conferenza stampa e' stata anche l'occasione per effettuare una panoramica sulla composizione del nostro sistema delle eccellenze agroalimentari e del nostro sistema turistico, con grande interesse da parte della stampa locale.

Le aziende valtellinesi hanno poi incontrato i clienti esteri secondo un'agenda prefissata di incontri, coordinati da Antonella Reghenzani, responsabile dell'area Promozione della Camera di Commercio.

L'evento si è concluso con una cena, che è stata aperta con un antipasto a base di bresaola, per proseguire con i tradizionali pizzoccheri valtellinesi ed una sella di capriolo e, in chiusura, i dolci della tradizione nostrana. Le pietanze sono state accompagnate dai vini di tutti i viticoltori presenti, a cominciare dal rosso di Valtellina per chiudere con lo Sforzato.

Ciascun vino degustato a tavola è stato presentato dal produttore che ne ha descritto tutte le peculiarità, trasmettendo alla folta platea la passione che viene dedicata al lavoro quotidiano.

Savino Angioletti, presidente dell'Associazione Svizzera Sommelier Professionisti della sezione del Ticino, ha poi descritto le caratteristiche distintive di ciascun vino a tutti i convenuti.

E dopo il caffè, una degustazione di distillati della Valtellina.

Grande la soddisfazione anche da parte dei produttori valtellinesi che hanno potuto incontrare sia i piccoli importatori che la grande distribuzione, acquisendo contatti importanti per il futuro, tra questi note vinarie del centro di Lugano e del Ticino.

L'internazionalizzazione è un tema su cui la Camera di Commercio di Sondrio sta investendo da diversi anni - afferma il presidente della Camera di Commercio Emanuele Bertolini - sia attraverso l'erogazione di contributi che con progetti specifici, come il Club degli Esportatori. Riteniamo di grande importanza - conclude Bertolini - accompagnare in tutte le fasi dell'internazionalizzazione chi con l'estero non ha mai lavorato oltre a continuare a supportare chi già da tempo esporta e vuole esplorare nuovi mercati. E i risultati, con un +7% dell'export provinciale nel 2012 rispetto al 2011, ci stanno dando ragione.

www.gazzettadisondrio.it 10.6 n.16/2013, anno XVII

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