TRENI PER LE NOSTRE VALLI: RFI LAVORA MA NON BASTA

Non più tabù da nascondere, ma argomento centrale della politica locale da affrontare a viso aperto. E quanto prima. I disservizi del trasporto ferroviario locale entrano a pieno titolo nell’agenda di enti ed istituzioni.

Le tappe
Dopo la raccolta firme dell’esponente di Fratelli d’Italia Gianfranco Bordoni, l’ordine del giorno approvato all’unanimità in consiglio comunale a Sondrio e le prese di posizioni di Andrea Massera, ex assessore della prima giunta Scaramellini ed esponente di Sondrio liberale e anche del sindaco di Chiavenna Luca Della Bitta e del presidente della Comunità montana Valchiavenna, Davide Trussoni che hanno scritto in Regione, ma anche al prefetto di Sondrio Roberto Bolognesi, per chiedere un impegno maggiore a far sì che i disagi, continui, delle ultime settimane non si ripetano più, arriva la presa di posizione autorevole dell’assessore alla Montagna, Massimo Sertori.

«Di fronte a una situazione che non è più sostenibile - dice Sertori -, verificato che la maggior parte dei guasti sono dovuti alla rete, questa mattina (ieri per chi legge, nda) ho sentito il presidente Fontana che ha chiesto subito un incontro all’amministratore delegato di Rfi. Questo incontro avrà luogo nei prossimi giorni. In quella sede chiederemo chiarimenti e soprattutto di conoscere i tempi previsti per gli interventi che l’azienda ritiene di mettere in campo per migliorare l’efficienza e l’affidabilità della rete che oggi è evidentemente insufficiente».

La relazione
Un’affermazione che nasce oltre che dall’esperienza di queste ultime settimane, anche dai dati del report che Sertori si era fatto fare alla fine di settembre secondo cui in un mese sulla linea Tirano- Sondrio-Milano c’erano stati 18 guasti ai binari e solo il 72% dei treni era giunto puntuale a destinazione.

«Il problema più grave che riscontriamo è il cattivo funzionamento dei passaggi a livello – si leggeva nella relazione -, il cui guasto determina lo stop dei treni e richiede l’intervento delle forze dell’ordine per regolamentare il traffico stradale». Non esenti da guasti neppure i treni: una decina i casi nel solo mese di settembre. Se si aggiungono i disastri di ottobre e di questo inizio di novembre non è difficile capire il diffuso malcontento e le prese di posizione anche all’interno dell’area di centrodestra che finora si era dimostrata particolarmente timida sull’argomento.

«Raccogliamo quotidiane e diffuse segnalazioni in merito al malfunzionamento del servizio di trasporto ferroviario da parte di cittadini del nostro territorio – hanno scritto Della Bitta e Trussoni -. In particolare i disagi sono relativi alla tratta Tirano-Milano e incidono in maniera molto negativa sui percorsi di studio dei nostri studenti delle scuole superiori e universitari, sui lavoratori pendolari e sugli importanti flussi turistici verso la nostra realtà territoriale».

Stessa lamentela era arrivata anche da Michele Fedele, responsabile provinciale della Cisl per il trasporto, che, ribadendo una richiesta avanzata ormai da tempo, insiste sulla necessità di mettere al tavolo provinciale, della cui convocazione deve occuparsi il prefetto Bolognesi, i tecnici sia di Rfi che di Trenord perché soltanto dal lavoro insieme possono scaturire risposte adeguate.

Prova a metterci un po’ di ottimismo, invece, Loretta Credaro, appena rieletta presidente della Camera di commercio di Sondrio. «Rfi in realtà sta facendo gli interventi sulla linea anche in previsione olimpica - dice ricordando i cantieri estivi -, purtroppo non bastano a risolvere problemi che si trascinano da anni. Proviamo a guardare con favore questo aspetto, facendo presente che gli utenti sono anche disposti a tollerare qualche disguido avendo però la certezza di un miglioramento. Quanto a Trenord ci sono stati moltissimi confronti e confido che da qui in poi le cose possano migliorare. Ma certo finché le infrastrutture non saranno perfettamente in ordine sarà difficile avere un servizio efficiente».

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