Latte e derivati, Fava (assessore regionale) durissimo col Governo

Riceviamo  una durissima contestazione di Gianni Fava, assessore all'Agricoltura della Lombardia, n3i confronti del Governo sulla questione dell'etichettatura di latte e derivati. Se ci sarà una risposta pubblicheremo data l'importanza della questione.

"(Lnews - Mantova) "Al ministro prestigiatore Maurizio Martina l'esibizione insieme al premier Renzi sul decreto di etichettatura del latte e' venuta male, perche' come ha scritto oggi Luigi Chiarello su 'Italia Oggi' e' ben chiaro chi e' che comanda in questo governo: l'industria". Lo dice l'assessore all'Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, a commento dell'articolo del quotidiano economico, che rivela che "l'obbligo di indicare in etichetta l'origine del latte (Uht, sterilizzato a lunga conservazione o usato per creme, sieri, cagliate, yogurt, burro, formaggi e latticini) non si applica ai prodotti fabbricati all'estero, anche se fatti in un altro Stato dell'Unione europea".
"Peccato per Renzi e Martina, perche' avevano illuso un bel numero di allevatori e iscritti a un sindacato agricolo importante - commenta Fava - ma poi i veri padroni di Palazzo Chigi hanno imposto la linea che desideravano". "Fino a quando l'Italia sara' assente da Bruxelles e dai luoghi dove si discute e si decide la Politica agricola comunitaria - avvisa Fava - gli allevatori stiano sereni che con questo governo continueranno a illudersi con le ombre cinesi e senza progressi reali per la competitivita' dell'agricoltura. I benefici, al massimo, saranno appannaggio dell'industria". (Lnews)".

 

 

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