Bonus 110%, KO ai truffatori ma senza danni per chi è corretto

Prefetto, cui si era rivolto la Confartigianato, ha interessato a tal proposito il Governo

Si comunica che si è recentemente rivolto al Prefetto il Presidente della Confartigianato Imprese di Sondrio per esprimere la grande preoccupazione della menzionata Organizzazione e delle imprese del comparto delle costruzioni, dell’impiantistica e dell’indotto a seguito della situazione che si è verificata dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto-legge cosiddetto “Sostegni ter” che, all’articolo 28, ha introdotto talune modifiche al sistema delle cessioni del credito nelle operazioni legate alle agevolazioni di riqualificazione energetica ed edilizia degli immobili.

Il 9 febbraio scorso il Prefetto ha dunque interessato a tal proposito il Governo facendo presente che:

    • il provvedimento ha avuto un impatto fortemente negativo nei confronti delle imprese (il solo comparto delle costruzioni in provincia coinvolge quasi il 51% della forza lavoro dell’artigianato e delle PMI - circa 1800 imprese e 5000 addetti - a cui si aggiungono le imprese dell’impiantisca con circa 600 imprese e il settore del legno quasi 500 imprese);

    • quotidianamente l’associazione di cui si tratta raccoglie il disagio di chi già si trova ad affrontare le gravi ripercussioni connesse all’aumento dei prezzi delle materie e al difficile approvvigionamento delle stesse e ora è ulteriormente colpito e disorientato dalle nuove norme;

    • oltre alle criticità sopra evidenziate, legate sia alla sostenuta ripresa in atto sia a manovre speculative, la situazione risulta particolarmente pesante per quelle imprese che hanno garantito ai cittadini di poter fruire delle agevolazioni, attraverso lo sconto in fattura o l’acquisizione del credito direttamente dal consumatore, e che ora si trovano nella difficoltà, se non nell’impossibilità, di cedere a loro volta il credito, con negative ripercussioni sui flussi di cassa, sulla programmazione dell’attività aziendale e sulla tenuta occupazionale;

    • senza minimamente sminuire la portata delle frodi su cui, stando alle notizie di stampa, diverse Procure della Repubblica stanno indagando, sono da evidenziare alcuni effetti negativi che tali norme hanno, non soltanto perché, in prima battuta, provocano un blocco dell’operatività di tante imprese oneste e responsabili, ma anche per le sfavorevoli ripercussioni che producono su cittadini e consumatori che hanno fatto affidamento sulla possibilità di utilizzare l’agevolazione per adeguare i propri immobili ai più elevati standard di efficienza energetica e di sicurezza sismica;

    • il suaccennato blocco di operatività, in ultima analisi, oltre a non garantire una veloce transizione green che rappresenta uno dei più ambiziosi progetti dell’Unione europea, può comportare un “raffreddamento” della ripresa economica e, conseguentemente, del positivo andamento del PIL anche nell’ambito territoriale di questa provincia.

Il Prefetto ha infine evidenziato che il mondo produttivo di questa provincia auspica che le norme in questione vengano riviste e modificate per consentire la piena ripresa delle attività, ora di fatto sospese per l’incertezza che ne è scaturita. Le norme, pur mantenendo adeguati presìdi di controllo sulla “bontà” dei soggetti che operano nell’ambito della cessione dei crediti, devono soprattutto consentire un numero adeguato di transazioni fra coloro che partecipano alla filiera dell’intervento e, in ogni caso, ammettere sempre la possibilità di cessioni nei confronti di intermediari finanziari iscritti ai relativi albi.

     Sondrio, 12 febbraio 2022 
 

Economia