Nel 2021 meno viaggiatori stranieri anche in Valtellina e Valchiavenna

Marchesini: “Urgente definire le regole post-emergenza Covid per evitare di perdere arrivi soprattutto dall’estero in vista della Pasqua e della partenza della stagione estiva”

SONDRIO - Sei stranieri su dieci (58%) hanno dovuto rinunciare a venire in Italia nel 2021 con il dimezzamento nella spesa dei viaggiatori dall’estero e un buco di 22,5 miliardi di euro rispetto al 2019, l’ultimo anno prima della pandemia. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui nuovi dati Bankitalia relativi al 2021 che evidenzia ancora le pesanti difficoltà del settore nonostante la leggera ripresa nel confronto con il 2020. con un aumento del 2,7% del numero di viaggiatori che hanno attraversato la frontiera per una spesa in aumento però del 25%.

Una situazione che ha pagato in prima persona anche la provincia di Sondrio, con Valtellina e Valchiavenna che di fatto, già all’inizio dello scorso anno, hanno dovuto rinunciare alla stagione invernale con la chiusura degli impianti sciistici, mentre solo in estate si sono allentate le restrizioni per molti viaggiatori esteri. “Il quadro evidenzia la necessità di definire con urgenza le regole post emergenza Covid per evitare di perdere arrivi soprattutto dall'estero in vista della Pasqua, preparando così la partenza della stagione estiva” commenta Silvia Marchesini, presidente di Coldiretti Sondrio.

L’assenza di stranieri in Italia grava sull’ospitalità turistica nelle mete più gettonate che risentono notevolmente della loro mancanza anche perché – sottolinea la Coldiretti – i visitatori da paesi europei hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa.

Ad essere penalizzati sono stati anche gli oltre 25mila agriturismi nazionali dove gli stranieri in alcune regioni secondo Campagna Amica rappresentano tradizionalmente oltre la metà degli ospiti: la loro presenza è particolarmente incisiva anche nelle strutture di Valtellina e Valchiavenna.

La mancanza di vacanzieri si trasferisce a valanga sull’insieme dell’economia per le mancate spese per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Il cibo infatti – conclude Coldiretti Sondrio – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.  (11/3/2022)

Coldiretti Sondrio

Economia