LE ESIGENZE DEGLI ARTIGIANI LOMBARDI: FEDERALISMO FISCALE, INFRASTRUTTURE, POLITICHE PER LO SVILUPPO

Presentata la ricerca di Renato Mannheimer

"Le priorità che gli artigiani lombardi sottopongono al prossimo governo sono molto chiare: alleggerimento del peso fiscale, controllo dei prezzi, riduzione dei costi della politica e maggiore sicurezza. Essi rilanciano anche, con forza, la questione settentrionale: due artigiani su tre le attribuiscono grande importanza ed attualità; alcune materie sono ritenute particolarmente urgenti: federalismo fiscale, infrastrutturazione del territorio ( stradale, ferroviaria e Malpensa); politiche per lo sviluppo locale."

Ad affermarlo è stato Renato Mannheimer, martedì scorso, al Jolly Hotel Machiavelli di Milano, in presenza del direttivo di Confartigianato Lombardia e dei componenti le Unioni Regionali di Categoria.

Ad un campione qualificato di artigiani lombardi è stato chiesto: "Fra pochi mesi si formerà il nuovo governo. Quali sono le questioni più importanti che dovrà affrontare in campo economico-sociale?

Il 33% ritiene decisiva la questione fiscale: diminuire la pressione sulle imprese, ma anche su famiglie e lavoratori e attuare un serio federalismo fiscale.

Il 15% vede come priorità numero 1 un controllo sui prezzi, il 12% i costi della politica, il 10% la sicurezza dei cittadini.

La percezione dell'esistenza di una specifica questione settentrionale è mediamente alta ed è altissima nei giovani imprenditori: sono 88 su 100.

Alla domanda su quali questioni principali che i parlamentari lombardi dovranno sostenere ben 28 su 100 sentono urgente l'attuazione del federalismo fiscale e 31 su 100 la realizzazione di più funzionali infrastrutture.

La ricerca affidata a Ispo si proponeva anche di misurare il grado di fiducia e di rappresentatività di Confartigianato. Risultati decisamente positivi. La consapevolezza di aderire a Confartigianato è, tra gli associati lombardi, molto elevata. Il dato sfiora l'85% ed interessa soprattutto gli imprenditori di lunga storia imprenditoriale. Ma a dire quanto il sistema di rappresentanza di interessi della microimprenditoria sappia essere trasparente, raccogliere fiducia e creare spirito di appartenenza ci sono altri valori: per esempio un artigiano su due dichiara di sentire di appartenere soprattutto alle associazioni territoriali, ma uno su tre dichiara la propria appartenenza ad entrambe.

"Gli artigiani hanno molto chiaro cosa serve - ha detto Giorgio Merletti presidente di Confartigianato Lombardia - risultati parlano da soli; hanno chiarissimo che l'impresa va liberata dagli eccessivi vincoli che impediscono lo svilupparsi dell'iniziativa imprenditoriale; hanno altrettanto chiaro che serve un sistema funzionante, più agile e rapido, meno burocratico. Gli artigiani sanno che la competizione è oggi non solo fra imprese, ma fra sistemi territoriali, fra Paesi. Per affrontare la sfida sanno che occorre un contesto diverso: infrastrutture adeguate, amministrazione efficiente, federalismo fiscale, buona politica. Sono elementi indispensabili. Lanciamo questo messaggio oggi, nella fase elettorale, ma, vorrei fosse chiaro a tutti, su queste questioni saremo presenti e attivi anche dopo il 13 aprile.".

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