LA SITUAZIONE CONGIUNTURALE IN LOMBARDIA: CONFERMATO IL PEGGIORAMENTO

L'analisi di Unioncamere Lombardia

Martedì 3 febbraio UNIONCAMERE Lombardia ha presentato la situazione congiunturale in Lombardia relativa al quarto trimestre 2008 nella quale per le aziende artigiane manifatturiere si aggrava la fase negativa iniziata a metà dello scorso anno: la produzione cala del 7,2% su base annua e del 2,4% rispetto al trimestre precedente.

"I dati congiunturali del IV trimestre 2008 purtroppo non hanno bisogno di molti commenti" - sottolinea il Presidente di Confartigianato Lombardia Giorgio Merletti - "Siamo in una fase di grandi difficoltà che si ipotizza si protrarrà per l'intero 2009. La crisi ha accelerato fortemente ed investe tutte le tipologie di imprese, il mercato interno ed estero, i diversi paesi. Le politiche economiche, di fronte a questa improvvisa accelerazione della crisi, debbono essere, se vogliono essere efficaci, credibili e tempestive. Saranno credibili tanto più saranno concordate ai diversi livelli, fra le diverse istituzioni: dalla Regione fino all'Unione Europea". Aggiunge infine Merletti "Vorrei fare due ulteriori notazioni: la prima. Le misure sull'acceso facilitato al credito devono certo ricomprendere la possibilità di nuovi investimenti, ma anche sostenere le imprese oggi in difficoltà. Ci sono infatti imprese che sanno stare sul mercato e vivono soltanto difficoltà transitorie: esse devono poter superare questa fase. Questo abbiamo chiesto e per questo ci batteremo in ogni contesto".

La seconda. Bisogna che siano immediatamente disponibili le risorse per gli ammortizzatori sociali in deroga. L'artigiano ha piena consapevolezza che il suo principale e più prezioso patrimonio è costituito dai suoi collaboratori e fa di tutto per "tenerseli a fianco"; in questo sforzo deve essere sostenuto".

Dall'analisi dei dati, si deve purtroppo constatare che il recupero registrato nel periodo 2006-2007 nell'indice della produzione risulta completamente annullato nel 2008. Il rallentamento risulta molto diffuso a livello settoriale: tutti i settori dell'artigianato presentano variazioni della produzione su base annua negative (dal -9,5% dell'abbigliamento al -3,9% dell'alimentare).

Soffrono meno i beni di investimento (-4,2%) e i beni di consumo finali (-4,5%) mentre i beni intermedi registrano flessioni più intense (-7,8%).

Per quanto riguarda i dati sulla produzione è più marcato il calo per le micro-imprese (da 3 a 5 addetti; -7,4%) rispetto a quelle di dimensioni maggiori (da 6 a 9 addetti: -7,1% e oltre 10 addetti: -7,0%).

Altre variabili dell'andamento congiunturale:

• Il fatturato a prezzi correnti continua a ridursi perdendo il 9,8% rispetto allo stesso trimestre del 2007.

• Il tasso d'utilizzo degli impianti si attesta attorno al 63%.

• Gli ordinativi acquisiti nel trimestre risultano in calo sia sul versante degli ordini interni (-18,3%) che su quelli esteri (-6,9%).

• L'occupazione all'interno del trimestre è in flessione con un saldo pari a -1,5%.

• Le scorte di materie prime sono adeguate per il 50% delle imprese, con una maggior prevalenza, fra le restanti, dei giudizi di scarsità (-8,8% il saldo).

Le aspettative sulla produzione degli imprenditori artigiani per il primo trimestre 2009 vedono prevalere i pessimisti sugli ottimisti. Anche le aspettative sulla domanda estera registrano un saldo negativo (-32%), così come quelle sulla domanda interna (-36%).

In sintesi, i dati relativi al quarto trimestre del sistema produttivo dell'artigianato lombardo mostrano un'accelerazione del processo di peggioramento in atto dall'inizio del primo trimestre 2008. Il deterioramento del quadro congiunturale riguarda tutte le dimensioni di impresa e quasi tutti i settori produttivi. In questo contesto, anche l'occupazione ha cominciato a subire contraccolpi con le ore lavorate in calo, seguito da una contrazione dell'occupazione. In considerazione delle tendenze di medio e lungo periodo il modello di previsione prevede una dinamica negativa della produzione sia tendenziale che congiunturale anche per il prossimo trimestre.

Economia